La magia non funziona? Ma la truffa è archiviata

La magia non funziona? Ma la truffa è archiviata NON SI PROCEDERÀ' CONTRO UN VEGGENTE DI SANREMO La magia non funziona? Ma la truffa è archiviata Una donna voleva che il marito tornasse da lei, invece il coniuge l'ha lasciata nonostante i riti del sensitivo. Per il giudice non c'è stato inganno: l'accettazione di certe pratiche comporta un rischio Silvano Rubino MILANO Se il mago fallisce i suoi incantesimi, non per questo può essere considerato un truffatore. E chi sceglie di affidarsi a fatture e sortilegi per risolvere un problema non può poi rivalersi contro il mago se il problema non si risolve: si deve assumere la responsabilità del rischio di un fallimento. E' per questi motivi che il gip di Milano Guido Salvini, ieri, ha archiviato un'inchiesta per truffa aggravata condotta contro Francesco De Barba, alias il «mago di Sanremo»: il reato non c'è. A sporgere denuncia è stata una donna di 50 anni, che ha conosciuto il mago, noto per le sue previsioni sul festival della canzone e sugli eventi sportivi, proprio nella Città dei Fiori. La signora sceglie di rivolgersi ai «servizi» di De Barba quando un investigatore privato le fornisce prove inoppugnabili del tradimento del marito. Il mago (siamo nel dicembre del 2000) la riceve nel suo studio di Milano e le assicura, in cambio di otto milioni di lire, di riuscire a far tornare da lei l'uomo. La signora partecipa a una serie di sedute: De Barba pratica riti propiziatori e le consegna una serie di polveri per i sortilegi «fai da te», da compiere a casa. Il marito della signora, però, non solo non interrompe le scappatelle, ma decide anche di separarsi dalla moghe, per iniziare a convivere con la sua nuova fiamma. La consorte tradita fa le sue ovvie rimostranze al mago, che però ha la spiegazione pronta: i riti non hanno avuto effetto perché l'amante del marito ha utilizzato pratiche più potenti delle sue. Le sedute, così, riprendono e la donna sborsa altri 10 milioni. Niente da fare: il marito si guarda bene dal tornare sotto il tetto coniugale. La donna, allora, smette di andare dal mago e si rivolge alla procura, che apre un'inchiesta per truffa aggravata. Per il gip Salvini, però, la vicenda in questione «esclude in radice la configurabilità del reato di truffa». «È dato di comune esperienza scrive il giudice nel suo provvedimento - che le pratiche magiche somministrate in favore del "cliente", normalmente dietro lauto compenso, sfuggono per i loro contomi indefiniti a qualsiasi verifica obiettiva di funzionamento e a qualsiasi riscontro scientifico». «L'induzione in errore» prevista dal codice per la truffa, secondo il gip, quindi, non c'è: «l'accettazione e la fiducia della magia comporta di per sé il rischio, se non la certezza, di assoluta inutilità, mancando anche qualsiasi possibilità di controllo dei sortilegi promessi dal "mago"». Non solo. Per Salvini non vi è truffa anche perché il mago di Sanremo non ha prospettato alla signora alcun «pericolo immaginario» per costringerla a proseguire le sedute e a sborsare le salate parcelle per le sue prestazioni. Non ha, come accade in molti altri casi di persone raggirate da maghi o presunti tali, fatto balenare malattie, fatture e malocchio nel caso in cui le sedute venissero intenotte. De Barba, più semplicemente, parlava di sortilegi più potenti da parte dell'amante da contrastare. E ciò, secondo Salvini, «non espone la persona offesa a una situazione di pericolo, immaginario o meno che sia». «Nel caso in esame - prosegue il gip - è poi assente qualsiasi indizio di minaccia, violenta coazione psi¬ cologica o subornazione anche velata nei confronti della cliente». La signora ha scelto «liberamente» e «senza alcuna cautela» di affidarsi a prestazioni soprannaturali. E «la semplice presenza di problemi familiari o di uno stato depressivo, peraltro sovente all'origine di scelte di tal genere, non può far venir meno l'elementare consapevolezza del carattere aleatorio o meramente placebo della prestazione». In altre parole: chi sceglie una strada come la magia non può poi avere pretese di riuscita. La notizia dell'archiviazione ha fatto sicuramente un gran piacere ai tanti maghi d'Italia, che sempre più spesso incappano in guai giudiziari. A De Barba ancora di più. Il mago di Sanremo, infatti, si trova in carcere proprio nella sua città perun'altra vicenda del genere: sta scontando una pena definitiva per circonvenzione di incapace, ai danni di un'anziana donna veneta alla quale avrebbe «spillato» 120 milioni di lire. REGIONI CON PIÙ'MAGHI CLIENTI: 1 milione di persone si affida ai maghi per risolvere ifjrofjrì problemi (ai primi posti salute .è amore) 2500 Giro d'affari 90 milioni di euro procurato da 180 mila dienti "MOVIMÉNTI ESOTERICI INTIAUA AL NORD 35% ' AL CENTRO AL SUD 31 % 30 appartengono a sette sataniche; 250 a movimenti psicoanalitici e curativi; 150 a movimenti apocalìttici; 150 Ispirazione orientale

Persone citate: De Barba, Francesco De Barba, Guido Salvini, Salvini, Silvano Rubino

Luoghi citati: Città Dei Fiori, Italia, Milano, Sanremo