Fallito il vertice di Cancun sul commercio mondiale di Maurizio Molinari

Fallito il vertice di Cancun sul commercio mondiale SECONDO KO IN QUATTRO ANNI DOPO IL NULLA DI FATTO DEL SUMMIT DI SEATTLE DEL '99: INUTIL1120 ORE DI TRATTATIVE. IL CONFRONTO ORA SI SPOSTA A GINEVRA Fallito il vertice di Cancun sul commercio mondiale Paesi del Terzo mondo cantano vittoria : i grandi costretti a rispettarci Maurizio Molinari inviato a CANCUN La quinta conferenza ministeriale dell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) è fallita. Centoventi ore di negoziati non sono bastate per evitare al Wto il secondo ko in quattro anni dopo quello subito nel 1999 a Seattle. La rottura si è consumata nella serata di ieri su investimenti, concorrenza, facilitazioni agli scambi e appalti pubblici - denominati «temi di Singapore» perché entrarono nell'agenda alla conferenza del 1996 che ebbe luogo nella cittàstato asiatica - allorché i Paesi del Terzo Mondo hanno rifiutato la proposta dell'Ile di iniziare i negoziati su almeno uno dei quattro tavoh. E' stato il mediatore kenyota, George Odour Ongwen, a sospendere la seduta limitandosi a dire: «It's over», è finita. Pur consumatosi sui «temi di Singapore» il fallimento è frutto dello scontro sull'agricoltura fra l'Unione europea e il neoformato Gruppo dei 22, che riunisce i leader dei Paesi in via di sviluppo ed è guidato da Brasile, Cina, India e Sud Africa. La bozza di accordo che era stata presentata - in due versioni - prevedeva riduzioni di dazi e tariffe sull'agricoltura ma era stata respinta da entrambi per opposte ragioni. Il Gruppo dei 22 era infatti arrivato a Cancun per ottenere la «totale abolizione» delle protezioni all'agricoltura mentre l'Unione europea ha fatto resistenza a rivedere i sussidi alle esportazioni e si è opposta anche a discutere quelli al mercato intemo. Il tentativo di mediazione degli Usa, arrivati su posizioni comuni all'Ue e poi svelatisi mediatori con posizioni sempre più convergenti coi Ventidue, non ha dato esito positivo e costituisce una sconfitta per Washington. A fallimento acquisito i leader dei Ventidue hanno usato toni che si addicono a una vittoria politica. «L'accordo non è stato possibile ma abbiamo ottenuto rispetto per il nostro Gruppo e abbiamo posto la questione della piattaforma agricola, senza ideologia e rappresentando la maggior parte della popolazione del Terzo Mondo» ha detto il ministro degh Esteri argentino Martin Redrado, affiancato dai colleghi di Brasile, Sud Africa, Egitto ed Ecuador. Redrado ha letto ad alta voce la lista dei Ventidue per rendere omaggio a «chi ha difeso gli interessi dello sviluppo». «Questa non è la fine del Wto, è un nuovo inizio» ha sottolineato il ministro dell'Ecuador. Per il Gruppo nato a 21, divenuto a 22 e che ieri ha ricevuto nuove promesse di adesione - inclusa la Nigeria - il successo è nei fatti: il Terzo Mondo trova per la prima volta una voce comune per difendere interessi economici-chiave e inizia la sfida al Nord del mondo sull'agricoltura. La delegazione italiana ha imputato al Gruppo dei 22 il mancato successo: «L'Ue ha manifestato responsabilità mostrandosi flessibile ma ci siamo trovati di fronte alla loro dura ostilità sui temi di Singapore». I negoziati ora si spostano a Ginevra nel tentativo di riuscire a convocare in tempi stretti una nuova conferenza - prevista a Hong Kong - che consenta di non fallire l'appuntamento con il 1 ' gennaio 2005, data-limite per la liberalizzazione del commercio decisa a Doha nel 2001. L'unico che sembra crederci è l'Alto rappresentante Usa per il commercio, Robert Zoelhck: «In un'organizzazione basata sul consenso ha prevalso la retorica del "no" ma spero che ogni Paese avrà ora tempo per riflettere e riprendere la trattativa». «La rottura è avvenuta sui temi di Singapore» ha sottolineato Zoellick per far capire che a Ginevra si tenterà di rinviare l'ostacolo vero, l'agricoltura, per evitare di tornare a litigare. L'annuncio del fallimento della conferenza è stato accolto da grida di gioia e pubbliche danze, con musiche latinoamericane, da parte dei rappresentanti di numerose organizzazioni non governative accreditati a seguire i lavori mentre un cospicuo numero di giornalisti - tanto occidentali che dei Paesi in via di sviluppo - ha accolto con un fragoroso applauso i leader del Gruppo dei 22 all'annuncio del collasso del summit. Manifestanti anti-globalizzazione protestano contro alcuni leader mondiali, raffigurati in maschera mentre si tappano le orecchie per non sentire le proteste dei poveri del pianeta

Persone citate: George Odour Ongwen, Martin Redrado, Redrado, Robert Zoelhck, Zoellick