La banda Cosmi fa paura a un Milan presuntuoso

La banda Cosmi fa paura a un Milan presuntuoso I ROSSONERI CONCLUDONO IN DIECI PER L'ESPULSIONE DI AMBROSINI, PAURA PER INZAGHI COLPITO ALLA TESTA DA KALAC IN USCITA La banda Cosmi fa paura a un Milan presuntuoso ì Perugia rimonta con Vryzas il gol di Gattuso, poi sfiora il colpo del ko Piero Serantoni Inviato a PERUGIA Cosmi guarda la panchina rossonera e gonfia il petto. Scherza, ma non troppo: «Con Rivaldo negli ultimi venti minuti, avrei sistemato i campioni d'Europa». E non ha torto. E' un povero Milan questo di Perugia, che non sa tenere il vantaggio di un gol. Arrancano i rossoneri, tritati sul piano della corsa da umbri ricchi solo di volontà. Le fatiche di Champions? Gli ultimi 20' in dieci per l'espulsione di Ambrosini? Difficile, il Milan avrebbe potuto chiudere la partita prima. Più probabile un peccato di presunzione, anche se qui la squadra di Ancelotti non vince dal 2000. Il palleggio sapiente si arena ai limiti dell'area. I vari «pensatori», da Rui Costa a Kakà, con il passare dei minuti scivolano nell'anonimato. Il brasiliano si fa vedere nel primo tempo con belle idee che non si concretizzano mai. L'altro è indisponente. Parte palla al piede e conta gli umbri beffati: almeno due, ma ce n'è sempre un altro che gli toglie palla. Ancelotti, per sua fortuna, può contare su un Costacurta che non fa rimpiangere Nesta. Un Perugia rattrappito, nella mente c'è ancora la batosta di Parma, indossa gli abiti della vittima predestinata. Non gioca la squadra di Cosmi, se ne sta nella sua metà campo e cerca la testa di Bothroyd, ventunenne d'Oltremanica che rischia di diventare l'ennesima perla di Gaucci. I rossoneri si muovono lentamente, avvolgono il Perugia come un boa, alla ricerca della stretta mortale. Inzaghi-Shevchenko-Rui Costà e Kakà ruotano su tutto il fronte. Al tiro sbagliato vanno il portoghese e Shevchenko, SuperPippo sbaglia di poco la deviazione vincente. Al 18' il Milan passa. Non con uno dei suoi famosi goleador, ma con l'indomabile, umile Gattuso. «Ringhio» stoppa in mezzo all'area, guarda Diamoutene, ondeggia e l'umbro abbocca. Non basta: il tiro del rossonero si infila tra le gambe di Di Loreto, in pratica Kalac vede il pallone a gol fatto. Diamoutene, 20 anni, è un caro ragazzo sbarcato in serie A e in Coppa Uefa dalla Lucchese (CI). Ha bei numeri, ma Cosmi ancora scuote la testa per come si è fatto beffare da Gattuso, che non è Pelè. Peggio di così non può andare, il Perugia adesso scaccia i fantasmi. Vryzas ci prova di testa, Laursen gli si aggrappa ed è solo angolo. Pochi minuti e l'inguardabile Zè Maria indovina la gran giocata. Tutto comincia da Maldini: il capitano conquista palla davanti all' area e se ne va in dribbling. Salta due avversari ma il pallone gli finisce a lato. Da Grosso a Zè Maria e dribbling vincente, con palla che scivola tra le gambe di Maldini e Gattuso. Poi il cross teso che Vryzas tocca quel che basta. Dida si allunga invano, il pallone si infila nell'angolino basso più lontano. Incredibile Maldini, fino a quel momento il Milan aveva buttato lontano palloni più innocui... Ma è anche vero che senza di lui povera difesa. Al 34' ancora il rossonero alla ribalta: Bothroyd questa volta se ne va palla al piede. Maldini lo ferma con le cattive, quasi sul fondo, ma in area, la scivolata sembra da rigore. Paparesta lascia correre, anche Cosmi lo perdona. Al 37' solita testatica di Bothroyd, Vryzas pasticcia. Ma al 46' Kalac deve mettere le ali per salvare sul colpo di testa di Shevchenko. Si riparte al trotto e solo al 10' il Curi trema. Lancio di Gattuso, Shevchenko si libera e centra il palo. Qui finisce il Milan. Senza Inzaghi steso da Kalac che lo centra in uscita alta (paura quando esce in barella, la tac scongiura ogni pericolo ma il rossonero viene trattenuto all'ospedale in osservazione) e senza Ambrosini che si fa espellere per uno stupido fallo da dietro su Gatti. Il Perugia diventa padrone, Bothroyd manca prima la deviazione gol di testa (era difficile) e subito dopo tira senza convinzione da pochi metri. Cosmi urla e gli umbri vanno alla carica. A testa bassa, con il fiato corto: non basta la voglia di vincere, le gambe non ci sono più. Il Milan sta peggio e assiste. In avanti Tomasson è penoso. Ancelotti lancia in campo anche Cafu. Nella Roma era un'ala, qui si mette a fare il terzino. E Simic ancora lo ringrazia per una chiusura su Vryzas. Tante mischie, un solo brivido per Dida, all'ultimo minuto. Margiotta stoppa, anzi goffamente abbraccia quasi il pallone in area. Paparesta fischia e Dida sorride. (3-5-2) Kalac 6,5; Diamoutene 6, Di Loreto 7, Alioul 6; Zé Maria 6,5, Tedesco 6, Obodo 5 (31' st Loumpoutis sv), Fusani 5 (IT st Gatti 5), Grosso 5,5; Bothroyd 6 (41l st Margiotta sv), Vryzas 6,5. AH.: Cosmi 7. (4-4-2) 4| Dida 6; Simic 5,5, Laursen 6, Maldini 6,5, Costacurta 6,5; Rui Costa 5, Gattuso 7 (10' st Pirlo 5,5), Ambrosini 5, Kakà 5; Shevchenko 6,5 (27' st Cafu sv), F. Inzaghi 5 (21' stTomasson sv). Ali.: Ancelotti 5. Arbitro: Paparesta 6. Reti: pt 18' Gattuso, 30' Vryzas. Ammoniti: Aloui, Rui Costa, Ambrosini, Ambrosini e Gatti. Espulso: st 26'Ambrosini. Spettatori: paganti 11.735, incasso 269.820 e, abbonati 5818, quota abbonati 89.957,52 C. Gennaro Gattuso esulta sotto la curva rossonera: «Ringhio» in conferenza stampa è stato attaccato da un tifoso umbro

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