Gli amici di Le Carré riscoprono la Germania della guerra fredda

Gli amici di Le Carré riscoprono la Germania della guerra fredda Gli amici di Le Carré riscoprono la Germania della guerra fredda NUOVO John Le Carré: Amici assoluti. Il romanzo, da Mondadori, prima di Natale (data, non confermata, l'I 1 novembre; titolo definitivo in discussione). «Un grande ritomo ai grandi temi fondamentali, dalla Germania della Guerra Fredda alla lotta di intelligence del pre-Muro» dice Massimo Turchetta, capo dei libri a Sagrate e che ama molto questo libro, complesso, tormentato. Infatti l'autore della Spio che venne dal freddo, del Sarto di Panama, queir«alieno» nel mondo letterario come lo definì il Sunday Times, che ha «segnato» una trentina d'anni non solo nella narrativa di genere e che ormai da tempo (la denuncia delle multinazionali farmaceutiche nel Giardiniere tenace, gli articoli anti Bush-Blair) svolge una sempre più severa critica all'Occidente, apre sì il suo racconto nella Berlino 1968, con l'avventura del giovane inglese Ted Mundy, che salva la vita a Sasha visionario leader studentesco, da cui nasce la loro «amicizia assoluta», per arrivare però a oggi, secondo dopoguerra Iraq, con il romanzo che diventa «una feroce denuncia politica» contro i mandanti, «capace di prefigurare scenari peggiori di quelli emersi nel caso Kelly e dove la Guerra Fredda, con le sue regole, appare un gioco da ragazzi». Quasi mezzo secolo della nostra vita. Dopo aver sperimentato un legame più forte delle origini familiari e nazionah, nella Berlino lacerata Ted e Sasha agiscono come spie sui lati opposti del Muro, nemici all'apparenza, in realtà una coppia di doppi agenti «formidabilmente oliata grazie al vincolo della lealtà personale» (la moralità di fondo di Le Carré). Però «ciò che è stato in grado di resistere alla Cortina di Ferro si incrina improvvisamente con il Nuovo Ordine Mondiale». Nel post-Saddam, Sasha sessantenne «ricontatta Ted. Un miliardario dalle mani non troppo pulite(?),per riscattar¬ si!?) incarica Sasha di mettere in piedi un progetto di controinformazione per colpire la superpotenza americana e gli interessi multinazionali. Ma cosa vale l'esperienza dei due ex agenti di fronte ai nuovi giochi di potere? «L'accusa di Le Carré ormai è invettiva aggiunge Turchetta». Di fronte all'unico potere, quello del denaro, questi uomini sapranno essere ancora se stessi? «L'Anello che non tiene» Tolkien travolto dalla «strumentalizzazione della destra» che Lucio Del Corso e Paolo Pecere per minimum fax cercano di soccorrere dimostrando, nel loro saggio, «l'infondatezza di una scuola di pensiero che ha nei famosi campi Hobbit solo la punta dell'iceberg». Ma il destino è baro. Il padre di Frodo rischia per essere travolto di nuovo: dalle sagre paesane. Contropiede «E' più facile sfuggire al capitalismo che alla propria famiglia»: Camillo De Toledo, nom de piume, con Superpunk, arcimondano, le «confessioni scomode di un giovane disobbediente»(Feltrinelli SuperUE) libello ben scritto e colto, postsituazionista e romantico, ci è riuscito. Erede dell'impero Danone e dintorni, è stato ripudiato dal clan. Pare sia già diventato cult per no global, no border, no logo. Si dichiara felice. No yogurt. Prima di Natale il nuovo romanzo: in una Berlino lacerata Ted e Sasha agiscono come spie sui lati opposti del Muro, nemici all'apparenza, in realtà una coppia «oliata grazie al vincolo della lealtà personale»

Persone citate: Bush, Camillo De Toledo, Lucio Del Corso, Massimo Turchetta, Mondadori, Paolo Pecere, Tolkien, Turchetta

Luoghi citati: Berlino, Germania, Iraq, Panama, Ted