Ferrante cala il grande poker del Toro di Fabio Vergnano

Ferrante cala il grande poker del Toro LA SQUADRA DI ROSSI METTE A SEGNO LA QUARTA VITTORIA CONSECUTIVA. ESPULSO IL TECNICO DEI SICILIANI BALDINI Ferrante cala il grande poker del Toro Avvio super, poi i granata resistono all'assalto del Palermo - . . .. Fabio Vergnano TORINO Il Toro sa anche soffrire. Lo ha dimostrato ieri sera conquistando la quarta vittoria consecutiva che lo colloca in pianta stabile nei quartieri alti del campionato. Un tempo da squadra che non deve chiedere mai, un altro di puro patimento sotto le bordate di un Palermo costruito nel granito. Il fatto di aver salvato la pelle anche nei momenti più incandescenti, può essere un segnale forte, il ritomo a un passato da squadra tutto cuore. Il vecchio Toro cui Ezio Rossi ha dato una bella rinfrescata, restaurando il palazzo dalle fondamenta è una realtà. Sotto la Mole il calcio che fa spettacolo non è più soltanto quello della Juventus, nella rinnovata versione i granata si stanno attrezzando per escludere dal loro vocabolario il condizionale del verbo vincere. Ieri sera nel mirino c'era il Palermo, ovvero la favorita numero uno per la promozione che Silvio Baldini ha sistemato in campo tradendo il modulo madridista adottato già all'Empoli. Nel mezzo il cervello di Corini, sulla trequarti Gasbarroni e Brienza scudieri di Toni. Mancava Antonino Asta e l'assenza dell'ex granata, ha privato la sfida di un sicuro protagonista oltreché di un ex con parecchi motivi di rivalsa. Toro in versione tradizionale con il trio meraviglia pronto a incantare la Maratona già esaltata di suo dalle imprese di Ferrante e compagni accolti in campo da un piccolo spettacolo pirotecnico. Peccato che il Toro resti ancora oscurato dalle beghe televisive e al massimo sia un affare per internauti, anche se le tecnologie avanzate hanno fatto cilecca. Infatti, il lavoro \ di Rossi sta esaltando le qualità di una squadra che non è di levatura eccelsa, ma che combatte, pressa, si sacrifica e vede esaltato il lavoro del gruppo dall'abilità di due-tre giocatori che possono fare la differenza. Sia chiaro, il Palermo non ha fatto la parte del pugile suonato che prendeva soltanto cazzotti. Ha manovrato in contropiede, ha sfruttato il lavoro instancabile di Corini e le punizioni al veleno del medesimo, ha giocato in prevelanza sulla sinistra sfruttando le sgommate di Gasbarroni. Ha affidato al giraffone Toni il compito di fare il torello in un'arena in cui era davvero difficile non essere infilzato. A parte una punizione di Corini (3') che l'incerto Sorrentino ha respinto con le gambe, per la restante parte del primo tempo solo Toro in una serie di percussioni a ripetizione che hanno destabilizzato il sistema di gioco palermitano. Baldini prima di essere cacciato da Trefoloni per proteste, è riuscito a sistemare in campo un Palermo efficace nelle ripartenze e nella gestione del gioco a ^ r. m—,: centrocampo. Generoso Toni isolato nella morsa MandelliFemandez. Subito battaglia, subito «bandana» Finga bravissimo nello sfruttare al meglio la libertà che gli schemi gli concedono: piedi raffinati, scioltezza nelle aperture a lunga gittata. Travolgente Fuser sulla destra: ha 35 anni, tuttavia corre e sgomita come un pivello. Al 13' ha innescato Ferrante che di testa ha mandato a lato. Al 21' una gran botta di Finga è stato il preludio al vantaggio granata arrivato tre minuti dopo: Toni Un nt-t^OTot/-. ■CvrTQnto in arpa e ha atterrato Ferrante m area e il centravanti ha trasformato il rigore di prepotenza. E' stato il momento migliore del Toro prima della grande paura del secondo tempo. Mantenendo sempre la giusta distanza fra i reparti, i ragazzi di Rossi hanno costruito un piccolo capolavoro prima del riposo. La tenacia di Fuser che ha vinto un paio di contrasti di prepotenza, è stata premiata dalla capocciata di Ferrante salito più in alto di tutti per girare in rete il traversone del comnamo. Ma il Palprmn non compagno. Ma il Palermo non ha firmato la resa. Fin dall'inizio della ripresa ha messo nel!' angolo un Torino rilassato dal doppio vantaggio. Per almeno venti minuti la partita è stata nelle mani dei siciliani con il Toro in difficoltà nel contenere. Rossi, perso Ferrante per infortunio, ha rinforzato il centrocampo con De Ascentis avvertendo puzza di bruciato. E al 14' il gigantesco sforzo palermitano è stato premiato. Per nulla veniale l'entrata di Mandelli su Toni, Corini ha trasfor¬ Tnatnl'inp'mta'hilprionro mato l'inevitabile rigore. Fuori Tiribocchi dentro Fabbrini. Il Toro non ha voluto dare un segnale di arrendevolezza, ma la ripresa è stata tutta del Palermo. Mischie epiche dalle parti di Sorrentino, ci sono volute grinta e fortuna per resistere. Buona sorte come quella che al 35' ha permesso ad Adami di immolarsi per annullare una conclusione dello sciagurato Gasbarroni che era un rigore corto. Pericolo scampato, missione compiuta. Ma che gelidi brividi. (4-4-2) Sorrentino 6; Adami 6, Mandelli 6, Fernandez 6,5, Castellini 6; Fuser 7, Conticchio 6, Vergassola 6, Finga 7 (42' st Balzaretti sv); Ferrante 7,5 (12'st De Ascentis 6), Tiribocchi 5,5 (29' st Fabbrini sv). Ali.: Rossi 6,5. KUME (4-3-2-1) Berti 6,5; Conteh 5,5, Terlizzi 5, Atzori 5, Ferri 5,5 (V st Vannucchi 5,5); Di Donato 5,5 (36' st Pepe sv), Corini 6,5, Mutarelli 5,5; Brienza 6, Gasbarroni 6; Toni 6,5. AH.: Baldini 6. Arbitro: Trefoloni 6,5. Reti: pt: 24' Ferrante (rig), 43' Ferrante; st: 14' Cerini (rig). Ammoniti: Brienza, Di Donato, Conticchio, Mutarelli, Corini. Espulsi: pt: 27' Baldini. Spettatori: paganti 12457 incasso di 215.750 «; 7793 abbonati, quota gara di 63.500,25 «. W: Il iÉlb flÉtek^SiS 85ttJ^ill IIS RS wMmmM wm UH Rfl RS RS IStS Marco Ferrante spiazza il portiere palermitano Berti e porta in vantaggio il Toro. Sarà ancora lui a segnare il raddoppio

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