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Una coda di bue brasata che è la fine del mondo Una coda di bue brasata che è la fine del mondo RISTORANTE Gentro -PRIOCCA D'ALBA (CUNEO) ' p- ORSE la spiegazione sta tutI ta in una frase. Forse il tipo di. cucina che ci piace è legato al I nostro dna; forse il tipo di cucina che uno chef od un ristoratore decide di fare è legato soprattutto alle nostre esperienze personah, alla nostra storia, alla nostra famiglia... Il primo articolo che feci in vita mia, fu per il Giornale Letterario, il bollettino del mio padrino di battesimo, l'editore Mario Gastaldi, lo zio di Elena Gastaldi, che aveva preparato una biografia di Corrado Alvaro. Scriveva il grande scrittore calabrese: «Per tutta la vita cercare di essere diversi dal proprio patire e poi scoprire che se ne stanno ricalcando le orme». Ad Enrico Corderò, il patron di (presto commovente, emozionante, saporoso, amorevole e professionale Centro di Priocca d'Alba, provincia di Cuneo, cuore del Roero, la sponda "povera" del corso del fiume Tanaro, quando mi ha parlato di suo padre Pierino, gh sono venute le lacrime agh occhi. «Non perdere un cliente per una fetta di arrosto riscaldato» gh diceva papà. Certo, non è che Enrico abbia mai voluto fare scorciatoie, ma le parole dì suo padre gh erano sempre presenti. «Certo, la mia vita - gh diceva il papà - è eiifiìcile, ma pensa che almeno lavoriamo al caldo, al riparo...». Questi sono gli insegnamenti umani, eh vita e dì filosofìa che il genitore tramanda, magari senza volerlo, ai figli e tutto questo, per un oste, per un cuoco, si trasforma in attaccamento viscerale ai piatti delle 3 T: le T di Terra, dì Territorio e di Tradizione. Il tutto si trasmuta, per voi, per noi che ci sediamo a questi tavoh, neUa fehcità. Non vi inganni l'aria fresca ed il cielo limpido del Roero: erano 287 le PM10 al mio apparecchietto-test, una assolata giornata domenicale da camera a gas e, dentro, pur senza che alcuno fumasse, non andava molto megho. Ma voi ed io ci potremo consolare nel cuore di questo paesino, ad un passo dalla casa eh quel vate dell'enogastronomia piemontese ed itahana che è Riccardo Riccardi dì Santa Maria di Mongrando. Accanto all'immensa mole della chiesa, ad un passo dal piazzale, quasi in cima alla salita, in cima al lungo viale a due file eh casette parallele si apre la porticina eh questo centro di delizie. Le salette intime, raccolte, calde e lucenti di questo amabile posto della gola, vi attireranno con il menu che non potrebbe essere più avvinto, per la vostra fehcità, ai profumi ed ai sapori del grande Piemonte. Un paio dì sale (di cui una microscopica), due ambienti ovattati, dai tavoh distanti e preparati con cura, un vasetto con una rosellina, appliqae ed abat-jour, qualche pianta verde, un menu recitato a voce dal padrone eh casa affiancato da brave aiutanti... tutto perfetto; l'unico neo che ci ho trovato è l'odore del sapone hcpiido ; io detesto l'aggressività del sapone di Marsiglia... Sciacquatevi bene le mani e portate allabocca forchettate di Paradiso terrestre: inervetti fritti, l'insalata di merluzzo con patate schiacciatela crema di gorgonzola con barbe dei frati e uova dì quaglia, gh agnolotti al plin ripieni di carne e quelli con verdure di stagione. L'anguilla alla griglia con verdurine è soave, il capretto arrosto una meraviglia, la coda di bue brasata la fine del mondo... Il gelato eh nocciole e le casalinghe irresistibili ciliegie sotto spirito suggellano un trionfale giro piemontese che vi costerà 60-70 euro e che vi farà febei. Se poi arrivassero i tartufi... Ultimaprova: 2-3-2003 RISTORANTE CENTRO Priocca d'Alba (Cuneo) via Umberto 15 Tel: 0173.616112 Fax: 0173.616112 Chiusura: martedì Carte di credito: tutte Voto: 16/20 A Priocca d'Alba, nel cuore del Roero, un'esperienza di felicità, con le tre T di Terra, Territorio, Tradizione