, da venticinque anni l'Università del mattone Cipet

, da venticinque anni l'Università del mattone Cipet Conoscere redilizia per migliorare qualità e competitività delle imprese e proporsi in un mercato in forte espansione Cipet, da venticinque anni l'Università del mattone MENALDO: CENTRO DI FORMAZIONE UNICO PER STRUTTURA E MODERNITÀ' «L'edilizia torinese è in una fase di forte espansione, con buone prospettive per il futuro - dice l'arch. Menaldo, presidente del Cipet -. La realizzazione dei vari programmi di interventi presuppone la disponibilità di manodopera qualificata a vari livelli professionali. Coloro che sono occupati in edilizia e coloro che vi entreranno nei prossimi mesi avranno la certezza del lavoro e la possibilità di ima buona carriera lavorativa soltanto se saranno in possesso d'adeguata qualificazione professionale. A Torino, così ricca di storia e tradizioni, da 25 anni si distingue un Centro di Formazione unico in Italia e Europa per primato storico, per struttura, per modernità e per attrezzature; erede di quella scuola di arte muraria che, sin dal 1906, ha operato per formare generazioni di lavoratori. L'Ente Scuola/Cipet, organismo paritetico gestito dal Collegio dei Costruttori Edili e Associazioni Artigianah Territoriali della provincia di Torino (Assoedili, Anse-Cna, Fiae-Casa, Federedil, Confartigianato), dai sindacati dei lavoratori Edili della provincia di Torino FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, ha un preciso compito: produrre sinergie che possano dare un tempistico e concreto contributo alle esigenze di formazione, aggiornamento e riqualificazione del settore specifico delle costruzioni. L'Ente Scuola Cipet, organismo accreditato presso la Regione Piemonte e al servizio di oltre 3280 imprese iscritte alla Cassa Edile di Torino, basa la sua pohtica formativa su corsi a catalogo, che vengono proposti alle imprese mediante azioni sempre più strutturate di promozione. Tra gh obiettivi formativi che l'Ente Scuola Cipet si è posto: un modello triennale sperimentale di formazione professionale nel percorso integrato del nuovo Sistema dell'Istruzione, Corsi post-diploma Ifts (Istruz. Formaz. Tecn. Superiore), l'informazione e formazione per la Sicurezza; far acquisire conoscenze nella gestione tecnica ed amministrativa di impresa; tecnologie e processi; sistema qualità; vecchie e nuove tecniche di recupero e restauro, comunicazione; informatica gestionale; organizzazione del cantiere; redazione di capitolati, computi metrici; contabilità generale e di bilancio; controllo del budget di commessa; servizi di progettazione, assistenza e consulenza ad imprese ed enti, servizi di orientamento ed inserimento, stages ecc. Una sfida che vedrà coinvolte anche le Parti Sociali del settore per deter- minare im'efficace integrazione con le Istituzioni regionali e provinciali, proprio per costruire strategie comuni di gestione delle infonnazioni e delle conoscenze. Le Parti Sociali provinciah del settore delle costruzioni si apprestano a vivere ima nuova stagione: ovvero, il riconoscimento da parte del mondo politico e istituzionale che il bilateralismo, anche nel campo della formazione, costituisce esperienza preziosa da valorizzare per una più moderna gestione del mercato del lavoro e della crescita professionale di lavoratori e tecnici». MARTINAT: PIEMONTE AL CENTRO DELL'EUROPA Onorevole Martinat, vice ministro alle Infrastrutture: che cosa c'è nel futuro del Piemonte e di Torino, dal punto di vista delle infrastrutture? «Dalla mancata modernizzazione delle infrastrutture, che ha caratterizzato l'Italia negli ultimi decenni, il sistema del Nord Ovest (area produttiva pregiata a livello intemazionale, con oltre un milione d'imprese) è stato fortemente penaliz zato. Il nostro Governo fin dall'inizio ha lavorato per la ripresa economica del Paese intervenendo principalmente sul rinnovamento infrastnitturale, prendendo atto di preoccupanti ritardi che si registravano nei confronti dei partner europei». Nelle previsioni del Governo non poteva non essere considerato il .Piemonte. Sono molte le opere per le quali stiamo accelerando al massimo in questa regione come ad esempio, l'autostrada Asti-Cuneo, l'ammodernamento dell'autostrada Torino-Milano o la tratta italiana dell'A.V.-A.C. ferroviaria Torino-Lione che s'inserisce nell'itinerario del Corridoio europeo numero cinque Lisbona-Kiev. «Siamo pienamente convinti della necessità del massimo rigore per affrontare responsabilmente una congiuntura intemazionale non favorevole. Ma siamo altrettanto convinti (e la storia ce lo conferma) che gh investimenti in infrastrutture inaugurano sempre un circolo virtuoso per lo sviluppo, anche economico. Per questo il Governo ha previsto investimenti per più di 20 miliardi di euro (tra capitale pubblico e privato) per lo sviluppo delle infrastrutture del Nord Ovest: di un Nord Ovest che non è più, ormai, la parte estrema dell'Italia, ma è sempre di più, e sempre di più lo sarà, il cuore dell'Europa unita». I Giochi 2006 sono un'occasione per rinnovare le infrastrutture della Regione? «Certamente. Per questo avvenimento stiamo investendo molte risorse. Anche grazie alle Olimpiadi il Piemonte si sta trasformando in un grande cantiere. Questo inaugurerà un circolo virtuoso per l'occupazione, per il turismo, per l'attrazione d'investimenti. Quest'evento consentirà al Piemonte di dotarsi di molte infrastrutture di cui era sprovvisto. Nella primavera del 2006, inoltre, dopo le Olimpiadi invernali, Torino ospiterà il convegno mondiale delle strade». Cosa pensa delle detrazioni Irpef del 36,fó sulle ristrutturazioni degh alloggi? «Si tratta di una misura eccellente. Non a caso ho proposto di verificare la possibilità di rendere tale agevolazione permanente. Infatti questa misura ha già inaugurato un circolo economico virtuoso. I vantaggi non si limitano al notevole incremento dell'imponibile e del gettito IVA, occorre infatti considerare anche tutti gh effetti positivi connessi alla "legalizzazione" del mercato. Ciò per effetto della legalizzazione della situazione contributiva e dell'indotto legato all'incremento delle attività produttive connesse». CASTALDO: ADEGUARSI COSTANTEMENTE Al MUTAMENTI DEL SETTORE '(Con il settore costruzioni in continua evoluzione, soprattutto per quanto concerne i profili professionali e a fronte dei cambiamenti tecnologici in atto, come parti sociah dobbiamo trovar gh stimoli per contribuire tutti insieme a valorizzar meglio il Sistema degh Enti, in particolare l'Ente Scuola Cipet, organismo preposto alla formazione professionale dice il sig. Castaldo, vicepresidente Cipet e segretario provinciale Filca-Cisl -. Un altro aspetto da affrontare è il ruolo che questo Ente può assumere nel governo del mercato del lavoro edile, soprattutto in questi tempi di grandi cambiamenti, non solo legislativi, in cui si modificano contratti e leggi che han fin qui regolato il mercato del lavoro. In o^ni caso dobbiamo affrontar questi cambiamenti sviluppati da una situazione economico e pohtica da noi non controllata, trasformando le nuove situazioni in oc- casioni per rilanciar la nostra capacità formativa adeguandoli costantemente ai mutamenti del settore. Così si costruiscono anche nuove opportunità di lavoro; è ormai noto che le caratteristiche delnostro settore sono soprattutto costituite da una frantumazione dei luoghi di lavoro e ciò genera precarietà e stagionalità del lavoro edile; pertanto, e in primo luogo per risolvere ai lavoratori i problemi che ciò comporta, il nostro sistema contrattuale ha definito, tramite gli Enti gestiti bilateralmente, tutele che garantiscono il lavoratore edile anche nei momenti di precarietà occupazionale. Tutele da verificare ed eventualmente aggiornare al fine di assegnare all'Ente Bilaterale un ruolo che accompagni e difenda il lavoratore nell'ambito del mercato del lavoro, sapendo che ciò significa intervenire su Servizi per l'Impiego e strumenti della formazione professionale. In sostanza dobbiamo cominciare a attrezzarci per costituir convenzioni tra il nostro Sistema Formativo Paritetico e le istituzioni titolari del collocamento per poter realizzare, all'interno del nostro Ente formativo, uno Sportello che favorisca l'incontro domanda-offerta di lavoro, oltre a trasparenza e regolarità del mercato del lavoro. Lo Sportello dovrà sviluppare una serie di attività finalizzate a fornire informazioni riguardanti il Settore edile, raccogliere inserzioni, dar servizi di consulenza, per gestire e formulare domanda e offerta di lavoro ecc. Attuare quanto su indicato rilancerebbe anche il nostro Ente Formativo nella dimensione che gh compete, per capacità e risultati dimostrati e riconosciutici, adeguandolo ai tempi e nuove esigenze. C'è bisogno di grande unità di interventi e volontà di rapida realizzazione. Credo che il miglior modo per festeggiar questo anniversario sia avviare e calendarizzare una serie d'iniziative che coinvolgano tutte la parti sociah, per rilanciare il nostro Ente Formativo che tanto ha dato in progetti e formazione al mondo del lavoro e tanto può dare ancora ai lavoratori e agli utenti che a noi si rivolgono per esser formali, vedendo in noi lo strumento per realizzar le loro opportunità». TIBALDI: LA SCOMMESSA DEI CENTRI PER L'IMPIEGO Dottoressa Barbara Tibaldi, assessore al Lavoro e alla Formazione Professionale della Provincia di Torino: perchè sono nati questi Centri per l'Impiego e quali sono i loro obiettivi? «I Centri per l'Impiego costituiscono la nostra scommessa per trasformare i vecchi uffici di collocamento in un servizio adeguato a livello europeo. Il lavoro diventa l'elemento centrale negli obiettivi delle nuove province». Che impatto avranno i Giochi Invernali di Torino 2006 sul mercato del lavoro della città e della provincia? «La reahzzazione deUe opere per le Olimpiadi Invernali del 2006 avrà un grande impatto sul mercato del lavoro e in particolare nel comparto edilizio. La conferma viene da una ricerca commissionata dalla trovinola e dal Comune di Torino. E' stato così evidenziato che il 30 per cento del fabbisogno di manodopera riguarda figure specializzate, il 20 per cento di figure qualificate e il 30 per cento di generiche. I Centri per l'Impiego della Provincia di Torino hanno rilevato che le persone dichiarate immediatamente disponibili al lavoro sono complessivamente 46.964, delle quali 14.762 sono uomini, vale a dire il 31,4IM) del totale. Un terzo di costoro risulta peraltro diplomato o laureato e quindi presumibilmente poco disponibile a impieghi nel settore delle costruzioni» E da dove arrivano le persone che servono al settore edile? «Il naturale bacino per questo comparto è costituito da 1340 operai dell'industria estrattiva e deUe costruzioni e da 1806 soggetti conduttori di veicoli e macchinari mobili e di soUevamento. A questi possiamo aggiungere 8135 soggetti registrati tra i lavoratori manuali generici e non qualificati. In questo quadro si inserisce l'iniziativa della Provincia di costituire lo sportello specialistico per l'edilizia, appunto chiamato Sp.Edi.To»! Ma come si arriverà a individuare e a sistemare tutte queste persone per soddisfare alle esigenze di manodopera? «Il Centro per l'Impiego di Torino ha già iniziato a contattare le persone disponibili in possesso di qualifiche spendibili nel settore delle costruzioni. Va poi considerato l'impiego di lavoratori stranieri regolari che si sono già rivolti ai nostri uffici manifestando la loro disponibilità». In definitiva, qual è il vostro obiettivo con queste iniziative? «L'obiettivo concreto è quello di avviare un numero sufficiente di persone al lavoro, tutelandone la riqualificazione ma soprattutto garantendone la sicurezza nella piena legalità».

Persone citate: Barbara Tibaldi, Castaldo, Martinat, Menaldo