Shaheen protagonista a Monaco di Giorgio Barberis

Shaheen protagonista a Monaco ATLETICA: SULLA PISTA DEL PRINCIPATO IL QATARINO HA CORSO SENZA LEPRI I 3000 SIEPI IN 7'57"38 Shaheen protagonista a Monaco 1100 mila dollari del Grand Prix a E! Guerrouj e alla Cloete Giorgio Barberis Nello stadio Louis II del Principato di Monaco la laaf ha elargito gli ultimi premi dell' anno con il marocchino Hicham El Guerrouj, che ieri lamentando qualche linea di febbre non ha neppure gareggiato tanto il suo successo non era in dubbio, e la sudafricana Hestrie Cloete a intascare i 100 mila dollari del Grand Prix, in base a una classifica a punti basata su più gare che, anziché semplificare, complica l'immediata comprensione per il pubblico. Senz'altro il risultato più interessante è arrivato dall'ultima gara in pista, i 3000 siepi: il qatarino Saif Saaeed Shaheen, fino a un mese fa conosciuto come Stephen Cherono, ha infatti chiuso la sua prova in 7'57"38, miglior crono mondiale dell'anno, rimontando sul rettilineo finale Paul Koech (7'57"42): 22 anni l'uno, 21 l'altro, entrambi hanno migliorato i loro limiti personali e promettono di essere nel prossimo futuro avversari irriducibili, tanto più considerando la rivalità venuta a crearsi dopo che Cherono ha scelto di prendere la cittadi- nanza del Qatar. Shaheen, i cui programmi di allenamento sono elaborati da Renato Canova, è senz'altro uno degli atleti più interessanti emersi quest'anno, capace di far dimenticare il marocchino Boulami sul cui record del mondo (7'55"28, poi migliorato successivamente con un 7'53"17 invalidato dalla positività al controllo antidoping) gravano ovviamente dei sospetti: il qatari¬ no, se fugherà la paura di perdere la gara dai suoi ex connazionah che già lo ha condizionato in più di un'occasione, ha probabilmente le qualità per far meglio di Boulami, ma a questo punto Paul Koech, mighoratosi nel corso di quest'anno di 8", può diventare anche lui un pretendente all'impresa. Se i 3000 siepi, corsi senza lepri, hanno offerto un risultato eccezionale, molto interessante è stata anche la conferma di Eunice Barher nel salto in lungo: vincitrice a sorpresa, lei che è soprattutto eptathleta, del titolo iridato a Parigi, ieri si è confermata con il nuovo record di Francia a 7,05, battendo così ancora la russa Tatyana Kotova (6,92). Ed è curioso che la Barber abbia qualcosa in comune con Shaheen: lei non ha cambiato nome, però qualche anno fa ha rinunciato alla nazionalità del suo paese d'origine, la Sierra Leone, dov'era vissuta fino al 1996 prima di trasferirsi a Reims e diventare nel 1999 cittadina francese. Sempre regolare Christian Olsson, erede designato dell'inglese Jonathan Edwards nel salto triplo (ma lo svedese è anche ottimo saltatore in alto con un personale di 2,28), che per l'ottava volta in quest'anno ha vinto la gara con più di' 17,50 atterrando nel secondo dei quattro tentativi a 17,55, mentre conferme eccellenti sono arrivate anche da Felix S anche z il cui filotto di vittorie consecutive sui 400 hs è anivato a 31, così come quello di Ana Guevara sui 400 ha toccato quota 23. Il dominicano ieri si è imposto in 47"80, la messicana in 49"34. Limite mondiale stagionale anche per Gail Devers (12"45 sui 100 hs), che non la ripaga dell'amarezza parigina dove incocciò in un ostacolo nella semifinale e fu così eliminata, ma la stimola - nonostante i 36 anni - a proseguire in vista di Atene, e ottima prestazione di Chryste Gaines sui 100 (10"86), davanti alla Arron (11"04) con Kelli White soltanto quarta (11 "08). Infine la russa Tatyana Polnova ha messo d'accordo le due connazionah, grandi rivali del salto con l'asta, battendole entrambe: 4,68 per lei, contro il 4,60 della Feofanova e il 4,40 dell'Isinbayeva, soltanto quinta. El Guerrouj, vincitore senza gareggiare

Luoghi citati: Atene, Francia, Monaco, Parigi, Principato Di Monaco, Qatar