Indy e Suzuka: alla roulette può uscire ancora il rosso di Cristiano Chiavegato

Indy e Suzuka: alla roulette può uscire ancora il rosso DUE TRACCIATI PIENI DI INCOGNITE MA I PRECEDENTI SONO FAVOREVOLI Indy e Suzuka: alla roulette può uscire ancora il rosso analisi Cristiano Chiavegato MONZA NON è stato facile. Una gara (come l'intero weekend) piena di tensioni, tirata come una corda di violino, che soltanto negli ultimissimi giri si è conclusa a favore di Michael Schumacher, impegnato in un duello a distanza ravvicinata con Montoya. Sarebbe bastato un minimo errore, una sbavatura da nulla, per capovolgere il risultato. Vincere è sempre un'impresa e lo è ancora di più quando in pratica si è obbligati a farlo. La pole position, il successo del campione tedesco, il terzo posto di Rubens Barrichello (da non sottovalutare) non sono serviti soltanto a mantenere la leadership nella classifica piloti e ad accorciare le distanze dalla Williams in quella dei Costruttori, ma anche e soprattutto ad avere conferme e iniezioni di fiducia dopo una serie di gare in verità poco brillanti. Ora però viene la parte più difficile. Due gare oltreoceano, la prima fra due settimane negli Usa sulla pista ibrida di Indianapolis, poi il gran finale a Suzuka in Giappone, il 12 ottobre, dove la Formula 1 è attesa da un tracciato molto impegnativo. E' ovvio che tecnici e piloti conoscono a memoria questi circuiti. Dispongono di migliaia di dati per la messa a punto delle vetture. Ma, poiché si tratta di autodromi dove non si prova mai, visto che vetture e gomme sono completamente diverse dagli anni precedenti, le incognite da affrontare sono innumerevoli. Davvero difficile fare pronostici. Sul piano della tradizione e delle statistiche, si direbbe che i Gp degli Usa e del Giappone dovrebbero concedere i favori del pronostico alla Ferrari. A Indy, in tempi moderni, si corre da tre anni; vi hanno vinto nell'ordine Schumacher, Hakkinen e Barrichello. Nel circuito di Suzuka, ultime sei edizioni, quattro successi del campione tedesco e due di Hakkinen, con Michael capace di centrare tre primi posti consecutivi dal 2000 al 2002. Ma, come si è detto, molte cose sono cambiate e bisogna riconoscere che la Williams, soprattutto, ha fatto parecchi progressi. In teoria a fine settembre e nella metà di ottobre il clima dovrebbe essere più mite, fatto che dovrebbe dare maggiori chances a chi monta le gomme Bridgestone, specie se dovesse arrivare la pioggia. Le caratteristiche delle piste, invece potrebbero «spingere» Williams e McLaren che - come hanno dimostrato - si comportano bene nei tracciati più tortuosi. C'è tuttavia un altro interrogativo al quale rispondere: le gomme Michelin più strette saranno così competitive come lo sono state quelle più larghe nella parte centrale della stagione? In ogni caso saranno decisivi anche gli assetti studiati per le vetture. La F2003 GAha mostrato di gradire in modo particola- re i rettifili o comunque i tratti veloci. La Williams era stata imprendibile a Magny Cours, una pista con molte curve di appoggio. Insomma, ima previsione fondata non è possibile. L'unica certezza riguarda l'impegno che le squadre butteranno in pista in queste settimane. Mentre la Williams sarà a Silverstone e la McLaren a Barcellona, la Ferrari si produrrà in imo sforzo su tre fronti. Unico a riposo sarà Rubens Barrichello, che è tornato a casa per trovare i familiari. Schumi invece girerà da domani a giovedì nel circuito di Jerez in Spagna, Massa qui a Monza e da giovedì Badoer a Fiorano. Per non lasciare nulla di intentato. M Lo stratega Ross Brawn felice sul podio PRIMO GIRO Schumacher parte bene e mantiene il comando, ma arriva scomposto alla prima chicane. Montoya lo attacca alla variante successiva. In accelerazione la spunta il campione tedesco, che guadagna fino a 4" di margine. Trulli passa Barrichello, il quale poco dopo viene lasciato a piedi dall'elettronica. Dietro, Wilson viene urtato da Verstappen, tamponato da Alonso, che decolla ma riesce a ripartire. 16" GIRO Tutti hanno fatto il primo pit stop. Montoya è più veloce e avvicina Schumi, senza attacccarlo. Brivido per il ferrarista al 2' pit stop; una Williams è davanti, ma è quella di Gene. { L'ARRIVO Montoya si accontenta della 1 piazza d'onore. Nei punti Villeneuve, Webber e Alonso, Frentzen rompe a 3 giri dalla fine, quando era settimo. RITIRI E CAUSE i 1" giro; Trulli (elettronica); 3": Wilson (cambio); 4" Da Matta (foratura); 25" Button (cambio); 28" Verstappen (perdita d'olio); 36" Panis (freni); 46" Coulthard (elettronica). GIRO PIÙ'VELOCE E' stato il 14' e lo ha realizzato Michael Schumacher con il tempodil'21"832 alla media di 254,848 chilometri orari. PROSSIMA GARA Mancano solo due prove alla fine del mondialedi Formula 1. La prossima prova è il Gp degli Stati Uniti sulla pista di Indianapolis il 28 settembre. FORMULA 101 La combinazione vincente 1 -3-2-6-4-16-14-8. Fremìo Oro (punti 8) 69.958,01. Argento (punti 7), 6175,72. Bronzo (punti 6): CI 0,37.