E' l'ora della sveglia per Finga e Ferrante di Roberto Condio

E' l'ora della sveglia per Finga e Ferrante Roberto Condio TORINO Impossibile, per il Toro che toma a Como, non ripensare a quel triste sabato di 4 mesi fa. Di fronte due squadre già abbondantemente retrocesse, in palio solo la possibilità di evitare l'ultimo posto: dopo 90' soporiferi sopportati da 373 coraggiosi paganti, vinsero i lariani per 1-0 e il 21a ko stagionale completò il disastro granata. Stasera, una categoria più sotto, al «Sinigaglia» si repbca e l'ambiente, almeno da parte lombarda, sarà più o meno lo stesso. Le vicende societarie (Preziosi che molla ma ancora non si sa a chi) e i risultati deludenti (1-4 interno col Catania e 0-1 ad Ascoli dopo il sorprendente 1-0 a Napoli) hanno aumentato lo scollamento tra squadra e pubblico: meno di 600 gli abbonati, imbarazzante l'indifferenza della città. In curva, invece, questa volta ci sarà molto granata. Sofferto ma d'oro, T1-0 di domenica scorsa sul Geapaiguardaipaso, la nuova socie- ia®lf jft'ètttóèfo yréziòsfrhà-Sùbt- Wttaiftpetìatc»!' 1-2 (fi Baile sollevato il morale della truppa. Serve qualcosa di più, però, per provare ad allungare: passi avanti nel gioco e continuità di risultati, soprattutto. Magari, un successo estemo in campionato un anno e mezzo dopo l'ultimo di Verona. Non impossibile, contro questo Como (Tarantino, in dubbio, prova stamane). Nemmeno facilissimo, però. Perché le squadre di Pascetti lasciano pochi spazi, non danno punti di riferimento. Ben lo sa Ezio Bossi, E' l'ora della sveglia per Finga e Ferrante COMO E TORO SI RITROVANO 4 MESI DOPO L'INGLORIOSA RETROCESSIONE Rossi affronta per la prima volta il maestro Pascetti e attende i guizzi delle sue stelle in ombra: «Per vincere servono pazienza e velocità» per la prima volta di fronte da allenatore al toscano che ha sempre considerato uno dei suoi maestri, specie dal punto di vista dei rapporti umani. «In tre partite Pascetti ha cambiato tre volte formazione e modulo - ricorda il tecnico granata -. Sa leggere benissimo la partita e trovare al volo le giuste contromisure. Noi dovremo avere molta pazienza, prenderli in velocità per sorprenderli». Se l'è già immaginata, Bossi, la partita di stasera. Sa che per spuntarla «ci vorrà un Toro che sia un mix fra quello delle prime due partite». Tradotto: brillante come a Bari, concreto come contro il Genoa. La squadra, almeno in partenza, sarà quella che ha vinto contro il Grifone (con Adami e Castellini estemi di difesa) con una sola probabilissima novità: l'innesto a centrocampo di uno scalpitante (nonché comasco doc) De Ascentis al posto di Conticchio. Sorrentino accusa una contrattura al polpaccio destro ma non dovrebbe ta:attar8Ì»jdi-:Mìi:.guaio capace di ' ìmpedìrgtì 'di àndai-é ffipoita. V'H prM)lémar,Jpìuttosto, comincia a essere là davanti. Due gol in due partite, finora, per il Toro: firme di Fabbrini e Fuser e ancora nulla da parte dell'attesissimo trio Pinga-Ferrante-Tiribocchi. Ma se il terzo ha già fatto centro a Genova in Coppa Italia e domenica scorsa ha offerto la sponda vincente a Fuser, finora i primi due non hanno lasciato segni apprezzabili. Bossi li aspetta fiducioso: «Finga sta facendo cose buone a metà campo: deve soltanto provare quel¬ le giocate una decina di metri più avanti. Ferrante, come altri "vecchi", ha ima gran voglia di riscattare il campionato della retrocessione e, per questo, è portato a strafare. È attaccante di razza, ma non deve farsi complessi se non segna». Le formazioni. Como (4-3-3): Ferron; Tarozzi, Padalino, Bossini, Tarantino; Bressan, Abeijon, Bossetti; Makinwa, Succi, Bastelh. Ali.: Pascetti. Torino (4-4-2): Sorrentino; Adami, Mandelli, Femandez, Castellini; Fuser, De Ascentis, Vergassola, Finga; Tiribocchi, Ferrante. Ali.: Bossi. Arbitro: Gabriele. Marco Ferrante, a secco nelle prime 3 gare ufficiali della stagione, cerca di sbloccarsi stasera a Como