Quelle parabole che affascinavano l'Avvocato

Quelle parabole che affascinavano l'Avvocato Quelle parabole che affascinavano l'Avvocato Dalla Champions agli ultimi due scudetti: gli infortuni e le delusioni in Nazionale personaggio TORINO ALESSANDRO Del Piero ha incontrato la Juventus per la prima volta nel 1993. Giocava nella Primavera del Padova, lo portò a Torino Giampiero Boniperti su consigho dell'amico Piero Aggradi, dirigente del club veneto. Costò 5 miliardi, cifra importante per l'epoca e per la giovane età del giocatore. Il primo ingaggio fu di 160 milioni a stagione. IL PRIMO SCUDETTO. La stagione 1994-'95 è quella della grande rivoluzione tecnica e dirigenziale della Juve. Comincia l'era Lippi e arriva subito lo scudetto. Una stagione in cui Del Piero è subito grande protagonista insieme a Roberto Baggio, ViaUi, Ravanelli, Deschamps. Gioca nel tridente offensivo, segna reti importanti e spettacolari. La più bella di quel campionato, quella alla Fiorentina al Delle Alpi: Juve sotto di due gol, doppietta di Vialli e prodezza da cineteca di Alex al novantesimo. L'ANNATA D'ORO. Nella stagione successiva debutta in Champions League. A quella manifestazione sono legati i ricordi più belli, inventa la «zona Del Piero», ovvero quella porzione di campo vicino al vertice sinistro dell'area di rigore da dove scocca quei tiri arcuati che sono una maledizione per i portieri. Ne importa qualcuno anche in campionato e regala alla Juve vittorie che comunque non basteranno per arrivare allo scudetto. La stagione si conclude con la conquista del più importante trofeo europeo nella finale di Roma contro l'Aiax. Ma il suo 1996 da incorniciare non finisce lì. Nel dicembre la Juve conquista l'Intercontinentale contro il River Piate e a decidere è proprio un'invenzione dell'attaccante. DEL PIERO E L'AVVOCATO. Giovanni Agnelli non gli ha mai lesinato parole di stima e affetto, durante ogni visita al campo di allenamento trascorreva parecchi minuti con l'attaccante. Fu Agnelli a soprannominarlo Pinturicchio quando disegnava con il pallone parabole impossibili. Ma non gli risparmiò neppure critiche affettuose. Lo chiamò Godot nel 2000 quando Alex stentava a ritornare il campione di sempre. Due giorni dopo la morte dell'Avvocato Del Piero giocò una grande partita con il Piacenza segnando uno splendido gol al volo che dedicò al suo primo tifoso. LA NAZIONALE. Il suo tallone D'Achille. Un rapporto sempre difficile quello con la maglia azzurra fin dagli Europei del 1996 in Inghilterra. Anche nel Mondiale del 1998 e nell'Europeo del 2000, deve lottare per il posto di titolare. Dopo la sfortunata esperienza nippo-corèana del 2002 la Nazionale del Trap riparte con un Del Piero finalmente protagonista. Splendida la prestazione contro la Germania dell'agosto scorso, altrettanto brillanti quelle con Finlandia e Galles prima dell'infortunio che ancora oggi lo blocca. GLI INFORTUNI. Il più grave è quello dell'8 novembre 1998 a Udine quando si rompe i legamenti del ginocchio sinistro. Operato negh Usa resta fermo nove mesi. Nel 2000 si procura uno stiramento alla coscia destra contro il Parma: un mese e mezzo di stop. Nel 2003 altri 50 giorni fermo ai box per uno stiramento ai flessori della coscia sinistra. L'ultimo risale al 21 settembre scorso contro la Roma, imo strappo che richiederà oltre 40 giorni di riposo. LE ACCUSE DI DOPING. Estate 1998: Zeman denuncia l'abitudine del calcio di frequentare troppo le farmacie e chiama in causa anche Del Piero. Da quel momento la Juve e il suo capitano finiscono nel mirino della magistratura con un'inchiesta senza fine. Si apre il processo contro la società bianconera, nell'agosto scorso Del Piero è stato chiamato a deporre in tribunale. IL DOLORE PIÙ' GRANDE. Nel 2000 perde il padre Gino. Alessandro reagisce subito, pochi giorni dopo segna a Bari un gran gol e scarica la tensione con un pianto a dirotto. LA VITA PRIVATA. Due le fidanzate storiche, entrambe conosciute a Torino. Irene e adesso Sonia. Alex ha sempre scelto ragazze semplici, non si ricordano suoi flirt con Letterine, Veline e top model che ormai sono diventate un'abitudine fra i calciatori. A Sonia ha aperto ima boutique nel centro di Torino. Ama le vacanze lontano dalle località italiane frequentate da vip e calciatori. Mete preferite la Florida e i Caraibi. I SUOI HOBBY. Grande appassionato di auto, è grande amico dell'ex pilota di Formula Uno, Jean Alesi, conosciuto tramite i suoi manager italo-giapponesi. Ha un debole per i dvd, durante ogni viaggio ha con sé l'inseparabile video portatile. Ma l'ultima, grande passione di Alessandro è il golf. Lo pratica da circa un anno insieme con Tacchinardi. Quando la Juve va in ritiro in alberghi vicini .ai green trascorre qualche ora con i ferri del mestiere. I CONTRATTI. Dopo quello del 1993, ne ha ottenuto un secondo nel 1995, quello che l'ha fatto entrare fra i calciatori più pagati. Nel 2000 un ulteriore prolungamento e un cospicuo adeguamento economico: si parte da 1 miliardo per la prima stagione fino ad arrivare ai 10 attuali. | Del Piero con la fidanzata Sonia conosciuta a Torino. Il campione juventino da qualche tempo è anche un buon golfista