Mancini non fa sconti, la Samp va ko

Mancini non fa sconti, la Samp va ko LAZIO CINICA: A SEGNO INZAGHINO E ALBERTINI SU RIGORE, DONI SBAGLIA UN PENALTY, POI IL GOL DI BAZZANI Mancini non fa sconti, la Samp va ko Giancarlo Laurenzi inviato a GENOVA Lo scorso anno la Lazio vinse 7 partite di fila in trasferta e nella nuova stagione, senza esagerare, pigiando su sottih differenze, ha messo nel cestino il primo tiro da 3 punti della raccolta. Sul tabellone dei battuti s'è iscritta la Samp, il ritorno di Mancini nello stadio che lo incoronò re è diventato un trionfo dall'inizio (osannato dalla curva sud) alla fine (terza vittoria a Marassi su 3 apparizioni, le prime 2 da giocatore). Rispetto al campionato passato resta la capacità biancoceleste di arrivare in porta con 4 tocchi, ma cambia la classifica; stavolta la Lazio è ancora a punteggio pieno e non sarà lungo l'elenco delle creature capaci di uscire senza lividi dalla visita alla Doria. Un gol per tempo dei due speroni (Inzaghi nel primo, Bazzani nella ripresa) e alla resa dei conti il match ha ballato intorno a due rigori; quello parato da Peruzzi a Doni (virtuale spinta di Favalh a Bazzani su cross di Marazzina, con la Lazio già in vantaggio), l'altro invece segnato da Albertini (fallo di Domizzi su Corradi) che ha consegnato ai biancocelesti il corroborante 2-0. Terrorizzato dal pedigree del Besiktas (5 partite, 5 vittorie), nel suk del quale la Lazio dovrà esibirsi martedì in Champions, Mancini ha preferito tenere inizialmente a riposo Oddo, Corradi e Lopez (reduci da fatiche nazionah), mescolando l'assetto (Stankovic a sinistra), rinforzando la mediana (Giannichedda accanto ad Albertini) e rinnovando l'attacco (Inzaghi più Muzzi, che ha coronato il sogno di debuttare con la squadra per cui tifava da bambino). L'accelerazione iniziale della Lazio, l'unica davvero riconoscibile, ha prodotto due occasioni in 5 minuti; una punizione di Mihajlovic al 4'; la rovesciata larga di Fiore su cross di Muzzi pochi secondi dopo. La rete biancoleste ha sorpreso solo per il modo; Mihajlovic ha gabbato la difesa di casa accostando dolcemente la punizione sulla testa di Stankovic, anziché fiondare la sassata mancina verso la rete. Dallo schema, che Mancini aveva ispirato con un cenno del capo, si è avvantaggiato Inzaghi, abile a sfruttare in mezza girata l'assist aereo del compagno e fortunato a non incappare nelle ire del segnalinee, addormentato sul fuorigioco del laziale (8'). La sberla subita ha stordito la Samp e la flebo di Novellino è stata l'inversione di fascia tra Doni (da sinistra a destra) e Pedone. La velocità blucerchiata ha creato problemi alla difesa ospite e sull'unico lampo di Marazzina, Bazzani si è tuffato mentre l'arbitro Messina abboccavaalla recita. Doni ha accarezzato di piatto il penalty e la mancanza di forza impressa all'esecuzione ha consentito a Peruzzi di rimandarlo al mittente (15'). Nonostante Albertini si sia affannato a cucire la mediana (dentro la quale Giannichedda ha mostrato evidenti limiti tecnici), la Lazio restava troppo lontana dai suoi attaccanti e le sponde di Inzaghi e Muzzi (peraltro sciatte) si.trasformavano nelle ripartenze cooordinate da Volpi. Molti cross, altrettante mischie davanti a Peruzzi. Si esaltava Stam e al 31', nell'unica apparizione collettiva, la Lazio sfiorava il raddoppio: Antonioli bucava il cross di Stankovic e sulla battuta di Fiore diretta in gol, Pedone sacrificava D piede destro. Nella ripresa l'asse Diana-Doni rendeva la destra corsia preferenziale della Samp e l'ingresso dell'impresentabile Negro (per l'infortunato Mihajlovic) sembrava alludere al pari. Novelline cnsava di accelerare l'iter con un doppio cambio (via Marazzina e Pedone, dentro Plachi e Yanagisawa), invece il fallo di Domizzi su Corradi (al posto dell' esausto Inzaghi) nei paraggi del dischetto gelava la partita (rigore di Albertini al 19'st). Che Bazzani toglieva dal frigo al 28', incomando un invito di Bettarini sopra la testa di Favalli. C'era tempo per pareggiare, urlava Novellino. Mancini, che lo aveva capito, richiamava in servizio anche Oddo, sigillando la fascia e abbassando le luci della Samp. Che si svegliava dal sogno; restare imbattuta nel 2003, fino a ieri tappeto di gioie. (4-4-2) Antonloli 5,5; Diana 6, Falcone 6 (23' st Bettarìni 6), Grandoni 6, Domizzi 5; Pedone 5,5 (14' st Yanagisawa 5), Volpi 6, Palombo 5, Doni 5; Bazzani 6,5, Marazzina 5,5 (14'st Plachi 5,5). (4-4-2) Peruzzi 7; Zauri 6,5, Slam 6,5, Mihajlovic 6 (10'st Negro 5), Favalli 5,5; Fiore 5,5, Albertini 6,5, Giannichedda 6, Stankovic 5,5; Inzaghi 6,5 (18' st Corradi 6), Muzzi 5,5 (42' st Oddo sv). Ali.: Novellino 6. AH.: Mancini 5. Arbitro: Messina 5. Reti: pt 8' Inzaghi; st 19' Albertini (rigore), 28' Bazzani. Ammoniti: Mihajlovic, Doni, Domizzi, Stankovic. Spettatori: 30 mila.