Il segreto | del porporato in pectore

Il segreto | del porporato in pectore Il segreto | del porporato in pectore CinA'DEL VATICANO L'identità del cardinale «in pectore» è certamente uno dei segreti meglio conservati al mondo; le persone al corrente sono pochissime, in cer-ti casi forse neanche l'interessato l'ha mai saputo. Partico-lari situazioni piolitico religio-ì se hanno spinto, nella storia della Chiesa, i pontefici a tenére riservata la decisione di conferire la berretta cardinalizia ad alcuni ecclesiastici. Nel 1911 questo avvenne con il patriarca di Lisbona, Antonio Mendez y Bello; nel 1933 con il nunzio in Spagn^ Federico Todeschini (ma la sua nomina fu pubbUcata nel 1935). Anche Paolo VI, Papa Montini, fece ricorso a questa forma di delicatezza tutta curiale, per onorare un vescovo, il presule di Litomerice, in Cecoslovacchia, Stepan Trochta, in imo stato e in regime che forse sono stati fra i più duri nei confronti della cnie-i sa cattoUca. La situazione politica evolse poi verso un cauto disgelo, tanto che nel 1973 fu possibile rendere noto il suo nome. Lo stesso accadde (sempre sotto Paolo VI) con l'amministratore apostolico di Praga, Frantisek Tomasek; ma il segreto durò solo un anno dal 1976 al 11977. Giovanni Paolo II ha pòi'TContinuato questa secolare tradizione di prudenza e di riconoscimento del valore nascosto, riservandosi «in pectore» la nomina cardinalizia del vescovo di Shanghai Ignatius Gong Pimei, pubblicata nel 1991. Nel concistoro del 21 febbraio 1998 annunciò che aveva altre due nomine cardinahzie in «pectore»; e passarono tre anni prima che ie rivelasse. Erano quella di monsignor Marian Javorski, arcivescovo dei Leopoli dei Latini, in Ucraina, dove i contrasti con la chiesa ortodossa erano notevoli; e quella di monsignor Jlnis Pujats, arcivescovo di Riga, in Lettonia. La tradizione vuole che se il Papa scompare prima che i nomi siano rivelati, gli interessati non hanno diritto a rivendicare la «berretta», anche se fossero stati informati, magari segretamente dell'onore. E il precedente storico più recente di questa difficoltà risale al pontificato di Giovanni XXin. Il «Papa buono» nel concistoro del 1960 si riservò tre cardinah «in pectore», i cui nomi non vennero mai resi noti. [m.tos.]

Luoghi citati: Cecoslovacchia, Lettonia, Lisbona, Praga, Riga, Shanghai, Ucraina