Il «conte» si contraddice sui dettagli

Il «conte» si contraddice sui dettagli Il «conte» si contraddice sui dettagli TORINO Retroscena di un confronto decisivo: centro clinico del carcere romano di Regina Coeli, dopo mesi trascorsi a sorbirsi la «memoria prodigiosa» dell'accusatore del gotha dell'Ulivo, il procuratore capo torinese Marcello Maddalena passa all'attacco ricorrendo alla stessa tecnica di Igor Marini: far leva sui dettagli insignificanti. Con una differenza: da ex attore di piccole parti, il «conte Igor» recita alla grande. Disse il suo legale Luciano Randazzo in una delle esternazioni sotto il sole di piombo della Torino d'agosto: «Igor è capace, se la incontra oggi, di rammentarsi perfettamente fra tredici anni di come oggi lei è vestito». Facilissimo: basta inventarselo. E poi come dimostrare il contrario? Ebbene, Maddalena, prendendo spunto dalla stessa tecnica, si è presentato al confronto con cartine e fotografie tratte da pubblicazioni (acquistate in libreria) dei luoghi che Marini assicura di aver frequentato in Vaticano: la sede dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, uffici dell'Istituto per le Opere di Religione, l'Elemosineria Apostolica. Disse Marini sul fantomatico cavalier Palermini, suo superiore allo lor: «Si tratta di persona che ho descritto molto bene al maresciallo Quaresima». Non esiste, ma lui ne fa l'esatta fotografia: così funziona la sua tecnica di persuasione. Aggiunge testuale: «Testé doveva essere vice-direttore degli affari per l'estero dello lor, così mi ha detto Paoletti (il civilista fomano messo a confronto con lui l'altro giorno, ndr). Lo incontravo dentro il Vaticano esattamente: si arriva all'elemosineria apostolica, c'è un parcheggio, lo si percorre e dietro l'elemosineria ci sono uffici. Lo incontravo sempre alla porta». Maddalena, il procuratore aggiunto Bruno Tinti e i sostituti Roberto Furlan e Paolo Storari si sono presentati al confronto muniti di cartine e fotografie (rintracciabili in librerie specializzate) degli scenari vaticani di Marini. «Guardi, qui: non è come lei descrive il luogo». Colto in fallo su tali contraddizioni, il detenuto ha perso la pazienza. Conseguenza: ieri", il fedele difensore Luciano Randazzo ha annunciato che Marini ritrasferito nel frattempo a Torino - non parlerà più con quei pm. Poco importa: il quadro dell'accusa è quasi completo per quanto riguarda le truffe e la bufala delle tangenti Telekom Serbia a Prodi... Il procuratore capo vorrebbe sentire anche Giovanni Romanazzi che se ne sta in Thailandia: a riprova del suo interesse - notizia d'agenzia ha fatto sequestrare ieri altri taccuini di un giornalista dell'Espresso che domenica aveva reintervistato l'esule delle «stangate». Le rogatorie svizzere e di Montecarlo hanno già chiarito tanto. Ieri, nel Beneventano, sono stati sequestrati altri documenti, in possesso di un amico di Perrotta. E a giorni si attendono le carte austriache del conto Zara International alla Sparkasse di -Innsbruck, intomo a cui, negli ultimi mesi, c'è stata una certa agitazione dei signori della truffa. [al, ga.]

Luoghi citati: Gerusalemme, Innsbruck, Montecarlo, Serbia, Thailandia, Torino