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Il vescovo espelle Disney e McDonald's L'EXPLOIT DELL'uAVE IVI ARI A» Il vescovo espelle Disney e McDonald's a Grazie al cielo le performance ci sono. 11 fondo americano Ave Maria, caratterizzato da un'ispirazione ai principi cattolici nella gestione di portafoglio, ha messo a segno da inizio anno un incremento superiore al 3107o. La buona stella del fondo value (impostato sui criteri più difensivi) ha portato bene anche alla gestione growth (destinato ai titoli della new economy, dalle performances più aggressive), che, pur essendo nata solo lo scorso maggio, ha già visto crescere il suo valore di oltre l'I 10Zo. Per quanto riguarda, invece, le scelte del portafogli obbligazionario nemmeno l'impostazione etica è riuscita ad aver ragione della pressione sui tassi di interesse. E così, da gennaio, il fondo Ave Maria ha lasciato sul terreno il 30Zo, assai meno comunque di tanti gestori normali. Bond a parte, insomma, la strategia di gestione della Schwartz Investment, che ha ideato i tre fondi su richiesta di un gruppo di cattolici guidati dall'arcivescovo di Detroit Adam Cardinal Maide (oggi nel board di consulenza), sembra essere vincente. E fa anche notizia. Di recente i prodotti finanziari della società di investimento sono stati al centro dell'attenzione per aver escluso persino Walt Disney dalla lista dei buoni. Il motivo? La società dei cartoon e dei media offre incentivi per i single, cosa ritenuta inaccettabile dai gestori di Ave Maria. Così come il sostegno finanziario offerto alla Parent Parenthood of America, un'associazione che svolge attività nel campo della maternità programmata e che si dichiara non contraria all'aborto. La stessa sorte toccherà probabilmente anche alla Eli Lilly che intende attuare una politica simile alla Disney per le coppie non sposate. La scure del fondo, del resto, è caduta anche su McDonald's e il colosso della cosmesi Avon, anche loro giudicati troppo teneri con le coppie di fatto, cui viene offerto lo stesso tipo di trattamento riservato alle coppie regolarmente sposate. La furia perbenista di Ave Maria (premiata, del resto, dai risultati Tinanziari) non finisce qui. È finito nel mirino della Schwartz Investment anche General Motors, accusata di favorire la diffusione di materiale pornografico attraverso la controllata DirectTV. «1 nostri fondi non .investono in gruppi che promuovono pornografia, sostengono l'aborto e la fecondazione artificiale o danno denaro in più alle coppie non sposate» ha spiegato George Schwartz, ideatore e gestore del fondo Ave Maria value, la cui massa gestita ammonta a circa 127 milioni di dollari. [a. m.]