Il top manager diventa una «Giovane Marmotta» di Marina Cassi

Il top manager diventa una «Giovane Marmotta» ALVIAI CORSI DI «SKILLAB», IL CENTRO DI FORMAZIONE DELL'UNIONE INDUSTRIALE Il top manager diventa una «Giovane Marmotta» Obiettivo: rafforzare la propria sicurezza e quella del gruppo di lavoro Marina Cassi Un bel gruppo di top manager che gioca come le «Giovani mannotte» Qui, Quo, Qua, ma con il fine nobile di rafforzare la propria sicurezza e anche quella nel gruppo. Gli esercizi più frequenti dell'» explorer team work» sono la costruzione dell'isola degli squali. Sembra facile, ma non lo è: in un torrente (non necessariamente tumultuoso) la squadra realizza una zattera su cui rifugiarsi senza spingersi giù l'un l'altro. E chi è veramente disposto a salire sulle spalle di un distinto direttore del personale sostenuto da altri due fidandosi che non ti mollino sul più bello? E così con l'accorta e professionale regia di un gruppo di esperti di Skillab - il centro di formazione dell'Unione industriale fortemente voluto dal presidente Andrea Pininfarina e attivo da 10 mesi - i mega dirigenti rinunciano per alcuni giorni alla rassicurante grisaglia, mollano le 24 ore in f antozziana pelle umana, spendono i cellulari ultimo modello, chiudono i computer megagalattici e tornano semphcemente a essere uomini. E a quaranta-cinquant'anni ricominciano a fare dei giochini che mai da ragazzi avrebbero pensato essere utili alla loro personalità e alla loro efficienza produttiva. Hanno dei mattoncini di cemento e un'asse di legno con cui costruire un pontile precario su un torrentello, hanno le corde elastiche con cui formare ima ragnatela attraverso cui transitare bendati. E in due gruppi realizzano una casa come quella disegnata dai bambini; gli uni a occhi chiusi si dispongono a triangolo (il tetto) guidandosi solo con la voce; ;li altri a quadrato (il corpo del'edificio). A questi corsi - piuttosto inno- valivi, quasi unici in Italia e molto apprezzati dalle aziende - Skillab ne farà seguire un altro programmato per le prossime settimane che si intitola «Sopravvivenza emozionale». Qui entreranno in ballo non la fisicità necessaria per i corsi di «explorer team work», ma ima forse ancor più profonda capacità di riflettere su se stessi attraverso esercizi di yoga o basati su filosofie orientali. I corsi che richiedono maggior contatto con la natura si svolgono in campagna, gli altri avranno la loro sede nella palestra superattrezzata che è stata realizzata nella palazzina di corso Stati Uniti e dove ha sede Skillab. La direttrice del centro di formazione, Licia Devalle, spiega il perché sia stata scelta una strada così innovativa: «I bisogni di formazione stannno cambiando costantemente perché stanno cambiando le aziende. E' in corso un processo di rinnovamento che ha al cuore la valorizzazione del capi¬ tale umano e il rafforzare il dirigente può avere un effetto a catena». Come spesso accade Torino ha la capacità di stupire: è una città post fordista ancora molto legata alla sua industria e alla meccanica in particolare, sta vivendo una crisi non breve dell'auto eppure produce nuovi bisogni, nuove suggestioni. Dice Devalle: «Come sempre questa città è creativa, effervescente, con una gran voglia di rinnovarsi, di usare le crisi anche per crescere, cambiare, migliorare». Naturalmente Skillab realizza anche corsi più classici, meno di nicchia e la Scuola Camerana, che è parte del sistèma formativo dell'Unione, continua a formare figure professionah introvabili come tornitori e fresatori. In sette mesi oltre mille lavoratori provenienti da 480 imprese hanno frequentato i corsi per un totale di 800 giornate formative. E venerdì si awierà una serie di convegni organizzati da Skillab sull'eccellenza industriale, sulle culture di leadership per la next economy, sul knowledge management e le potenzialità del sapere aziendale, sulla strategia, sull'eccellenza organizzativa, sulla geopolitica e sulla globalizzazione. Nell'appuntamento di venerdì il tema è quello dei fattori di sviluppo per le imprese con un confronto tra alcuni casi aziendali come Alenia Aeronautica, Ferrari, Merloni, Sinterama. Partecipano, oltre a Andrea Pininfarina, il direttore della Divisione Innovazione dell'Unione Europea Ezio Andreta, il presidente di Torino Wireless Rodolfo Zich, il Rettore Pohtecnico di Torino Giovanni Del Tin e l'amministratore delegato di Iniziativa Piemonte Carlo Callieri. Il presidente dell'Unione ritiene che i temi proposti siano «semFre di grande attualità in quanto innovazione, la ricerca, i nuòvi saperi sono sempre di più considerati un must per le imprese, una condizione fondamentale per affrontare le nuove sfide competitive europee». E aggiunge: «In particolare le piccole imprese devono fortemente impegnarsi facendo un grande balte di qualità e, soprattutto, devono in primo luogo acquisire la cultura dell'innovazione e successivamente imparare a gestire l'innovazione». Le lezioni che richiedono maggior contatto con la natura si svolgono in campagna, le altre nella palestra attrezzata che è stata ricavata in corso Stati Uniti Venerdì si parla sull'eccellenza industriale, sulle culture di leadership per la next economy, sul knowledge management e sulle potenzialità del sapere aziendale Tecniche di sopravvivenza per la formazione dei manager

Persone citate: Andrea Pininfarina, Carlo Callieri, Devalle, Ezio Andreta, Giovanni Del Tin, Licia Devalle, Merloni, Rodolfo Zich

Luoghi citati: Italia, Piemonte, Torino