Max e Valentino, lo show continua in pista di Enrico Biondi

Max e Valentino, lo show continua in pista MOTO, A RIO NEL PRIMO TURNO DI QUALIFICHE GIRO RECORD PER BIAGGI, SOLO IL QUARTO TEMPO PER ROSSI Max e Valentino, lo show continua in pista Capifossi, ieri 20: «Quei due parlano troppo, l'unico che ha avuto coraggio sono io» Enrico Biondi I due, per il momento, hanno smesso di litigare. Nel senso che ieri avevano cose molto più importanti da fare, ad esempio preparare le moto per il Gran Premio in programma domani a Rio. Ma non è detto che nelle prossime ore Rossi e Biaggi non riprendano a «esternare» come ai bei tempi: l'imo contro l'altro, come copione impone. Nel frattempo, giusto per tenere alta la tensione, nella bagarre dialettica si è infilato pure Capirossi, al quale non va giù che si pensi alle chiacchiere più che ai risultati: «Di scemate se ne sentono tutti i giorni; parlano di tutto, di chi non ha il coraggio di fare scelte coraggiose e via di questo passo. Sapete che vi dico? Che l'unico ad aver avuto coraggio sono io: ho scelto la Ducati, mi sono fidato di un progetto che iniziava a muoversi in pista e ho fatto bene. Io ci credevo, la Ducati pure». Va bene, ma Rossi che farà?, gli è stato chiesto: «Fossi in lui resterei lì. Anzi, lo pago a 10, accetto scommesse». Insistono: ma chi è più forte tra Rossi e Biaggi? «Io, che diamine. Però è bello essere italiani e comandare nel Mondiale. E' bello per noi, per chi racconta le nostre imprese e per il pubblico». Punto e a capo. I tre, poi, si sono dati appuntamento in pista e il risultato, cronometro alla mano, dice che il più veloce ieri è stato Max Biaggi, ovviamente a tempo di record (demolito il suo primato del 2002 di sette decimi) davanti a un Capirossi irrefrenabile, allo spagnolo Gibernau e al «dottor Rossi». Ma la classifica non tragga in inganno, perché il pesarese, nonostante sia a quasi mezzo secondo da Biaggi, ha girato fortissimo sin dalla mattinata, qiiindi è assai probabile che oggi, nel turno decisivo di prove, ci siano tutti i presupposti per assistere a una lotta serratissima (diretta tv dalle ore 18,15 su Italia 1). Un confronto ravvicinato sul filo dei 320 orari. Che su due ruote è sempre un bell'andare. Nelle prove della 250, "un altro record della pista è caduto: per merito dell'Aprilia dello spagnolo Toni Elias, al quale la vittoria all'Estoril sembra aver messo le ali mentre ha frenato, per contro, Manuel Poggiali. Il sammarinese ieri è finito quinto, assai distante dal leader: sei decimi sono un po' troppi per un pilota che aspira a diventare campione del mondo. Chi continua a sorprendere è Roberto Rolfo: il torinese riesce a spremere tutti i cavali disponibili dalla sua Honda. Anche ieri si è piazzato al secondo posto, a 3 decimi da Elias, ed è nella condizione migliore per tentare di conquistare più punti possibili in questo Gp che rappresenta per lui l'ultimo con una moto meno performante delle Aprilia. Da Motegi, infatti (5 ottobre, Gp del Pacifico), Roberto potrà disporre di una moto evoluzione con la quale tentare di conquistare il titolo: il tempo per provarci c'è. Per quanto riguarda la classe 125, da segnalare l'ennesima ottima prestazione di Alex De Angelis e della sua Aprilia delle meraviglie. Il pilota sammarinese ormai da un paio di gare è costantemente davanti: gh manca ancora il successo, è vero, ma sembra sia questione di poco. Alex ieri ha avuto ragione delle sorprese di giornata, l'ungherese Talmacsi (Aprilia), lo spagnolo Lorenzo (Derbi) e del suo «datore di lavoro», Gino Borsoi, proprietario della scuderia per cui corre. Più distante Pedrosa, leader del Mondiale,, solo sesto. Addirittura decimo, a 8 decimi, il suo rivale Stefano Perugini (Aprilia). Ma era giorno di scaramùcce. Da oggi si fa sul serio.

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