Schumi e la Ferrari a Suzuka con lo champagne di Stefano Mancini

Schumi e la Ferrari a Suzuka con lo champagne ILTRIONFO DI INDIANAPOLIS CONSEGNA VIRTUALMENTE IL SESTO TITOLO ALTEDESCO Schumi e la Ferrari a Suzuka con lo champagne Festa solo rinviata: se Raikkonen vincesse, a Michael basterebbe un punto Stefano Mancini inviato a INDIANAPOLIS Grandi, grandissimi Schumacher, Ferrari e Bridgestone. Insieme hanno sofferto e insieme sono tornati a trionfare sotto la pioggia di Indianapolis, che in un colpo solo ha cancellato Montoya e intristito Raikkonen. Soltanto per la matematica il campionato del mondo è ancora aperto: un punto appena divide il kaiser dalla leggenda, sempre che il finlandese riesca ad arrivare primo tra due settimane in Giappone, appuntamento conclusivo di una stagione entusiasmante. Schumi ha vinto in un carosello di sbandate, testacoda, uscite di pista, errori e orrori: degli altri, s'intende. Tra il 33" e il 55" giro, oltre quaranta minuti, è stato virtualmente iridato. Poi c'è stata la rimonta di Raikkonen, uno scatto d'orgoglio rabbioso fino al secondo posto che tiene viva la speranza e l'interesse del campionato. In 54 anni di Formula 1, è la 22a volta che il titolo viene assegnato all'ultima corsa. E per la sesta (quarta consecutiva), salvo disastri, sarà ancora lui, il tedescone di Kerpen, a festeggiare e a cancellare il record di Juan ManuelFangio. Bimane aperta la sfida per il tìtolo dei costruttori. 1 dieci punti di ieri riportano avanti la Ferrari: 147 a 144 sulla Williams, che ieri ha incassato i tre punti di Montoya (sesto) e il ritiro di Ralf per incidente. Unico neo in una giornata trionfale per il Cavallino è l'uscita di pista di Rubens Barrichello dopo due giri, speronato proprio da Montoya che tentava scorrettamente di passarlo. Per questa manovra, il colombiano ha dovuto scontare un «drive through», cioè un passaggio nella corsia box che lo ha allontanato in modo definitivo dal cuore della gara, là dove si decideva la stagione 2003. Non ha sbaghato nulla, Schumi: si è tenuto lontano dai guai quando gli avversari erano superiori, nella fase in cui la pioggia cominciava a cadere e tutti avevano ancora le gomme da asciutto. Poi si è scatenato in una rimonta inarrestabile dal settimo al primo posto, resistendo a ima «sportellata» di Coulthard e concludendo con una cavalcata solitaria verso il successo numero 70 della sua carriera, il 510 con la Ferrari (che sale a quota 166), il sesto dell'anno. Quando ha tagliato il traguardo in un tripudio di bandiere rosse, gli scatenati tifosi di Montoya avevano già riposto rassegnati gli striscioni. Onore agli avversari, soprattutto a Kimi Raikkonen, che ieri per la prima volta ha smesso l'espressione di ghiaccio e ha confessato la sua delusione. Sabato ha conquistato unapole position velocissima e ieri ha condotto a lungo la gara. Ouando la pioggia lo ha retrocesso a metà del gruppo, si è rimboccato le maniche e ha recuperato il recuperabile, ma Schumi era^ inarrivabile. Il giovane Kimi è il pilota più regolare del 2003: una sola vittoria, sei secondi posti, due terzi gli consentono di andare a Suzuka il 12 ottobre con i gradi di sfidante. La stagione di Schumi è stata più irregolare: oltre ai sei successi, è salito altre due volte sul gradino più basso del podio, poi ha rimediato punticini comunque preziosi. Montoya è fuori dai giochi dopo una stagione spettacolare. Ha messo paura alla Ferrari e ancora può essere protagonista del Mondiale costruttori. Nel catino di Indianapolis ha lottato alla sua maniera, irruente e aggressivo, eppure ancora immaturo per il titolo: il tentativo di sorpasso su Barrichello, poi sanzionato, avrebbe anche potuto concludersi nell'erba. Non c'era ragione di rischiare così nell'avvio di un Gp tanto importante e con la pioggia che incombeva. Nel momento critico si è scoraggiato e ha sùbito l'onta del doppiaggio da parte di Button (poi ritiratosi) e Frentzen, che dopo tre anni è tornato sul podio alle spalle dei primi della classe. Bravo anche Trulli, entusiasmante venerdì, un disastro in qualifica, quarto ieri in unabattaglia che ha visto al traguardo soltanto undici monoposto. Dopo le critiche, piovono lodi sulla Bridgestone, che oltre a Schumi e Frentzen ha piazzato in zona punti anche l'altra Sauber di Heidfeld (50) e la Jordan di Fisichella (7"). E si prepara a festeggiare proprio in Giappone il 7" mondiale consecutivo, da Hakkinen '98 all'era Schumacher: alla faccia della crisi. Montoya penalizzato per aver buttato fuori Barrichello Il finlandese tiene accesa la fiammella della speranza: è rimasto lui l'unico avversario Il trionfo in un carosello di sbandate, testacoda, uscite di pista e tanti errori: degli altri team Per 40'è anche stato virtualmente campione del mondo Siamo al secondo giro e per Rubens Barrichello IIGpUsa è già finito: toccato da Motoya, ilferrarista finisce nella sabbia ed è costretto al ritiro E' Il momento cruciale del Gp di Indianapolis: Michael Schumacher supera Button e s'invola verso la vittoria

Luoghi citati: Giappone, Indianapolis