Il mobbing entra nel supermercato di G. Bai.

Il mobbing entra nel supermercato PER ANNI AVREBBERO UMILIATO UN DIPENDENTE ANCHE DAVANTI Al CLIENTI Il mobbing entra nel supermercato Tre ispettori della catena «Gs» sono stati rinviati a giudìzio Verranno giudicati dal Tribunale nel maggio del prossimo anno tre ispettori della catena di supermercati GS, accusati di aver «mobbizzato» un dipendente dell'azienda fino a provocargli un grave esaurimento nervoso, definito nel linguaggio giuridico «disturbo post-traumatico da stress». I tre ispettori della società di grande distribuzione sono stati rinviati a giudizio per maltrattamenti aggravati da lesioni, cioè il brutto esaurimento cagionato al lavoratore, che a quasi quattro anni di distanza dai fatti non si è ancora ripreso ed ha dovuto licenziarsi. La vicenda risale al periodo compreso fra gli anni 1996 e 1999, quando la vittima - che ha circa 50 anrii e chiameremo Matteo - lavorava per GS dapprima in veste ci responsabile di un punto vendita a Torino, e poi in qualità di vice-responsabile. Secondo l'accusa sostenuta dal pm Gianfranco Colace, i tre ispettori - per motivi mai chiariti - avrebbero perseguitato l'uomo con controlli frequenti e troppo repressivi. Le ispezioni avvenivano di solito nell'orario di apertura del supermercato e si concludevano ogni volta con una violenta lavata di capo in presenza dei clienti e degh altri dipendenti. Più d'una volta, ha raccontato Matteo al pm Colace, gli ispettori lo redarguivano a voce alta, criticando apertamente il suo lavoro e sbattendo la merce per terra per umiliarlo ancor di più. La ((tortura» sarebbe continuata anche quando l'uomo ha lasciato l'incarico di responsabile del punto vendita ed è diventato vice in un altro supermercato della stessa catena. In tal caso i tre imputati intervenivano solo quando era assente il direttore del negozio e se la prendevano con Matteo con le sohte maniere aggressive. Dopo anni di continue persecuzioni e per evitare di essere sottoposto a ulteriori umiliazioni, Mat¬ teo è stato costretto a licenziarsi, anche perché colpito da esaurimento nervoso. Il difensore dei tre imputati, l'avvocato Marco Peno, ha spiegato che i suoi assistiti si limitavano a muovere critiche e rilievi previsti dal loro incarico. Ma il Gup Cristina Domaneschi ha ritenuto che esistessero tutti i presupposti del mobbing ed ha rinviato a giudizio gli ispettori. Quello del gruppo GS è uno dei tanti processi in corso al Tribunale di Torino per vicende di maltrattamenti ai darmi di lavoratori. Nei prossimi giorni, ad esempio, a Ciriè si concluderà il processo contro un capoturno della Er^omdiBoigaro Torinese, accusato di aver vessato per anni un'operaia fino a provocarle una malattia nervosa. In sede civile l'azienda, che fa capo al «patron» del Torino Franco Cimminelli, è stata costretta a risarcire 5 mila euro per il danno biologico sofierto. [g. bai.]

Persone citate: Colace, Cristina Domaneschi, Franco Cimminelli, Gianfranco Colace

Luoghi citati: Ciriè, Torino