L'arbitro Moschi guasta il derby del Chittolina

L'arbitro Moschi guasta il derby del Chittolina LA GIACCHETTA NERA PROTAGONISTA IN NEGATIVO CON ESPULSIONI E DECISIONI SBAGLIATE LASCIA LO STADIO CON I CARABINIERI L'arbitro Moschi guasta il derby del Chittolina Un baby della Lavagnese (2-1 ) al 91 ' vanifica la prima rimonta del Vado Ennio Fornasieri VADO LIGURE Ci voleva proprio ima mosca da Prato per rovinare questo derby di alta classifica. Nel pomeriggio allucinante del «Chittolina» si è visto un campionario di decisioni da incapace patentato. Chissà quanti protocolli userà il commisario di campo presente sugli spalti e confuso tra i 400 spettatori presenti. Perchè questo signor Moschi è risucito nell'impresa si sporcare anche la vittoria della Lavagnese che ha giocato la sua onesta gara e non si può dire che abbia rubato nulla. Semmai è la giacchetta nera toscana che da metà del primo tempo ha messo in pratica un attegiamento persecutorio contro la squadra di Mango. Sei gh ammoniti più quattro espulsioni tutte di sponda vadese : un teatrino dell'assurdo scandito con sapiente cinismo. Peccato, perchè a tratti si è anche visto un bel derby, magari con troppa tensione da parte del Vado che entra in campo senza Grabinski (risentimento muscolare). L'approccio migliore sembra quello dei padroni di casa che sfiorano subito il gol in due situazioni. Poi gh argentini Lovera prendono in mano le redini del centrocampo e guidano sapientemente i compagni pur non concludendo mai pericolosamente verso la porta. La prima miccia si accende al 29' quando l'arbitro punisce un contatto in area tra Fomaro e Bratto con il calcio di rigore. Dal dischetto Carlos Lovera piazza la palla e Cancellara tocca ma non riesce ad evitare il gol. Passano pochi secondi e l'arbitro espelle in blocco l'allenatore Mango, il direttore sportivo Se¬ ghezza ed il medico sociale Minuti. Il Vado rischia di perdere la testa per la rabbia ma ha la luciditù per reagire: ci provano prima lannolo poi Rossi, ma i nervi capitolano al 42' quando un' entrata decisa di Cammaroto (già ammonito) su Conti viene punita con l'espulsione. Alla ripresa del gioco, un retropassaggio di Foma- ro si trasforma in assist per Cossentino che si divora la palla del raddoppio. In questa fase la Lavagnese dà l'impressione di poter chiudere il match ma quando Conti con una spettacolare conclusione al volo colpisce l'incrocio dei pali, il Vado si scuote. La rabbia interiore per le continue decisoni contrarie dell' arbitro Moschi, alimenta la riscossa rossoblu che mette a ferro e fuoco la difesa dei bianconeri di Celestini. L'entrata di Marchesi al posto di Fornaro dà nuova linfa alle giocate della squadra. Ne è riprova il palo che lannolo colpisce su calcio di punizione con Maretta che sotto porta non riesce a ribadire in rete. La Lavagnese è in difficoltà e capitola al 76' quando il nuovo entrato Erebowale lotta su una palla a fondo campo area e con un rasoterra riesce a tagliare l'area dei genovesi, dalla sinistra la palla arriva sui piedi del difensore Cengia spintosi in attacco, che sferra un bolide sul quale nulla può Pasquali. Un gran gol al quale segue una lunga corsa verso Mango appostato su una scala rialzata di metallo. Sembra fatta, il pari ci potrebbe anche stare, invece a rovinare la giomata ai rossoblu ci pensa il giovane Giannoni (subentrato da 25 minuti a Carlos Lovera). Al primo dei quattro minuti di recupero, il diciassettenne della Lavagnese, castiga la difesa schierata del Vado con una rasoiata in area di rigore che trafigge l'incolpevole Cancellara. Vado: CanceLara; Bianchi, Cen¬ gia, Giordane, Feraaro (60' Marchesi); Cammaroto, Ferro, Giannasi, Maretta (83' Gilardi); lannolo. Rossi (46' Erebowale). Ali; Mango. Lavagnese: Pasquali; Russo, Venuti, Muzio, Bratto; Livellara, Centi (57' Paglia), S.Levera (67' Giannoni), Cossentino (50' Croci); C.Lovera, Menini. Ali: Celestini. Arbitro: Moschi (Prato). Reti: 29' C.Lovera (rig.), 76' Cengia, 91' Giannoni. Note: espulsi Cammaroto (42'), Mango, Seghezza e Minute (30') del Vado. I difensore del Vado Nicolò Cengia ha segnato il gol del momentaneo pari

Luoghi citati: Mango, Prato, Vado Ligure