L'IMPRESA DI UN'INTER MAI VISTA di Roberto Beccantini

L'IMPRESA DI UN'INTER MAI VISTA L'IMPRESA DI UN'INTER MAI VISTA Q unln Roberto Beccantini UATTRO su quattro: ale. Da Siena a Highbury, nasce hter mai vista, un'Inter che asfalta l'Arsenal, 3-0 e un rigore parato, da Tokio a Henry, in 45 minuti. Lezione eh calcio. Di Cuper, non a Cuper. Senza Vieri, e senza lo straccio di un tifoso che fosse disposto a scommettere un euro su un risultato positivo diverso da un pareggio stile Valencia. Non è la prima volta che l'Inter risorge dalle ceneri e trasforma i limiti, i problemi in furia iconoclasta. A Londra, però, ha battuto ogni record e annichilito tutti, non soltanto gb avversari. La Champions League ritrova una protagonista. A Highbury, per la cronaca e per la storia, non avevamo mai vinto. In compenso, soffre la Juventus. Troppo bella in avvio, troppo presto in vantaggio, con Del Piero. Accarezza, blandisce, sciupa il raddoppio, la zuccata di Hakan Sukur ne manomette il pilota automatico. Il Galatasaray di Terim la porta fuori rotta, l'ingresso di Davids non produce l'auspicato, e indispensabile, cambio di marcia. E così, in attesa della Roma, ci vuole l'ennesima traiettoria di Del Piero, avvelenata da una finta dell'onesto Ferrara («Il gol è di Ale») per scacciare le streghe sopraggiunte da Manchester. Martedì sera, Lazio e Milan avevano colto l'attùno. La Lazio, soprattutto. La scorsa stagione ci aveva consegnato una squadra scintillante ma sprecona, non sempre capace di gestire le partite. Il «cinismo» che ne ha accompagnato la trasferta di Marassi e la missione sul Bosforo rappresenta un passo avanti. Il Milan, da parte sua, ha ribadito una leziosità di manovra già emersa nel girone di ritomo dell'ultimo torneo. Detto tutto il bene possibile di Dida e Kakà, resta un dato sul quale riflettere: se i gol non li fanno Inzaghi e Shevchenko, non li fa nessuno. Rivaldo è un caso, Rui Costa è a dieta (da 56 partite di campionato...), Kakà è appena arrivato. Se si esclude il rigore di Pirlo nella Supercoppa americana, non c'è trippa per i gatti: Sheva a Montecarlo e ad Ancona, Sheva e Inzaghi col Bologna, Inzaghi con l'Ajax. Fatti, non parole.