Una vita al servizio del cliente

Una vita al servizio del cliente L'azienda di corso Casale compie in questi giorni i 30 anni Una vita al servizio del cliente Il traguardo della Di Bartolo Arredamenti Trent'anni. Possono essere tanti, oppure pochissimi. Possono non passare mai oppure volare via tutti d'un fiato. Ciò che è certo, comunque, è che trent'anni di storia, per un negozio non sono pochi. Anzi. L'importante, come si dice in questi casi, è averli trascorsi in pace e armonia, magari circondati dall'amore di una famiglia che li tiene tutti uniti. Ed è quello che è capitato alla famiglia di Turi Di Bartolo e Lucia De Meo, i titolari del negozio Di Baitelo Arredamenti di Corso Casale 116 a Torino, proprio ai piedi della collina torinese. Una magnifica cavalcata, che li ha portati a modificare radicalmente nel corso degli anni, il negozio fondato da Angelo De Meo, padre di Lucia, di professione ebanista. «L'azienda - racconta la signora Lucia - era infatti nata come falegnameria nel 1956, attrezzata per lavori su misura». Un'azienda che ha lasciato il segno in città. «Sì, perché ancora oggi trovo dei clienti che candidamente mi confessano di avere ancora una camera da letto, ideata e costruita da mio padre. E' la cosa mi riempie di orgoglio». E proprio per questo motivo che i Di Bartolo festeggeranno i trent'anni di fondazione dell' azienda con una festa nella sede di Corso Casale 116 il prossimo 2 ottobre, cioè il giorno dell'onomastico di Angelo De Meo, l'uomo che diede inizio alla storia. Una festa cui saranno invitati tutte le aziende fornitrici, i rappresentanti «in pratica tutti coloro che ci hanno aiutato a vivere questi trent'anni. E soprattutto i nostri clienti, con i quali vogliamo fare un brindisi e ringraziarli perché, se noi siamo ancora qui, lo dobbiamo soprattutto a loro. Un modo semplice per dimostrare la nostra gratitudine verso chi ci ha dato fiducia». Si diceva, all'inizio, che 30 anni rappresentano una bella fetta di storia: «Si e debbo dire che anche per noi come penso per tutti - racconta la signora Lucia - ci sono stati momenti difficili, altri splendidi, ricchi di soddisfazioni. Come in tutti i lavori ci sono momenti positivi e altri negativi. Questo perché Torino è ima città piuttosto conservatrice e quindi portare avanti un discorso di arredamento contemporaneo non è stato dei più semplici, anche perché non dimentichiamolo l'azienda era stata fondata da un ebanista che i mobili li costruiva personalmente. L'aver quindi trasformato questa azienda, nel corso degli anni, commercializzando i prodotti di Case qualificate nell'arredo contemporaneo e del design è stato un passo non certo semplice. Ma mio marito, ip e i miei figli amiamo questo lavoro e l'abbiamo fatto sempre con grande passione. E credo oggi di poter dire con orgoglio di aver fatto questo lavoro come se avessi dovuto arredare casa mia. E questo il pubblico deve averlo percepito». Qualche esempio? «Io non le darei mai una cosa, che non sta bene, che fa a pugni con il resto dell'arredamento, solo per vendergliela. Non sono capace. E questo forse gratifica più a lungo tempo che nell'immediato. Sono molto attenta al gusto del chente, però se mi rendo conto che il chente ha scelto una credenza che poi non gh permetterà di muoversi a suo agio all'interno della stanza, faccio di tutto per farlo recedere, lo sconsiglio, magari a costo di perdere una bella vendita». «Un altro esempio? - continua la signora Lucia -. A volte i chenti arrivano e mi chiedono 6 sedie, io insisto per venderne solo 4 e loro mi guardano stupiti e chiedono perché. Ma è semphce: una stanza con 6 sedie rischia di essere troppo piena, ingombrante. Ecco perché al primo posto metto gli interessi del chente e non il mio. Rendo l'idea?». Perfettamente. E pensiamo, aggiungiamo noi, che questo sia anche il segreto del successo degli Di Bartolo Arredamenti che alla cura meticolosa dei particolari, aggiunge quel tocco in più che porta il chente ad essere seguito e accontentato in ogni sua richiesta. In pratica,il segreto del successo.

Persone citate: Angelo De Meo, Di Bartolo, Lucia De Meo

Luoghi citati: Torino