«Accoltellarono ramico per punirlo»

«Accoltellarono ramico per punirlo» L'AGGRESSIONE NEI BOSCHI DI STUPINIG1, LA VITTIMA SALVATA DA UN PASSANTE «Accoltellarono ramico per punirlo» Rinviati a giudizio in quattro con l'accusa di tentato omicidio Accoltellato dagli amici in un bosco dalle parti di Stupinigi venne salvato da un giovane che stava facendo footing nel parco. E ora i presunti aggressori devono comparire davanti al giudice dell'udienza prehminare Paola Trovati per rispondere di tentato omicidio. Un'accusa pesante, che potrà essere ammorbidita dalla scelta del rito abbreviato. Claudio Passarelli, 34 anni, la parte lesa, quel mattino del 5 ottobre di un anno fa era stato prelevato aUa Falcherà e con le cattive costretto a seguire gli altri a Stupinigi. «Tutto per uno sgarbo, dicevano che avevo agito male con uno di loro. Due mi tenevano per le braccia - raccontò poi alla polizia - mentre un altro mi colpiva con un coltello. Si sono fermati quando si sono accorti che stava arrivando qualcuno. Allora sono scappati abbandonandomi sanguinante sull'erba». Un colpo di fortuna per Passarelh, che se le cavò con alcuni giorni di ospedale per ferite alla schiena e al torace. Il suo racconto prima agli agenti, poi ai pm Andrea Calice e Laura Ruffino, fecero finire nei guai gli «amici» Rosolino Alario, 35 anni. Augusto Bedetti, di 23, Antonio La Piccirella, 22 anni, e Roberto Valle, di 45 anni, considerato una sorta di capo del gruppo. Gli impu¬ tati, assistiti dagli avvocati Renato Graverò e Flavia Pivano, all'inizio non hanno risposto alle domande, poi hanno cercato di scaricare tutte le colpe su La Piccirella, quello che avrebbe colpito con il coltello l'amico. «Non sapevamo nulla di quel coltello, non ci ha detto che intenzioni aveva» si sono giustificati gli altri. Una versione che però non ha convinto per nulla il pm Andrea Calice e che è stata smentita anche dal giovane aggredito. Che ^invece ha raccontato; «Non è vero che gli altri non sapevano. Due mi tenevano per le braccia mentre la Piccirella mi colpiva».