Lultimo saluto a Tilde, aspettando la verità di Grazia Longo

Lultimo saluto a Tilde, aspettando la verità LE ESEQUIE CELEBRATE NEL QUARTIERE DOVE L'ANZIANA DONNA AVEVA VISSUTO PER 40 ANNI Lultimo saluto a Tilde, aspettando la verità Parenti e poche amiche ai funerali della pensionata uccisa in via Cadorna Grazia Longo «Vivere nei cuori che lasciamo dietro di noi non è morire». Di seguito, le firme di chi partecipa al funerale. Pochi per la verità, i parenti stretti e le vecchie amiche. L'addio a Clotilde Zambrini, la pensionata di 73 anni strangolata nel suo appartamento in via Cadorna 28 due settimane fa, risuona nella chiesa San Michele Arcangelo del suo vecchm quartiere. Barriera di Milano. È qui che ha vissuto per 40 anni ed è qui che suo fighe Walter Bianco ha voluto farla ricordare per l'ultima volta. Una cerimonia semphee, con un un'omelia che non accenna al delitto se non per ringraziare «tutti gli amici che sono stati vicini ai figli di Tilde dimostrando tanta solidarietà». Ai primi banchi i figli Ornella e Walter Bianco, lei con il marito, lui con l'ex moglie Maria Pia e il figlio Alessandro. Accanto lo zio Giovanni Bianco, più indietro gli amici. Dopo il funerale, in attesa di recarsi al cimitero Sud per la sepoltura, si fermano tutti a chiacchierare per qualche minuto sul sagrato della chiesa. Lucia e Egle, le amiche del cuore di Tilde mandano un bacio alla bara che sta per essere sistemata nel carro funebre. Insieme agli altri presenti hanno parole di affetto per Clotilde, e tanta amarezza «per la fine crudele che ha fatto. Speriamo almeno che il colpevole venga scoperto e punito». Nessuno qui può dimenticare la brutalità del trapano che l'assassino ha infilato nella nuca di Tilde dopo averla strangolata. «Solo un mostro poteva fare una cosa simile». È lui che sta cercando la squadra mobile, diretta dal vice questore Sergio Molino. Le indagini, coordinate dal pm Marcello Tatangelo, vanno avanti, sabato scorso è stato effettuato un nuovo sopralluogo nell'alloggio della vittima. GU agenti della Scientifica hanno di nuovo messo a confronto tutti gli elementi. Mentre cresce l'attesa per gli esiti degh esami del Dna, recuperato dalle tracce biologiche trovate nella casa di Tilde Zambrini, il capo della squadra omicidi Marco Basile sta nuovamente interrogato i conoscenti e i vicini di casa della pensionata uccisa. L'uomo del trapano ha avuto, sino ad ora, un'incredibile fortuna: non è stato visto da alcun vicino e si è mosso con molta cautela per costruire il suo alibi e non essere individuato. Ma nessun delitto è perfetto, e anche in questo caso è stato commesso qualche errore attualmente al vaglio degli inquirenti. «So che la polizia sta lavorando tantissimo, mi augu¬ ro che arrivi presto ad una conclusione - dice Walter Bianco -. Per me e mia sorella è una tortura senza fine. È già qualcosa aver potuto svolgere il funerale, almeno mia madre adesso è benedetta e può riposare in pace, non meritava la fine che ha fatto. Sabato scorso sono entrato in casa sua per prende- re un abito per le esequie, c'era anche la polizia che eseguiva alcuni controlli: non lo nascondo, è stato uno choc, era la prima volta che entravo lì dopo la sua morte. Sono rimasto abbastanza sconvolto, primo perché non c'era più mia madre, poi per la sola idea di quello che le è accaduto lì dentro».. La polizia è tornata nella casa del feroce omicidio per controllare gli elementi raccolti Novità sono attese dal Dna prelevato dalle tracce biologiche trovate nell'alloggio Parenti e amici al funerale: con gli occhiali scuri il figlio della pensionata La bara di Clotilde Zambrini lascia la chiesa di San Michele Arcangelo dove ieri si sono celebrati i funerali

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