Frears, l'atroce comicità della Londra sotterranea
Frears, l'atroce comicità della Londra sotterranea PRIME CINEMA Frears, l'atroce comicità della Londra sotterranea Lietta Tomabuonl N' ELLA capitale inglese, in un vecchio dignitoso albergo di West London, in certe stanze defilate e riservate si svolgono traffici infami: ogni giorno alcune persone, immigrati, poveri, vengono operate e andestinamente, private di un rene, e ottengono in cambio soldi, un passaporto, un permesso di soggiorno. Il padrone dell'albergo e organizzatore dell'abietto commercio è Sergi Lopez, bravissimo. In albergo lavora una ragazza turca musulmana (è Audrey Tatou, la protagonista di «Amelie») che è stata costretta a rendere servìzi sessuali al Eroprietario della piccola fabrica in cui faceva l'operaia, che è obbligata a lasciarsi sverginare dal padrone dell'hotel- mattatoio: vuole andare in America, vendersi un rene per pagare le spese di viaggio. Portiere di notte dell'albergo (di giomo è taxista, e mantiene gli occhi aperti a forza di caffeina e altri stimolanti) è un giovane medico nigeriano: è clandestino, gli capita anche di abitare e dormire nella camera mortuaria dell'ospedale, per qualche tempo (benché la legge proibisca di dare alloggio a clandestini) sta nell'appartamento della ragazza. Non si amano ma si aiutano, e lui riesce con un imbroglio a sottrarla alla privazione del rene. Il protagonista africano è un santino, buono, generoso, altruista e onesto quanto madre Teresa e Sidney Poitier messi insieme. Però il film a lieto fine ha il merito di raccontare l'orrore quotidiano della Londra sotter¬ ranea con una specie di impassibile rassegnazione, con la disinvoltura della mancanza di indignazione, con leggerezza pragmatica, come se fosse visto da chi lo vive più che da chi lo osserva dall'esterno. Lo stile insohto mette insieme atrocità e comicità, dramma e commedia, nausea e ironia, per parlare di alcune delle cose contemporanee più nere: razzismi, ricatti schifosi, rapporti inumani. Stephen Frears è stato il primo a cogliere nel 1985 con «My Beautiful Laundrette», gli inconvenienti dell'immigrazione. Quasi vent'anni dopo, «Piccoli affari sporchi» rappresenta uno stadio peggiore del comportamento europeo, e un momento più avanzato della bravura del regista., PICCOLI AFFARI SPORCHI (Dirty Little Things) di Stephen Frears con Audrey Tatou Drammatico. Inghilterra, 2002 TORINO,c^iema Arlecchino, Nazionale. MILANO, Brera, Excelsior. ROMA Andromeda, Cineland, Eurcine, G. Cesare, Intrasstevere, Mignon, Nuovo Olimpia (v. o.), Warner
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