Dieci anni di Incanti per figli e genitori

Dieci anni di Incanti per figli e genitori LA SETTIMANA IN PALCOSCENICO Dieci anni di Incanti per figli e genitori Dieci anni, una scommessa vinta. A festeggiare i due lustri di vita è «Incanti», la «Rassegna Intemazionale di Teatro di Figura» ideata e promossa da Controluce Teatro d'Ombre, che la propone da stasera al 30 settembre al Teatro Juvarra, Cafè Procope e Castello di Bivoli. Un traguardo importante per un festival nato con un intento ambizioso: ((Aprire il teatro di figura, proprio per le sue possibilità suggestive, immaginifiche e narrative, al pubblico adulto». Impresa non facilissima, specie in Italia, dove questo genere di spettacolo è spesso relegato in un settore marginale e riservato quasi esclusivamente a spettatori bambini. Ma lo staff di Controluce ce l'ha fatta e, negh anni, ha proposto selezioni di titoh interessanti di produzione italiana e straniera a una platea anagraficamente eterogenea e, in genere, as' sai coinvolta. L'edizione 2003 di «Incanti» spazia, come di consueto, tra classici e ricerca, privilegiando spettacoh multimediali, dove siano evidenti le connessioni tra performance, musica, arti visive e poesia. Quanto alla tradizione, uno sguardo a quella deUe grandi f amighe di marionettisti italiani, come la Compagnia di Carlo Colla e Figli, che inaugura la rassegna, stasera alle 21 allo Juvarra, con «Il Trovatore». La riduzione per marionette dell'opera verdiana prevede movimenti di grandi masse, facilitati dalle «magiche» potenzialità del cast: piccoli interpreti per cui niente è impossibile. Sempre oggi, in seconda serata, alle 22,30 al Procope, una coproduzione ungherese-italiana, «Piccoli suicidi» di e con Gyula Molnar. Entrambi gli spettacoh si replicano domani. Giovedì, sempre allo Juvarra, tocca a Teatron Theater-Figuren Theatar Tubingen (Israele-Germania) con «Children of the Beast» o «Il meraviglioso talento dei folh a credere nell'umanità», dal romanzo «Vedi alla voce amore» di David Grossman: nei modi del teatro di figura, una riflessione sulla seconda generazione dopo la Shoah e sul suo rapporto con quanto raccontato e documentato del tragico evento. Al teatrotenda Ponte Mosca di Lungo Dora Firenze 15, per la rassegna autunnale, si rephca sino a giovedì, r«Histoire du soldat»; traduzione e regia di Oliviero Corbetta. L'allestimento proposto dall'associazione Liberi Pensatori, contamina la formula del teatro da camera con il supporto tecnico-scenografico videodigitale, per sommare suggestione a suggestione e di potenziare il respiro fantastico dell'opera. In scena, tra gh altri, Stefano Brasa e Fabrizio Odetto. Prosegue la serie itinerante «Incroci», intitolata, per questa edizione, «L'arte del cibo, il cibo dell'arte»; venerdì 26, nel centro storico di Cercenasco, la Compagnia Servi di Scena propone «Festa, farina e forca», ovvero «Ballata tragicomica in attesa del supplizio»; un bandito ripercorre la sua storia, tra decadenti «maschere» di giustizia. [si.fr.]

Persone citate: Carlo Colla, David Grossman, Fabrizio Odetto, Gyula Molnar, Juvarra, Oliviero Corbetta

Luoghi citati: Cercenasco, Firenze, Germania, Israele, Italia, Scena, Teatron Theater-figuren