La Cms perde un appalto di 46 mila pc

La Cms perde un appalto di 46 mila pc SCARMAGNO La Cms perde un appalto di 46 mila pc SCARMAGNO C'è preoccupazione alla Cms di Scarmagno, azienda con 250 dipendenti che produce personal computer dopo la perdita di un appalto per la realizzazione di 46 nula pc. Una gara nella quale la Cms si era piazzata al primo posto, piazzamento poi annullato «per questioni tecniche» come hanno spiegato i vertici ai sindacati in un incontro che si è svolto martedì mattina. «Siamo preoccupati - spiega Donato Spìnazzola della Firn Cisl - per il progetto industriale, visti i volumi d'affari così pìccoli». Le organizzazioni sindacali di Firn, Fiom e Uilm hanno firmato un documento unitario (anche se sostenuto da motivazioni differenti) che richiama l'attenzione sulla questione occupazione e soprattutto perché siano coinvolti gli enti pohtici, dal Comune alla Regione «perché il caso Cms non rimanga confinato all'interno della fabbrica». Di fronte ad una precisa richiesta dei sindacati su quanti saranno i personal computer che verranno realizzati da qui a fine anno (la Cms lavora in particolare per Acer) la proprietà ha risposto che non saranno più di 10 mila quelli con il loro marchio. «E questo prosegue Spinazzola - è dovuto essenzialmente al fatto che l'azienda non è in grado di acquistare i componenti necessari. Non solo, c'è anche un problema che riguarda gli stipendi che oggi vengono pagati il 15 del mese e non più il 10 come accadeva fino a qualche tempo fa». Fim, Fiom e Uilm hanno chiesto che vengano gettate le basi perché ci sia un'opportunità di lavoro per tutti i 250 dipendenti, anche in previsione di un ulteriore periodo di cassa integrazione ordinaria per una parte di loro. «La questione Cms - ribadiscono i sindacati - deve essere presa in considerazione anche dagli organi politici», [gp.mag.j

Persone citate: Donato Spìnazzola

Luoghi citati: Scarmagno