Ma Quercia e Rutelli rischiano l'urto su D'Alema

Ma Quercia e Rutelli rischiano l'urto su D'Alema UNA FRASE ATTRIBUITA ALL'EX PREMIER ALLARMA GLI ALLEATI RIFORMISTI E LO INDUCE A PRECISARE IN SERATA Ma Quercia e Rutelli rischiano l'urto su D'Alema I presidente di Botteghe Oscure spiega: «Mai attaccato la Margherita» retroscena MarìaTeresa Meli ROMA N ASCE bene la hsta unitaria!»: il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini non resiste alla tentazione della battuta quando incrocia a Montecitorio il Ds Giovanni Lolli e Franco Monaco della Margherita, il primo con una benda all'occhio, il secondo che arranca sulle stampelle. Ed effettivamente qualche problemino c'è, ma di salute della hsta non dei suoi promotori. Un problemino che nasce dal direttivo ds che, come da copione, si tiene a porte chiuse, e che, come da copione, viene pubblicizzato, qualche ora dopo, dalle agenzie di stampa. Ragion per cui, nel pomeriggio, si rischia la crisi diplomatica tra Quercia e partito di Rutelli. Il fatto è che Massimo D'Alema, in quella riunione, nel tentativo di convincere il correntone ad appoggiare l'operazione Prodi, spiega: «La fase pohtica è cambiata. Non c'è più lo schema della sinistra che si allea con il centro». I E questo, secondo il presidente ds, per due motivi. ((Noi - afferma - non siamo riusciti a creare una grande forza socialdemocratica come i laburisti o l'Spd». E anche gh alleati hanno fallito: ((Avete capito o no che la Margherita non ce l'ha fatta a presidiare l'area elettorale del centro?», osserva ancora D'Alema. Ergo: «Oggi ci vuole una grande novità pohtica, una grande operazione strategica: un nuovo soggetto che colmi questo vuoto». Il discorso deU'ex premier non convince la minoranza. Gloria Buffo interviene e replica così: «Ma se la Margherita non è riuscita a fare il centro, perché dovremmo farlo noi?». Più tardi le agenzie riescono a ricostruire una parte del discorso di D'Alema e lo diffondono. Apriti cielo! Gh alleati della Margherita la prendono male, anzi malissimo. ((Lo stesso dicasi per lo sdi: Roberto Vihetti parla del riaffiorare di «vecchie tentazioni egemoniche» che potrebbero «compromettere la nascita della hsta». Ma Rutelli, pur innervosito, mette il freno a mano ai suoi che voghono replicare. Chiama Piero Fassino e chiede la smentita. Il segretario, scuro in volto, parla con il presidente, che deve rettificare il tiro. ((Nessun attacco alla Margherita - precisa D'Alema - ho solo detto che la visione schematica tra centro e sinistra non funziona, '.più ed è indecente che mi si attribuiscano parole che non ho pronunciato». Formalmente il caso si chiude con una stretta di mano serale tra Rutelli e D'Alema in pieno Transatlantico, a beneficio dei giornalisti. Ma, sotto sotto, monta l'inquietudine dei due partiti - Sdi e Margherita che dovrebbero accompagnarsi con i Ds in questa avventura. Già, perché la smentita perde efficacia se un dalemiano di ferro come Antonello Cabras, della segreteria della Quercia, osserva con i giornalisti: «Ma siete proprio sicuri che D'Alema non sapesse che queUe cose uscivano sulle agenzie?». O se il vicepresidente della Camera, Fabio Mussi, riassume con queste parole la riunione del direttivo: «D'Alema ci ha spiegato che l'Uhvo è una grande novità pohtica, poi quando ha visto scorrere il film degh anni scorsi nei miei occhi, ha precisato: allora non c'erano le condizioni, oggi ci sono. E ha detto che dobbiamo fare il "neue zentrum"... che mi pare che abbia avuto un gran successo in Baviera... E Fabsino ha spiegato che dobbiamo fare una nuova Epinay, come Mitterrand quando fece entrare i cattolici di Delors... vaglielo a dire a Marini e De . Mita». Insomma, i dubbi e i sospetti sulle reali intenzioni di D'Alema restano, sia nella Margherita che nello sdi. Beppe Fioroni, ex ppi ora nel partito di Rutelli, scuote la testa e dice: ((D'Alema vuole scrivere il necrologio della hsta unitaria». Un autorevolissimo esponente della Margheritiai'legge e rilegge lo affermazioni del presidente ds e poi spiega: «La sua idea è quella di far nascere un centro con Mastella e con qualche ppi dei nostri; lo stanno aiutando nel territorio. Ma questa volta noi siamo avvertiti». Stessi problemi nello sdi, che guarda con preoccupazione alle manovre di avvicinamento di D'Alema presso ex socialisti come Rino Formica, Claudio Martelli o lo stesso Gianni De Michehs. «Vuole svuotarci?», è l'interrogativo che si pone il partito di Boselli. In poche parole: Margherita e Sdi temono le ((tentazioni egemoniche» del partito più grande. Lo sdi Villetti incrocia D'Alema in Transatlantico e gh spiega: «Così si rischia di far fallire tutto, tu che sei molto intelligente dovresti capirlo». «Lo dicono anche gh altri che sono intelligente», risponde il presidente ds prima di rassicurare l'alleato sospettoso. Ma c'è una frase che D'Alema va ripetendo che non tranquillizza i suoi partner: «Con un partito riformista non avremo sempre bisogno di candidare premier personaggi alla Prodi, ma lì ci potrà andareunodinoi». Qualcuno riporta una locuzione del leader che sarebbe stata udita a porte chiuse: «Avete capito che la Margherita non ce l'ha fatta a presidiare il centro?» Però lui corregge: «Indecente attribuirmi parole mai pronunciate» I presidente dei Ds Massimo D'Alema

Luoghi citati: Baviera, Roma