Ratzinger in lacrime: sono stato frainteso di Marco Tosatti
Ratzinger in lacrime: sono stato frainteso L'ARCIVESCOVO STANISLAO DZIWISZ: MOLTI GIORNALISTI CHE HANNO PARLATO DEL PAPA SONO GIÀ' IN CIELO Ratzinger in lacrime: sono stato frainteso Marco Tosatti CIHA DEL VATICANO «Anche una vita così gratificante e intensa come quella del Papa prima o poi finisce. È una cosa molto naturale. Quello che è nuovo e fuori dell'ordinario è il fatto che una persona si avvicini a questo momento sotto gli occhi dell'opinione pubblica mondiale». Così si è espresso ieri, in un'intervista alla Radio nazionale Austriaca il cardinale arcivescovo di Vienna Christoph Schoenbom, uno dei porporati più giovani (ha 58 anni) e una delle figure più brillanti del collegio cardinalizio. Più volte si è parlato di lui come di uno dei possibili protagonisti di un futuro conclave. Il mondo vede per la prima volta qualche cosa che finora era sempre stato nascosta. «Il pubblico mondiale sta attraversando l'esperienza di un Papa che è malato, disabile e sta morendo, ignoro quanto sia vicino alla morte, un Papa che si sta avvicinando agli ultimi giorni e agli ultimi mesi della sua vita». E, ha aggiunto il porporato, «i media mostrano spietatamente lo stato di salute del Papa, che come molti malati di morbo di Parkinson non sempre riesce a trattenere la saliva, cosa che in parte è molto toccante dal punto di vista umano e in parte è scioccante». Schoenbomha voluto, però, sottolineare il significato che Giovanni Paolo n attribuisce a questa debolezza mostrata apertamente, sotto gli occhi di tutti: «vedere questa controimmagine è un segnale molto forte per la nostra società sottoposta alle folhe della religione della salute». Il portavoce del cardinale, ErichLeitenberger, ha precisato in seguito che i commenti «dovevano essere interpretati in chiave filosofica». Giovanni Paolo II comunque, ieri, sembrava in buona forma. Ha incon¬ trato in un'udienza di quindici minuti il Presidente della Lituania RolandasPaksas, e in segno di reverenza ha accennato a sollevarsi quando è entrata la coppia presidenziale; poi ha ricevuto i vescovi delle Filippine, il Ministro degli Esteri australiano e il Prefetto della Congregazione per i vescovi, il cardinale Giovanni Battista Re. Quest'ultimo ha dichiarato: «Il Papa ha ancora il timone della Chiesa ben saldo in mano. Dunque, non c'è nessun allarme». Amaigine delle udienze, i giornalisti hanno potuto incontrare il segretario personale del Papa, l'arcivescovo Stanislao Dziwisz, die ha chiarito il contesto delle dichiarazioni del cardinale Ratzinger, che hanno suscitato tanto allarme qualche giorno fa. «Ieri - ha detto - quando ha visto i giornali il cardinale Ratzinger piangeva. Egli non ha rilasciato interviste, ma, ad un giornalista che lo ha fennato per strada si è limitato a dire: se il Papa sta male pregate per lui». E in effetti lo scambio di battute «al volo» fira il corrispondente da Roma di «Bunte» e il cardinale è durato qualche secondo, nell'ambito di un incontro conviviale di un pellegrinaggio a Roma di fedeh bavaresi. Ma è stato presentato dal giornale come un'intervista, e nell'anticipazione distribuita alle agenzie di stampa, al posto di «se» il Papa sta male, è stato messo un «molto»: «il Papa sta molto male, dobbiamo pregare per lui». Alterando totalmente il senso di quelle poche parole. Monsignor Stanislao ha voluto anche sdrammatizzare la situazione di allarme che si è creata con una battuta: «Alcuni giornalisti che in questi anni hanno parlato e scritto molto sulla salute del Papa, oggi sono già in delo...». Come d'altronde alcuni «papabili». Ieri nel frattempo la Sala Stampa della Santa Sede ha confermato il programma del concistoro «ordinario pubblico» perla creazione dei nuovi cardinali annunciati dal Papa all'Angelus di domenica scorsa. Martedì 21 ottobre alle 10,30 sul sagrato di San Pietro Giovanni Paolo n terrà il concistoro. Le visite di cortesia ai nuovi cardinali, «di calore» come si dicevaun tempo, si svolgeranno nel pomeriggio, a partire dalle 16,30. Mercolem mattina, in piazza San Pietro avrà luogo la solenne cappella papale durante la quale Giovanni Paolo II presiederà la messa con i nuovi cardinali ai quali consegnerà l'anello cardinalizio. Giovanni Paolo II ieri ha incontrato il presidente della Lituania
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