Una superperizia per svelare il giallo di Cogne

Una superperizia per svelare il giallo di CogneNUOVI ACCERTAMENTI SULLE TRAIETTORIE DELLE TRACCE DI SANGUE TROVATE SUL PIGIAMA E SUGLI ZOCCOLI DI ANNA MARIA Una superperizia per svelare il giallo i Cogned Taormina: «P il momento in cui si torna da capo». L'accusa non si è opposta Stefano Sergi AOSTA Né vincitori, né vinti, ma quattro ulteriori passi avanti nella ricerca della verità scientifica su quanto accadde a Cogne il 30 gennaio 2002 quando Samuele Lorenzi, 3 anni, fu massacrato sul letto dei genitori da mani misteriose e con 15 colpi di un oggetto mai identificato. Il giudice Eugenio Gramola, nell'ora e mezza di udienza preliminare dedicata ieri mattina alla richiesta della procura di processare per omicidio Anna Maria Franzoni, madre di Samuele e unica indagata per quel dehtto, ha deciso di far svolgere quattro nuove perizie sulle traettorie delle tracce di sangue trovate su pigiama e zoccoli di Annamaria Franzoni; su un frammento osseo rilevato dal Ris in una manica del pigiama; sulle intercettazioni telefoniche e ambientah. La decisione è stata presa su richiesta del difensore di Anna Maria, l'avvocato Carlo Taormina. I pubblici ministeri Stefania Cugge e Pasquale Longarini non si sono opposti. La procura ha sempre ribadito che ogni elemento utile alla ricerca della verità è bene accetto. E lo ha fatto anche ieri attraverso il procuratore capoMaria Del Savio Bonaudo: «Il lavoro svolto finora dai periti della procura non è da buttare. Ci sono dei rilievi che saranno comunque utili, ci sarà un'altra perizia, vedremo quale sarà l'esito. Se serve per evitare critiche o polemiche ulteriori ben venga. Noi non abbiamo problemi. Era comunque prevedibile ima decisione di questo genere». «È un momento fisiologico» si è limitato a dire Longarini, che ha sorriso quando i cronisti gli hanno riferito la frase dell'avvocato Taormina: «Si ricomincia daccapo per arrivare alla verità suU'assassinio del piccolo Samuele». Poche parole, come d'abitudine, anche da Stefania Cugge («E' andata bene, siamo soddisfatti») che tra poco dovrà lasciare l'inchiesta a Longarini perché è incinta ed è ormai prossima al parto. Il 13 ottobre ci sarà una nuova udienza per la nomina dei periti. Due sono già stati individuati dal giudice Gramola: il tedesco Hermann Schmitter e l'italiano Vincenzo Pascali. Il primo è collaboratore della «Bundeskriminalamt», la pohzia criminale tedesca, ed è considerato uno dei massimi esperti europei per svolgere l'esame sulle traiettorie degli schizzi di sangue trovati nella stanza dove fu ucciso Samuele, la «Blood pattern anahsys», che permette anche di determinare la posizione dell'assassino al momento dell'omicidio. Schmitter dovrà far chiarezza sul punto più controverso della perizia del Ris: il pigiama di Arma Maria Franzoni, macchiato di sangue e trovato sul letto in cui fu ucciso Samuele. Secondo il Ris, era indossato (al contrario) dall'assassino. Per i periti della difesa, non era indossato ma solo appoggiato sul letto. Vincenzo Pascali, medico legale dell'Università Cattolica di Roma (che già si occupò del caso Cogne nell'ottobre scorso esaminando, su incarico del gip Fabrizio Gandini, alcune macchie di sangue trovate nella villetta), sarà il consulente per una perizia e una serie di test del Dna sulle tracce di sostanza ematica rilevate negli zoccoli di Annamaria Franzoni (e divenuti una delle principali prove dell'accusa), su un presunto capello trovato dai periti della difesa nella stanza del dehtto e su altri oggetti non ancora repertati. La terza perizia, per la quale non è stato ancora individuato l'esperto da incaricare, riguarda l'esame di un frammento osseo trovato sulla manica destra del pigiama. Una quarta perizia, stavolta su richiesta della pubblica accusa, è stata affidata dal giudice Gramola a Mauro Scalambra, di Avib Aosta, per una consulenza relativa alla trascrizione di alcune intercettazioni telefoniche e ambientali svolte durante le indagini. Colloqui che potrebbero rivelarsi utili durante il processo e che, per questo motivo, devono essere trascritti da un perito per avere validità giuridica. Carlo Taormina ha commentato così la decisione del gup di Aosta: «Mi auguro che questo sia un momento nel quale ci si renda conto che torniamo da capo, che cioè tutto quello che è stato posto a fondamento della formulazione dell'accusa nei confronti di Annamaria Franzoni è da ritenere assolutamente non utilizzabile. Confido che l'opinione pubblica si renda conto di questo importante passaggio e cominci a pensare ad Annamaria Franzoni come la mamma di un bambino assassinato e non come una madre che lo ha assassinato». LE TESI OPPOSTE L'ACCUSA Anna Maria ha avuto il tempo di colpire Samuele prima di uscire per accompagnare Davide LA DIFESA Anna Maria avrebbe avuto solo «mo-due minuti p« colpire lavarsi, cambiare dito e disfarsi dell'arma del delitto IL PIGIAMA Durante l'omicidio Anna Maria indossava l la casacca del pigiama al rovescio: ecco il perché «gli schizzi di sangue sulla manica sinistra Se Anna Maria avesse indossato il pigpama affante l'omldiSo, Undànentb non avrebbe potuto sporcarsi così poco di sangue GLI ZOCCOLI SI sono macchiati di sangue perché la donna li indossava durante l'assassinio Anna Maria li ha indossati al ritomo a casa. Si sono macchiali di sangue quando si è avvicinata al figlio agonizzante L'ARMA DEL DELITTO Il piccolo Samuele è stato colpito 17 volte con un oggetto provvisto di manico LA POSIZIONE DELL'ASSASSINO Anna Maria avrebbe colpito il figlio mentre era inginocchiata sul letto è stato usato un oggetto con la testa tonda e vuota all'intemo. Samuele è stato colpito solo 8/9 volte L'assassino ha colpito in piedi sul lato sinistro guardando la testiera del letto Stefano Lorenzi, padre del piccolo Samuele LA SUPERPERIZIA 4 La traiettoria degli schizzi di sangue trovati nella stanza del delitto per determinare la posizione dell'assassino 2 Esame del sangue (compreso il Dna) trovato sugli zoccoli dell'imputata 3 Esame del frammento osseo trovato sulla manica dei pigiama, accanto alla vittima 4 Trascrizione di alcune intercettazioni ambientali e telefoniche compiute durante le indagini

Luoghi citati: Aosta, Cogne, Roma, Taormina