L'incanto delle ombre
L'incanto delle ombre IN CARTELLONE L'incanto delle ombre Dal 23 al 30 settembre il Festival internazionale del Teatro di Figura: dalla tradizione orientale fino a Ceronetti. Uno stage al castello di Rivoli [SILVIA FRANCIA Che il teatro di figura sia un genere adatto soprattutto ai bambini, è un pregiudizio diffuso, ma non fa testo. Smentito peraltro da esempi antichissimi noti per la loro raffinatezza e per i rimandi a riti e simbologie tutt'altro che elementari. Non per nulla, in diversi Paesi, accreditati artisti si dedicano a tempo pieno a questo settore dello spettacolo così duttile da prestarsi alle più varie elaborazioni e coinvolgere, a diversi livelli, spettatori di tutte le età. Una certezza per lo staff di Controluce, che 10 anni fa ha inaugurato la sua grande avventura, partendo da una scommessa: «Aprire il teatro di figura, proprio per le sue possibilità suggestive, immaginifiche e narrative, al pubblico adulto». Scommessa vinta con Incanti, la Rassegna Intemazionale di Teatro di Figura che alza il sipario martedì sulla sua decima edizione. «Il teatro di figura, con le sue radice millenarie unite alla ricerca attuale in continua trasformazione, è in grado di accostarsi ai grandi temi dell'uomo e raccontare anche la complessità del mondo contemporaneo»: seguendo questa tesi, il gruppo di Controluce ha lavorato e lavora, sfornando spettacoli in proprio e selezionando produ¬ zioni altrui da assemblare in un cartellone vario ma organico. Secondo tradizione, «Incanti» (di scena tra Juvarra, Café Procope e Castello di Rivoli sino al 30 settembre), privilegia spettacoli fondati sull'incontro tra poesia, musica e arti visive. E, come da consuetudine, esplora il doppio versante della ricerca più avanzata e dei classici. Per l'edizione 2003, la sezione storica della rassegna (realizzata con Comune e Regione) è dedicata soprattutto alle grandi famighe di marionettisti e sugli eredi di quelle tradizioni, con variazioni dalle Marionette Colla ai Pulcinella del repertorio napoletano ai pupi siciliani. Apre la serie, martedì alle 21 allo Juvarra, proprio la Compagnia Carlo Colla e Figh e il suo «Trovatore», riduzione per marionette dell'opera verdiana. Superstizioni, vessilli guerrieri, dirupi, canti gitani, predizioni di sventura: in questo contesto si calano le marionette, accorpate in grandi masse, con effetto spettacolare, comphce, il «gioco perverso delle prospettive» e le abilità concesse a questi attori non in came&ossa. L'attore non utilizza gli oggetti per esprimersi, ma li aiuta a esprimersi: così in «Piccoli suicidi», spettacolo nato negli anni Settanta dal talento di Gyula Molnar: sarà in scena sempre martedì alle 22,30, al Procope. Come affronta la seconda generazione dopo la Shoah, ciò che è accaduto e ciò che è stato raccontato e documentato? E' la domanda a cui Teatron TheaterFiguren Theater Tubingen (Israele/Germania) risponde con «Children of the Beast» in cartellone per giovedì 25, mentre l'australiano Richard Bradshaw, la sera successiva, promette di divertire il pubblico con storielle, canzoni, giochi visivi. L'artista condurrà pure un laboratorio sull'ombra, il 27 e 28 al Castello di Rivoli. Confronto fra la tradizione italiana e quella turca, in programma per sabato: si pare alle 17 con Gianluca Di Matteo e i suoi burattini in «Le guarratelle di Pulcinella», seguito, alle 21, da I Pupi di Macrì nel «Duello tra Argante e Tancredi», tratto dalla «Gerusalemme Liberata» di Tasso; alle 22,30, il turco Tiyatrotem presenta «Lahana Sarma», ovvero "Il cavolo", storia di una donna di famelico appetito: in scena, ima combinazione di teatro d'ombre e marionette. Lunedì 29, protagonista Controluce con «naufragi» su musica di Schumann: ideazione e regia di Corallina De Maria, Alberto Jona, Jenaro Meléndrez Chas. Martedì 30, «Teatro Kathakali», frammenti da Mahabharata e Ramayana.
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