Sarebbe Hillary Clinton l'arma segreta di Clark di Paolo Mastrolilli

Sarebbe Hillary Clinton l'arma segreta di Clark L'EX GENERALE HA PRESENTATO UFFICIALMENTE LA CANDIDATURA ALLE PRESIDENZIALI Sarebbe Hillary Clinton l'arma segreta di Clark L'ex First Lady correrebbe da vice-presidente ma i ruoli potrebbero anche ribaltarsi Paolo Mastrolilli NEW YORK Il battesimo del fuoco delle telecamere è stato più facile di quello dei proiettili in Vietnam, ma il generale Wesley Clark dovrà fare parecchia strada per dimostrare agli americani che merita il grado di presidente. L'ex comandante della Nato si è presentato con la moglie e il figlio in un parco di Little Rock, Arkansas, per annunciare che cercherà di far traslocare Bush dalla Casa Bianca: «Questo è un momento storico - ha detto - e il paese ha bisogno di leadership. Condurremo una campagna per muovere il paese avanti, parlando chiaro agli americani». Dalla folla, dove i volontari distribuivano cioccolatini, qualcuno gli ha urlato lo stesso slogan usato per Truman nel 1948: «Dagli l'infer¬ no, generale». Ma lui, stringendo il pugno, ha risposto: «Gli darò la verità, ma gli sembrerà l'inferno». Si riferiva all'amministrazione Bush, a cui ha promesso di «porre le domande difficili» che la gente ha smesso di chiedere, per paura di essere bollata come antipatriottica: «Perché 2,7 milioni di posti di lavoro sono spariti? Perché la prospettiva di un surplus di bilancio da 5 mila miliardi si è trasformata in un deficit da 500 miliardi in coaiinua crescita? Perché abbiamo perduto il nostro senso di sicurezza? Perché l'America ha perso il rispetto di così tante persone nel mondo?». Clark sa che la sicurezza è il suo punto forte, e avendo criticato la guerra in Iraq ha spuntato un'arma importante di Howard Dean, il suo rivale democratico più in vista. Ma per vincere deve articolare proposte alternative soprattutto sulla politica intema. Perciò ha parlato subito della disoccupazione, del timore per i diritti civili, e di altri temi domestici che servono ad accreditarlo tra gli elettori democratici come uno di loro, anche se ha rivelato di appartenere Bipartito solo qualche settimana fa. I critici dicono che manca di esperienza ed è partito troppo tardi, e malignano che in realtà corre per essere poi scelto dal vincitore delle primarie come vice presidente. Secondo la fantapolitica il «dream team» democratico sarebbe composto da lui, che porta credibilità sul piano militare e consenso al sud, e Hillary Clinton, che garantirebbe i liberal della costa orientale e della California, ma non si capisce bene in quale ordine. La senatrice di New York ha sempre negato di volersi candidare alla Casa Bianca nel 2004, e ormai per farlo ha tempo fino a novembre, perché poi le iscrizioni alle primarie chiudono. Come vice presidente, invece, Hillary potrebbe essere scelta l'estate prossima, ma non è detto che Clark vinca le primarie e lei abbia voglia di fare la numero due. Un sondaggio pubblicato ieri dal Quinnipiac University Polling Institute dice che ora Bush batterebbe tutti i candidati democratici già in corsa di almeno dieci punti, e questa è una delle ragioni per cui l'establishment del partito guarda con interesse all'ex generale. Non a caso molti dei suoi consiglieri ve .gono dall'amministrazione Clinton-Gore, e parecchi finanziatori avevano tenuto chiusi i portafogli in attesa di sapere se si sarebbe candidato. Il primo viaggio ' di Clark dovrebbe essere in Florida, lo stato decisivo nel 2000, per rafforzare le sue credenziah nel sud dominato dai repubblicani e dare subito una dimensione nazionale alla sua campagna. Il 19 però sarà in lowa, che insieme al New Hampshire conterà i primi voti delle elezioni. Laggiù i suoi avversari democratici fanno campagna da mesi, e ingenerale dovrà trovare il modo di sorprenderli alle spalle. Ikandidato Wesley Clark

Persone citate: Bush, Clinton, Hillary Clinton, Howard Dean, Little Rock, Wesley Clark

Luoghi citati: America, Arkansas, California, Florida, Iraq, New Hampshire, New York, Vietnam