Italia bloccata dai serbi, Trap ringrazia la Finlandia di Marco Ansaldo

Italia bloccata dai serbi, Trap ringrazia la Finlandia QUALIFICAZIONI AGLI EUROPEI: PER RESTARE PRIMI AGLI AZZURRI BASTERÀ BATTERE L'AZERBAIGIAN Italia bloccata dai serbi, Trap ringrazia la Finlandia Il gol di Inzaghi ci illude, poi la rimonta: ma anche il Galles subisce il pari Marco Ansaldo inviato a BELGRADO Come Dio e il Galles hanno voluto, l'Italia è approdata agli Europei in Portogallo, poiché ci rifiutiamo di pensare che non batterà l'Azerbaigian tra un mese a Reggio Calabria, Il percorso per arrivare alla qualificazione è stato tortuoso, come il match pareggiato ieri a Belgrado per 1-1 contro la SerbiaMontenegro, un confronto aspro, soffocante in avvio, dominato per metà del primo tempo e sofferto per l'intera ripresa alla maniera antica, difendendosi dalla disperata aggressione di avversari che vedevano l'ultima lucina, dopo aver saputo che il Galles stava pareggiando e, con una vittoria, avrebbero potuto sperare di acchiapparlo nella prossima partita. Ora i serbi sono eliminati ma ai 40 mila del Marakana, gigantesca conchiglia per metà vuota, è piaciuta almeno la dignità nel riacciuffare il pareggio e negare all'Italia la vittoria che manca nella ex Jugoslavia dal 1939, Il gol di Inzaghi (ancora decisivo, come sahato scorso a San Siro) è arrivato mentre stavamo rivedendo le teorie elahorate con tanta convinzione in questi giorni: per 20 minuti sembrava l'Italia da cui giurano che ci siamo allontanati dopo il Mondiale, L'azione dei serbi pareva prossima al gol da un momento all'altro. Soprattutto a siriistra, gli azzurri (per una sera in maglia bianca) pativano. Strano l'atteggiamento di Del Piero, come se avesse smarrito le buone intenzioni nel viaggio per Belgrado: non rientrava a coprire il centrocampo, Zamhrotta dietro a lui era meno vitale di quattro giorni fa. La coppia che aveva incantato con il GaUes diventava nei primi minuti un punto debole e la Serbia aveva vita facile in mezzo al campo: cinque di loro contro Perrotta e Tacchinardi; era inevitabile che davanti alla difesa si creassero gh spazi ideali per le incursioni di gente veloce e brava di piede, Milosevic, che a Parma tennero spesso in panchina, è tomato un fior di giocatore. Lo si vede nel Celta Vigo, lo si è visto ieri. Un suo tiro appena fuori dall'area sibilava a mezzo metro dal palo (10'), Insieme a Kezman, l'attaccante del Psv Eindhoven che la Juve inseguì a suo tempo, Milosevic creava altre occasioni. Per fortuna del Trap, l'Italia ha acquisito ima mentalità offensiva però conserva i grandi difensori, Nesta era il tampone inarrivabile, Cannavaro il suo compare, nonostante una sciocchezza nel finale del primo tempo che dava spazio a Kezman per lanciare l'azione pericolosissima diDordevic, Il gol serbo era nella aria. Arrivava invece quello di Inzaghi, per ima di quelle congiunture che dopo ci costringono a inventare spiegazioni di fantasia. Non c'è niente neh'1-0 dell'Italia che abbia una ragione diversa dalla inefficienza della difesa serba e dal fiuto di Inzaghi per il borseggio, Pippo Manolesta si è infilato in un cunicolo tra i centrali avversari, la chilometrica punizione di Cannavaro da centrocampo ha sorpreso Krstajic e i suoi compagni come la neve' a Ferragosto: tutti fermi a guardare l'italianuzzo sgattaiolare nella ressa e raccoghere la palla a due metri dal portiere per batterlo con un tocco basso. Nel frattempo arrivava da Cardiff la notizia del momentaneo vantaggio gallese che tagliava qualsiasi speranza di qualificazione agh uomini di Belgrado, I due episodi anestetizzavano i serbi e anche i montenegrini. Con più birra in corpo l'Italia avrebbe dilagato sotto porta, lo faceva ma senza cogliere il raddoppio. Del Piero prendeva in mano la bacchetta del direttore, lievitava pure Zamhrotta, ci si ritrovava in forze, E se Hamer, l'arbitro venuto dal Lussemburgo dove notoriamente ci capiscono di calcio, avesse trovato il coraggio di punire con il rigore l'affossamento in area di Inzaghi da parte di Gavrancic al 28', la partita sarebbe morta lì, Vieri era macchinoso, pesante. Al 32' saltava poco sull'assist di Panucci imbeccato da una pennellata delpieriana, occasione svanita, come (dopo 28 secondi del secondo tempo) l'azione che il guardalinee bloccava per fuorigioco, ignaro di come si applica la regola: Bobone era scattato regolarmente. Era una ripresa di patimenti, come a Stoccarda venti giorni fa, a difesa di un vantaggio minimo. Trap cambiava progressivamente l'assetto, prima con Gattuso per Camoranesi, quindi con Fiore per Inzaghi ormai inutile in una partita giocata lontano dalle zone sue. Il tentativo di rafforzare le dighe sbatteva contro l'improvvisa vitahtà serba. Tornavano le loro folate di fuoco, llic, il nuovo entrato Boskovic, il vecchio Pedrag Djordevic (che regalò alla Juve una insperata qualificazione in Coppa) alimentavano una batteria di attacchi all'arma bianca, dai quali l'Italia si salvava con la tecnica del materasso, assorbiva i colpi e li respingeva. Finché llic raccogheva da pochi passi una respinta di Buffon per giungere al pareggio più che meritato. Non si è rivista ieri a Belgrado la Nazionale che aveva strappato applausi a San Siro contro i gallesi Superpippo ancora protagonista, Vieri è finito ko per una contusione al piede Grande sofferenza per la difesa azzurra L'arbitro Hamer non ha trovato il coraggio di punire con il rigore l'affossamento in area del milanista da parte di Gavrancic Gattuso e Fiore hanno sostituito Camoranesi e il bomber per rinforzare la diga, però llic ha ugualmente colpito (3-4-1-2) Jevric 5; Gavrancic 5,5, Krstajic 5,5, Stefanovic 5,5; Cirkovic 5,5, Mladenovic 6, P. Djordjevic5, Dragutinovic 6 (25' st Boskovic6);llic 6,5; Milosevic 6,5, Kezman 6(14'stLjuboja6). Ali. Petkovic 6. (4-4-2) ^| Buffon 6,5; Panucci 5,5, Nesta 7, Cannavaro 6,5, Zambrotta 6; Camoranesi 6 (6' st Gattuso 6), Perrotta 6, Tacchinardi 6, Del Piero 6; Vieri 6 (34' st Corradi sv), Inzaghi 7{19,stFiore6), Ali. Trapattoni 6, Arbitro: Hamer (Lussemburgo) 5 Reti: pi: 22' Inzaghi; st: 37' llic. Ammoniti: Zambrotta, Krstajic, Panucci, Corradi. Spettatori: 45 mila. Filippo Inzaghi corre a festeggiare il gol che regala una concreta chance di qualificazione europea agli azzurri: è l'immagine simbolo della partita di Belgrado