Le Regioni «gemellate» in alta quota

Le Regioni «gemellate» in alta quota I PRESIDENTI DEL PIEMONTE E DELLA VALLE D'AOSTA SI SONO STRETTI LA MANO A 2881 METRI. CITTADINANZA ONORARIA A GIARDA Le Regioni «gemellate» in alta quota Nuovo collegamento sciistico sul Rosa ALAGNA Una gestione unica per gli impianti valsesiani e valdostani, e una tutela molto seria dell'aspetto urbano di Alagna e Riva Valdobbia, preservando le due località dell'alta Valsesia dalla cementificazione selvaggia. Sono le due grandi richieste, presentate con garbo ma altrettanta fermezza, ieri mattina al Col d'Olen (sul Monte Rosa) da Piero Giarda, ex sottosegretario al Tesoro e attualmente presidente onorario della Monterosa 2000, la società che si sta occupando di completare il collegamento sciistico tra la valle del Sesia e gli impianti di Gressoney, a loro volta già legati a quelli di Champoluc. L'occasione per questo appello è venuta al momento della consegna allo stesso Giarda della cittadinanza onoraria di Alagna, cerimonia che ha chiuso la tavola rotonda sul futuro dello sci intorno al Monte Rosa moderata da Fiorenzo Tasso in rappresentanza della Fondazione della Crt. Intorno al tavolo i presidenti di Piemonte, Enzo Ghigo, Valle d'Aosta, Carlo Perrin, e gli assessori al Turismo delle due Regioni, Ettore Racchelli e Luciano Caveri. Inusuale il luogo scelto per il convegno (ribattezzato anche «gemellaggio» tra le due regioni) voluto dal sindaco di Alagna Giulio Axerio: i locali del rifugio «Città di Vigevano», a quota 2881 metri di altitudine. E' stata una mattinata di complimenti e di scambi di auguri per il futuro del turismo, ma sono venute anche esortazioni alla classe imprenditoriale locale, soprattutto da Ghigo, Racchelli e poi dall'assessore regionale alla Programmazione Gilberto Picchetto, al quale è toccato il compito di trarre le conclusioni. Una sorta di «Valsesia alzati e cammina». Come dire, dopo tanti finanziamenti pubblici giunti dall'Europa, dal governo e dalla Regione (circa 80 miliardi di lire solo per il collegamento con la Valle d'Aosta), ora si deve muovere il territorio. Ghigo, espo¬ nente di spicco della Casa delle Libertà, ha pure speso parole particolannente positive nei confronti di Giarda, super esperto di finanze del governo Ulivo: «E' sempre stato - ha detto - un maestro per noi governatori delle Regioni nella gestione dei conti. Attento e preciso, capace anche di stringere i "cordoni della borsa" quando necessario senza scontentare troppo ma insegnando come guardare al futuro». Naturalmente, con una platea ricca di pohtici a partire dall'onorevole Valter Zanetta, dall'ex presidente della Valle d'Aosta Dino Vierin (che ha avviato con Giarda il programma di collegamento tra i due comprensori sciistici) e dai leader di Provincia di Vercelli (Renzo Masoero) e Comu¬ nità montana (Gian Paolo De Dominici), si è parlato soprattutto di montagna. E al termine dei lavori sono venuti gli avvertimenti di Giarda. Uno in particolare: «Serve ima maggiore razionalità nelle spese delle stazioni di risalita, due società di gestione sono troppe: se ne faccia ima sola per il bene di entrambe le valli». [i.fo.] I presidenti Perrin e Ghigo ieri mattina al rifugio «Vigevano» di Alagna (foto morii