Wall Street così lo sceriffo Spitzer ha fatto pulizia

Wall Street così lo sceriffo Spitzer ha fatto pulizia L'«ATTORNEY GENERAL» HA SVELATO LA CORRUZIONE E HA IMPOSTO SANZIONI PER 1,5 MILIARDI DI DOLLARI Wall Street così lo sceriffo Spitzer ha fatto pulizia Anche gli intoccabili sono sfilati nel suo ufficio, sperando in un accordo Eric Leser NEW YORK A Eliot Spitzer, r«attomey general» di New York (una specie di ministro della Giustizia elettivo), i giornali hanno attribuito la nomea di «sceriffo di Wall Street». I sondaggi e gli esperti predicono a questo quarantatreenne un futuro politico brillante : al partito democratico appare, al momento, il candidato perfetto per riconquistare nel 2006 la poltrona di governatore dello Stato di New York (oggi appannaggio del repubblicano Pataki). «E senz'altro l'unica personalità d'America ad aver tratto vantaggio dagli scandali finanziari, ed è 0 solo ad aver fatto davvero qualcosa per impedire che si ripetano», dice di lui Richard Schrader, consulente politico vicino ai democratici. La sua battaglia più difficile è stata la crociata solitaria (per lo meno all'inizio) da lui condotta contro le malefatte di Wall Street. Tutto cominciò all'inizio del 2001. La bolla speculativa della «Nuova economia» non era ancora scoppiata, gli azionisti piccoli e grandi erano euforici, le grandi case finanziarie di New York erano prospere e potenti come mai nella loro storia. I soldi si facevano a palate. Grandi fortune si creavano nel giro di settimane. «La maggior parte della gente a Wall Street sapeva bene che i rapporti fra analisti e investitori erano equivoci e che le nonne della deontologia professionale venivano calpestate tutti i giorni» ha spiegato Spitzer qualche mese dopo in una conferenza. «Tutti ne parlavano ma nessuno faceva niente. Perciò abbiamo aperto un'inchiesta. Non avevamo idea che sarebbe diventata una cosa di tale ampiezza, la rivelazione della deriva di tutto il settore, dei suoi problemi strutturali». Per cominciare, l'attomey general riesumò una vecchia legge dello Stato di New York del 1921, il Martin Act, che gh conferiva totale giurisdizione sulle transazioni finanziarie. Decise di prendere come avversario il più potente che ci fosse, la Merrill Lynch, numero uno d'America nell'intermediazione finanziaria. Per un anno l'inchiesta languì. Spitzer veniva trattato con commiserazione da un'istituzione sicura della sua influenza, dei suoi appoggi politici e dei suoi avvocati. Ma fra la generale sorpresa di Wall Street, nella primavera del 2001 l'apparato giudiziario cominciò a prevalere nel braccio di ferro. Gli inquirenti cominciarono a trovare le prove della duphcità degli analisti, che consigliavano di acquistare azioni spazzatura non per il bene dei clienti ma per permettere alle loro banche di ottenere contratti vantaggiosi con le imprese le cui azioni venivano magnificate. Merrill Lynch rifiutò di cedere e di riconoscere la benché minima colpa, e fece intervenire i suoi alleati politici. Il 5 aprile, in una riunione della durata di molte ore, un avvocato di Merrill Lynch minaccia imphcitamente l'attomey general: «Abbiamo molti amici potentissimi». Eliot Spitzer si infuria; non aveva intenzione di creare uno choc a Wall Street, ma ormai non ha più scelta. L'8 aprile ottiene dalla Corte suprema dello Stato l'autorizzazione ad aprire un'inchiesta penale, in base alla considerazione che «a causa di un palese conflitto di interessi, gh analisti si comportano quasi come banche d'affari». La scoperta dei comportamenti reprensibih di Merrill Lynch farà da catalizzatore alla riforma dell'intero settore. Eliot Spitzer ha deciso di fare pulizia a Wall Street. Riempie il vuoto lasciato dalla latitanza delle autorità di controllo. La Securities and Exchange Commission (Sec), presunto gndpnpW gendarme dei mercati americani, è parahzzata dalla mancanza di mezzi e soprattutto di volontà politica. La minaccia di incriminazione penale che Spitzer fa pesare su Merrill Lynch, ima condanna a morte per una casa di intermediazione, terrorizza Wall Street. L'attomey ha tutte le prove necessarie. Henry Blodget, analista di punta di Merrill, definisce «marciume», nella posta elettronica intema, le azioni che raccomanda agli investitori. La corruzione si estende ai trattamenti di favore per i dirigenti d'impresa. In cambio di contratti commerciali, ottengono un accesso privilegiato alle azioni delle società di nuova quotazione in Borsa. «I piccoli investitori comprano, e accettano i rischi connessi. Ma nel sistema messo in piedi in questi anni a Wall Street, tutti guadagnano, tranne loro» riassume Eliot Spitzer. Nel giro di qualche settimana, Merrill Lynch accetta di pagare un'ammenda di 100 milioni di dollari, di fare pubbliche scuse e di cambiare la sua organizzazione, separando la banca d'affari e gli analisti. D'un tratto, la Sec, la Borsa di New York (Nyse), l'Associazione nazionale degli intermediari finanziari (Nasd) e l'Associazione nordamericana degli amministratori (Nasaa) sembrano voler recuperare il tempo perduto e si lanciano in inchieste a largo raggio. Si dividono fra loro le grandi case di Wall Street da indagare. Spitzer ottiene il privilegio di sceghere i suoi bersagli: sono Salomon Smith Barney, filiale di Citigroup, e Morgan Stanley Dean Witter. Scopre quasi subito che Jack Grubman, analista di Salomon Smith Barney, è sensibile alle pressioni di Sandy Weill, allora presidente di Citigroup. Un anno più tardi, il 28 aprile 2003, il procuratore compare tutto sorridente in compagnia di William Donaldson, presidente della Sec, e di Richard Grasso, presidente della Borsa di New York. I tre annunciano un accordo fra le autorità giudiziarie e regolamentari di New York e le grandi case finanziarie di Wall Street per mettere fine .alle inchieste sulle pratiche dei loro analisti. Fino all'ultimo momento, le banche d'affari hanno tentato di limitare l'ampiezza e il costo delle condizioni che vengono loro imposte. Hanno cercato di impedire che le prove raccolte loro carico venissero rese pubbliche. Hanno tentato addirittura (ma invano) di ottenere dal Congresso di poter dedurre dalle imposte ima parte delle multe. Hanno anche dovuto abbandonare l'idea di far pagare tutto alle loro compagnie di assicurazione. Secondo i termini dell'accordo, le firme di Wall Street accettano di pagare collettivamente oltre 1,4 miliardi di dollari, la sanzione più considerevole mai inflitta alle istituzioni finanziarie nella storia degli Stati Uniti. La multa più salata è per Citigroup. Ma Eliot Spitzer non ha finito di far pulizia. È la volta dei gestori di fondi. Il 3 settembre annuncia di aver costretto Canary Capital Partners, uno degli hedge fund (o fondi speculativi) più reputati, a pagare un'ammenda di 40 milioni di dollari per «transazioni illegali». A seguito di una denuncia, il magistrato ha appreso che Canary beneficiava di un sistema unico, che le permetteva di comprare o vendere parti di fondi d'investimento di grandi banche dopo la chiusura dei mercati. «Godeva dell'incredibile privilegio di scommettere sulle corse del giorno prima», spiega Eliot Spitzer. In contropartita, Canary pagava delle generose commissioni ai gestori. «Molti altri operatori sono implicati, si tratta solo dell'inizio dell'inchiesta» avverte l'attomey general. In due anni e mezzo, con un'equipe fra i quindici e i venti magistrati, Spitzer ha cambiato volto a Wall Street e senza neanche celebrare un processo. Alcuni glielo rimproverano: «È come dire a un rapinatore di banche che non andrà in prigione se restituirà una pare della refurtiva» stigmatizza Paul Lapides, specialista di etica degli affari all'università Kennesaw. Ma per Eliot Spitzer mandare la gente in prigione non è la soluzione. Non ha mai avuto intenzione di mettere Wall Street a ferro e fuoco; al contrario, vuole salvare la piazza finanziaria sua malgrado, costringendola a cambiare certe sue pratiche: «La cosa più importante era avviare un meccanismo che la obbhgasse ad adottare altre regole». Oggi nemmeno gh avversari repubblicani osano più criticare Spitzer. «È diventato il protettore dei risparmiatori commenta l'avvocato newyorkese Stanley Arkin - e sarà difficile spodestarlo». Copyright «Le Monde» Primo bersaglio nel 2001 Merrill Lynch, il cui analista di punta consigliava agli investitori titoli «spazzatura» Adesso nel mirino ci sono i gestori di fondi Canary ha già pagato 40 milioni di ammenda per transazioni illegali L'vattorney general» Eliot Spitzer Le indagini del procuratole a Wall Street, cominciate nel 2001, hanno tenuto con il fiato sospeso l'alta finanza americana. Ma la bufera non è ancora passata