Bianco: «Questi attentati non sono dei brigatisti» di G. Ru.

Bianco: «Questi attentati non sono dei brigatisti» Bianco: «Questi attentati non sono dei brigatisti» ROMA «Non voglio certo passare per una Cassandra. Eppure, quello che è accaduto a Roma e a Caghari era facilmente prevedibile. Anzi, l'avevo ipotizzato quando, agh inizi di settembre, commentando il rapporto semestrale dei Servizi al Parlamento, avevo lanciato l'allarme». Enzo Bianco, presidente del Comitato parlamentare di controllo sui Servizi, è preoccupato: «Avevo detto - prosegue - che con l'autunno, che si annunciava "caldo", dovevamo attrezzarci per contrastare la recrudescenza dell'attività eversivo-terroristica». Presidente, il ministro dell'Interno è preoccupato per questa effervescenza eversiva alla vigilia delle manifestazioni di sabato a Roma. «Le sue sono anche le mie preoccupazioni. L'obiettivo di questa recrudescenza è la materia del lavoro. Temevo, quando ho lanciato l'allarme, possibili colpi di coda delle Brigate rosse, anche se in .questa occasione non c'entrano nulla gli assassini di D'Antona e Biagi. Comunque, in attesa della rivendicazione di questi attentati, possiamo esprimere delle valutazioni, accanto a delle certezze. La certezza, il punto di partenza, è la provenienza dei pacchi-esplosivi: la Sardegna». Non solo sono stati spediti da Cagliari ma anche due dei tre destinatari riguardano la Sardegna: la sede di rappresentanza della Regione a Roma, una stazione dei carabinieri di Cagliari. «Ho l'impressione che per rintracciare i mittenti di questi plichi occorra cercare nell'area eversiva della Sardegna, in particolare tra gh anarcoinsurrezionalisti, che sta assumendo forza e aggressività come non aveva mai avuto prima. Quest'area rappresenta un pericolo che sarebbe irresponsabile sottovalutare». Un'area contenitore di vari filoni, in testa quello indipendentista e filobrigatista, che potrebbe avere un ruolo egemone anche nei confronti del mondo eversivo che opera sul Continente? «Non c'è dubbio. Può funzionare da innesco per altri gruppi eversivi, per altre organizzazioni dell'area terroristica che operano a Roma o a Milano». Questa volta i sardi alzano il tiro/scegliendo tra i bersagli il ministero del Welfare. Perché? «Per entrare in sintonia con quell'area eversiva, di matrice più brigatista, che storicamente ha avuto ed ha come suo campo d'azione il mondo del lavoro». L'autunno che si annuncia «caldo» sarà anche segnato dall'offensiva eversiva? Come devono reagire le istituzioni? «Mi appello al senso di responsabilità di tutti. Nessuno deve rinunciare alle proprie ragioni, né il govemo, né l'opposizione né le parti sociah, sindacati e imprenditori. Fatta questa premessa, tutti devono dimostrare senso di responsabilità abbassando i toni delle polemiche. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha sbagliato quando si è presentato in televisione, a reti Unificate, per dire che il govemo e "la maggioranza avrebberp proceduto alla riforma deUe pensioni. Al di là del merito, opinabile ma legittimo, il presidente Berlusconi ha iiresponsabilmente accentuato le contrapposizioni negando in partenza il dialogo con le parti sociah. Mi auguro che agh errori di Berlusconi non seguano errori anche da parte del sindacato e dell'opposizione». [g. ru.]

Persone citate: Berlusconi, Biagi, D'antona, Enzo Bianco, Silvio Berlusconi