Simbolo di Gerusalemme

Simbolo di Gerusalemme PIEMONTE Simbolo di Gerusalemme Il leone di Giuda rivisitato da 59 artisti attraverso messaggi poetici e fiabeschi CHE cosa evoca nelle menti di autori contemporanei un' immagine antica tremila anni, carica di storia, leggenda e significati conflittuah? Se l'è chiesto Patrizia Fischer, curatrice della mostra «H leone di Giuda», chiamando cinquantanove artisti di oggi a interpretare quel simbolo di Gerusalemme die dal regno di Giuda, capostipite della tnbù di Israele, ha travalicato i secoli ed è giunto con lo stesso vigore fino a noi. L'esposizione, promossa dall'Associazione Itaha Israele, col Patrocinio della Regione Piemonte, inaugura mercoledì 10 settembre (alle 18) nelle sale del Piemonte Artistico, Culturale ed è possibile visitarla fino al 22 settembre. L'Associazione da anni organizza incontri, manifestazioni e convegni con l'intento di contribuire ad una maggior conoscenza dello stato di Israele in Itaha e quest'ultima iniziativa è un invito non solo agli artisti ma a tutti i visitatori a riflettere su un'identità complessa e un contesto socio-politico drammaticamente attuale. «Il leone di Giuda: il simbolo di una città che parla di pace, guerra, territori occupati, intifada e antisemitismo. Potere e protezione per Gerusalemme, per una città dal cuore aperto a roccaforte per tutti coloro che sanno amare senza distinzioni di razze», scrive Giuseppe Biasutti nella prefazione al catalogo pubblicato in occasione deUe mostra. Gh artisti selezionati, itahani per la maggior parte, con l'uso di differenti tecniche e media hanno prodotto opere con un nesso armonico e positivo e creato messaggi poetici dai toni spesso fiabe¬ schi. Tra i nomi degh autori, tanti sono quelh già molto conosciuti. Aldo Mondino ha incastonato su un supporto di gesso innumerevoli pastiglie (quelle Leone per l'appunto) fino a dar vita allo splendido muso variopinto di un felino che più che audace pare scanzonato. Anche Giosetta Fioroni presenta un leone docile e stilizzato, mentre quello di Nick Edel disegnato a pastelli ruggisce realisticamente. Giacomo Soffiantino introduce il simbolo di Gerusalemme all'interno della stella a sei punte di Davide che come un' eco si propaga sulla tela e Ugo Nespolo quel simbolo lo rappresenta destrutturato. E poi ritroviamo le nuvole di Antonio Carena, una tempera di Francesco Casorati, lavori di Mauro Chessa, Enrico Colombotto Rosso, Duilio Cambino, Ezio Gribaudo. Marco Silombria. E ancora di Mara Aghem, Om Bosser, Jessica Carroll, Titti Garelli, Perdi Giardini, Paolo Grassino, Marco Lodola, Antonella Piro, Marco Rabino, Tobia Ravà, Stefano Scheda, solo per citarne alcuni. Le opere in mostra saranno inoltre battute all'asta lunedì ,4 22 settembre alle 21 e il ricavato sarà devoluto a sostegno dell'Associazione Itaha Israele. Angiola Maria Giii Piemonte Artistico Culturale, via Roma, 264, dal 10 al 22 settembre, da lun a sab dalle 15.30 alle 19.30, tei 011/542737. www.israeltorino.com. Ingresso libero no tistico 64, dal a lun a 30, tei 42737. o.com. libero Il leone visto da Anna Comba, in alto da Martelli (a sinistra) e Rolando, qui sotto da Paolo Consorti