«lo, Serafino, bravo come il signor Rossi»

«lo, Serafino, bravo come il signor Rossi» mcm PER FOT! (A 36 ANNI) E' ARRIVATA LA VITTÒRIA PRESTIGIOSA DOPO ANNI 08 BATTAGI.ÌE SULLE PISTE DI TUTTO IL MONDO ■v,..:,:-' «lo, Serafino, bravo come il signor Rossi» I pi ota di Rosta trionfa in Germania nella «24 Ore» di Oschersleben secondo italiano dopo Valentino a vincere una gara iridata Endurance Rimpianti? «L'aver partecipato al motomondiale nell'anno sbagliato» personaggio Enrico Biondi SI può esser0 bravi come Rossi, Biaggi o Capirossi e non avere la fortuna di strappare titoli di scatola sui giornali? Si può. E' ciò che è capitato, nella sua carriera, a Serafino Poti, classe '67, torinese di nascita ma da sempre abitante a Rosta, «paese magnifico, all'imbocco della mia Valsusa che non cambierei per nessuna cosa al mondo, E sì che il mondo io l'ho girato in lungo e in largo». Già, perché Serafino di professione, ancora oggi all'età di 36 anni, fa il pilota di moto. Per anni, alternando l'attività di musicista (è batterista, con tanto di diploma al Conservatorio) ha frequentato i circuiti più importanti, incrociando le armi con i campioni di tutto il mondo. Curiosamente è sempre arrivato ad un passo dalla grande affermazione e poi il destino ha voluto precludergli i grandi palcoscenici. Ma quest'anno, in una bella domenica di fine agosto. Poti si è tolto la soddisfazione della vita: vincere una prova del mondiale Endurance. E' successo in Germania, su un circuito dal nome impossibile: ha trionfato nella 24 Ore di Oschersleben in sella a una Yamaha del Team francese GMT 94, Ma cos'è un campionato Endurance? Si tratta di correre, insieme con uno o due compagni di squadra (a seconda della lunghezza della gara) per 6,8, 12 oppure 24 ore di seguito in sella alla stessa moto. Pennate permesse per rifornimenti, cambio gomme e sostituzione pilota. Una competizione massacrante. Tanto per dare un'idea. Poti è il secondo italiano a vincere una gara del genere, il successo arriva 2 anni dopo quello di Valentino Rossi alla 8 Ore si Suzuka, Per la cronaca, dopo quell'exploit Valentino ha chiesto (e ottenuto) di non partecipare più a gare di questo tipo. Una bella soddisfazione, Serafino: «Sì, il coronamento di un sogno. Un successo mondiale è la ciliegina sulla torta di una carriera che giudico comunque meravigliosa». Ma che poteva essere anche migliore. Rimpianti? «Qualcuno sì, diciamo che sono arrivato nel motomondiale, cioè al posto giusto, nel momento sbagliato: avrei potuto - raccoghere di più. Peccato, perché i grandi li ho incontrati tutti». La sua carriera comincia nel 1986: ha solo 19 anni quando vince il titolo italiano 125 Sport Production (la palestra per entrare nella motovelocità): sfida e batte piloti che diventeranno famosi: Romboni, Sarre Monti, Gramigni, Nel '90 passa all'Euro- peo: si toglie un bel po' di soddisfazioni poi,,,«E poi il Team Italia per il quale correvo, finisce il budget e io resto a piedi. Succede, nel mondo dei motori». Ma Serafino non si perde d'animo: ritenta l'Europeo, precede piloti del calibro di Checa, Alzamora, Neil Hodgson (che ha vinto domenica il mondiale Superbike) «ma per me un posto al sole non airi va». Ecco perché sceghe le maximoto, il mondiale Superbike prima e il campionato del mondo Endurance dopo: in questo mondo c'è meno esasperazione, ci si diverte lo stesso spendendo molto meno, nonostante gli sponsor servano eccome. Perché nel motociclismo se vuoi vincere, devi avere sempre una valigia piena di soldi, «Altrimenti resti al palo», E adesso? E' arrivata l'ora di smettere? «La carta d'identità dice di sì, il cuore dice no. Ho avuto alcune offerte per diventare manager di squadre professio¬ nistiche. Le sto vagliando. Però mi hanno anche chiesto di continuare. La voglia è sempre la stessa. Correre in moto è tutta la mia vita: non so se smetterò. Intanto devo finire la stagione in Superbike (Imola e Magny Cours le prossime tappe). Poi sto partendo per la Prancia: mi hanno infatti invitato alla Boi D'Or (che per fama e ingaggi è pari alla 24 Ore di Le Mans automobilistica) che si corre domenica, infine sarò alla 200 Miglia di Vallelunga, ultima prova Endurance: siamo terzi in classifica, potremmo arrivare secondi, chissà». Sempre di corsa. Serafino, Certo che, si fosse chiamato signor Rossi,,, Serafino Poti impegnato nella vittoriosa 24 ore di Oschersleben con la Yamaha YZP-R1 I SUCCESSI IN 17 ANNI DI CARRIERA Serafino Poti è nato a Torino il 23 luglio 1967, Vive a Rosta, è fidanzato con Giulia («che un giorno sposerò, ma non so ancora quando e In che anno») e nei ritagli di tempo si occupa anche di un negozio di abbigliamento che ha aperto nel centro di Giaveno, Questi i principali piazzamenti Ci 1986: l" nei campionato Sp 125 e cronoscalate su Honda Nsr 125 «1989:1" Trofeo Grand Prix 125 su Honda 125 Gp ©1993: 1" Campionato italiano Sp 750 su Ducati 888 ©1994: Miglior esordiente nel Mondiale Sbk ©1997: I0 Campionato italiano Sbk su Ducati 955 CJ1998: Partecipa al motomondiale con la Bimota ©2001: I0 Coppa Italia Nacked su Cagiva Raptor 1000 ©2002: 19" nel mondiale Sbk ©2003: 1" alla 24 ore di Oschersleben (Yamaha YZF RI)