Pensioni, linea dura contro privilegi e abusi

Pensioni, linea dura contro privilegi e abusi IL MINISTRO MARONI ANNUNCIA INTERVENTI NELLA MANOVRA: «I DATI SONO SORPRENDENTI, CE' MOLTO DA SFORBICIARE» Pensioni, linea dura contro privilegi e abusi I sindacati: no ai tagli, convocateci subito TOMA All' attacco degli abusi e dei privilegi. Ieri il ministro del Welfare Roberto Maroni ha annunciato che per quanto riguarda il capitolo pensioni in Finaziaria «ci saranno -nisure per verificare tutti i privileI gi e abusi previdenziah». Il goveri no sta lavorandoci da un po' di | Lempo. «I dati sono sorprendenti ha fatto capire Maroni - c'è da '.agliare e da recuperare risorse». Il ministro avverte ancora una volta :he non bisogna toccare le pensioni d'anzianità (difese con durezza dal suo partito, la Lega) «ma caso mai quelle false di invabdità e le decine di migbaia di pensioni che in Itaba superano la media fino ad urivare a 30 mila euro al mese per redici mensibtà». Per le pensioni di invabdità, Maroni dice che «alcune province hanno un rapporto tra invabdità e residenti inferiore al 20Zo, altre invece superiore al 20oZo» ed «evidentemente c'è un abuso e ci sono situazioni di disparità tra pubbbeo 3 privato e questo non è né equo né giustificabile». Repbcando ad alcune osservazioni di Buttigbone, il ninistro del lavoro puntuabzza poi che «la pensione di invabdità non è un ammortizzatore sociale». I sindacati rimangono in una posizione d'attesa. Una posizione che però è comune. La Cgù, la Cisl e la Uil concordano di non giudicare ancora le scelte in cantiere del governo di Silvio Berlusconi per la riforma deUe pensioni e la legge finanziaria per il 2004 da varare entro settembre. Prima di annunciare un'eventuale mobibtazione intendono infatti sapere con esattezza cosa matura: perciò chiedono un confronto urgente. Dopo un lungo periodo di divaricazioni e tensioni, i sindacati confederali tornano così a prendere insieme una decisione. E' una novità, forse una svolta, anche se le differenze non sono di colpo cancellate. L'accordo sulla condotta da tenere rispetto alle scelte del governo matura nel vertice di ieri fra i segretari debe tre organizzazioni: Gugbelmo Epifani, Savino Pezzetta e Luigi Angeletti. I tre sindacati sono in preabarme per le ipotizzate modifiche al sistema previdenziale. Comunque nel vertice la Cgil si dichiara d'accordo con la Cisl e la Uil orientate a verificare prima le mosse del governo. E il ministro Maroni, apprezza «il fatto che, al di là del merito, si sia deciso di ascoltare prima la proposta del governo per poi deci¬ dere cosa fare». Riferendosi aba Cgil, parlando dai microfoni di Radio Padania, Maroni afferma che «il metodo oltranzista è stato accantonato per aprire un confronto». In vista deb'incontro suba legge finanziaria e la previdenza (o megbo: di due incontri distinti), la Cgb, la Cisl e la Uil prepareranno un documento comune. Questo sarà centrato su quattro temi prioritari: sviluppo; dinamica dei prezzi e tariffe; assistenza e sanità; previdenza. Per lo sviluppo il punto di riferimento è l'intesa suba competitività sottoscritta con la Confindustria. «Siamo preoccupati per la situazione economica del paese» spiega Epifani aggiungendo: «Voghamo sapere quebo che U governo intende fare». Fa presente Pezzotta: «Il problema non è la mobibtazione, ma quab sono i risultati». E incalza Angeletti: «Abbiamo deciso di chiedere al governo una convocazione per affrontare le priorità per U paese: lo svbuppo e la pobtica industriale». E' sube pensioni che la Cgil, la Cisl e la UU presentano un'impostazione convergente. Dicono no ai disincentivi (pensione ridotta a chi lascia il lavoro prima dei 65 anni) e più in generale no a una modifica significativa deb'attuale sistema. E nei mesi scorsi avevano già contestato b disegno di legge delega per la previdenza, presentato da Maroni e fermo da quasi due anni in parlamento, non accettando la decontribuzione (tagbo dei versamenti dei neoassunti), U trasferimento obbbgatorio del trattamento di fine rapporto nei fondi pensione e la parità tra fondi chiusi (costituiti da una categoria o un settore) e aperti. Il governo, con alcune riunioni fra Maroni, U ministro deb'economia Giubo Tremonti, il ministro debe pobtiche comunitarie Rocco Buttigbone e quebo debe pobtiche agricole Gianni Alemanno, è orientato a reabzzare una riforma efficace dal 2008. Pezzotta dice di non comprendere la ragione di decidere ora un intervento vabdo dal 2008, affermando che nel 2005 è prevista una verifica deba riforma Dini: «Quebo è l'unico momento per la verifica suba riforma debe pensioni». Suba riforma che b governo punta a definire il leader deb'Udc Marco Fobini evita di pronunciarsi: «Ho visto che è già tutto scritto, non vorrei fare b bastian contrario». Ir. r.] PENSIONI, I NUOVI INGRESSI NUMERO DI PENSIONA AGGIUNTIVI. PER CATEGORIA- ' VECCHIAIA 195.449 ANZIANITA'^^^^^^^^^ 201.604 INVALIDITVY, , _ __ 42.647 : SUPERSTITI _ _ _ ^ ?01-158 c PENSIONI SOCIALI < ASSEGNI SOCIALI 65.000 ?ASSEGNIVITAUZI ioni 2003 ^—1^4.512-.';;..,^ 2496.258,..^.^ 42.632 201.419 TOTALI 705.858 65.000 699.821