«Mi manca un'intervista con Cuccia» di Alain Elkann

«Mi manca un'intervista con Cuccia» LO SCRITTORE DA OGGI SU LA7, DOMANI RIPARTE ANCHE «LA SETTIMANA» «Mi manca un'intervista con Cuccia» Alain Elkann ricomincia da Omar Sharif: un tipo eccezionale Claudia Carucci Politici, attori, intellettuali. Ma anche gente non troppo nota. L'importante è che abbiano qualcosa dentro: una fiamma. La regola che governa la scelta dei personaggi da intervistare, per Alain Elkann è sostanzialmente questa. Il giornalista e scrittore, 53enne, autore di 21 libri, (l'ultimo, «Una lunga estate» uscito a luglio, è alla quinta ristampa) oggi ricomincia su La 7 a mezzogiorno il suo «L'intervista» con Omar Sharif. Sulla stessa rete conduce «La settimana» in coda altg della domenica. L'altra occasione per ascoltarlo è al mattino, dopo le 9, sempre su La 7 con «2 minuti... un libro». Un'overdose di cultura. Non ha voglia di leggerezza? «Direi di no. Io ho due grandi passioni, le interviste e i libri. Le due cose si mescolano, si fondono e mi affascinano sempre di più». Legge tutto dò di cui parla? «Cerco di leggere il più possibile. Non sempre ne ho il tempo, almeno tento di arrivare al succo». Qualche anticipazione su Omar Sharif. «E' un tipo eccezionale. Mi ha parlato di come ha cominciato a recitare. Faceva film per pagarsi i debiti di gioco e i soldi non gli bastavano mai. Ha odiato il "Dottor Zivago"; era sempre in lite col regista che gli diceva di esprimere distacco, mentre Tui voleva essere appassionato. Finì che aveva ragione il regista e i critici non lo risparmiarono». Chi avremo dopo? «I prossimi saranno Benetton, Urbani e Costanzo. Mi ha fatto un gran piacere risentire Benetton che avevo già intervistato 10 anni fa. Più o meno è lo stesso, ma nelle risposte è decisamente migliorato». E lei è migliorato in questo decennio? «Sono più sicuro di me, più disinvolto e sono molto felice di potermi esprimere. Ho appena ultimato un libro che si intito a "Momo" dedicato a Montanelli e Moravia, i miei due maestri. Mi è stato commissionato da un'associazione benefica e oltre che venduto in libreria sarà regalato ai malati». Tv e carta stampata. Ma anche radio, vero? «Sì. La domenica tra mezzogiorno e l'una su "Radio24". Si parlerà ancora una volta di libri. Domani saranno in studio con me Buttighone, Berselli e Tobias Jones. Interverranno grossi nomi come Sorgi, Ostellino, Sartori, Laterea e da Londra Mario Fortunato. Poi apriremo la rubrica del "libro della settimana" assieme a Krizia e Guglielmi». Quali sono le interviste che ricorda malvolentieri? «Quelle che non ho fatto. Perchè la persona che mi interessava era morta, o non voleva parlare. Mi manca un incontro con Cuccia, con il Papa, con il cardinale Ratzinger, con Peter O'Toole. E con Gianni Letta». Alain Elkann

Luoghi citati: Londra, Momo