Gibilisco e Martinezf salti vincenti

Gibilisco e Martinezf salti vincenti ATLETICA: NEL MEETING DI RIETI EL GUERROUJ RISCHIA LA SCONFITTA SUL MIGLIO Gibilisco e Martinezf salti vincenti Longo (20 dietro Sepeng) torna a correre gli 800 in meno di 1 '45" RIETI All'ombra del Terminillo, Beppe Gibilisco e Magdelin Martinez ritrovano i salti vincenti, che danno lustro al meeting allestito con grande passione da Sandro Giovannelli, in cui Hicbam El Guerrouj resta lontano dal record del miglio ma mostra ancora una volta il suo grandissimo temperamento, vincendo una volata difficile, in evidente debito di energie. La lunga stagione e, soprattutto, i ripetuti impegni parigini hanno lasciato il segno. E il discorso vale anche per Felix Sanchez che, a differenza del marocchino, dopo i Mondiali non aveva più gareggiato. Terzo successo stagionale, dunque, per Gibilisco dopo quelli nel campionato di società a Milano e iridato a Parigi: i 5,60 per il siciliano sono quasi una formalità, può sbagliare la prima prova com'è avvenuto ieri perché nel riscaldamento non ha assestato al meglio la rincorsa, ma poi non c'è proble¬ ma. E' la base di partenza, quella su cui costruire insieme a Petrov l'attacco ai 6 metri nella prossima stagione. La grande sicurezza che alla fine Gibilisco mostra nel salto d'entrata, si perde con la misura che sale; a Parigi due errori a 5,75 poi l'azzardo vincente dei 5,80, ieri direttamente i 5,81, con ancora due tentativi a vuoto prima di superare la misura, pur sfiorando l'asticella con il petto. Con Yurchenko già dietro in classifica e il francese Mesnil, capolista stagionale, che si accanisce vanamente contro i 5,86, l'azzurro ha partita vinta ancor prima di provare i 5,91 del nuovo record italiano, falliti abbastanza nettamente. La Martinez mette intanto insieme, sulla pedana del triplo, un'ottima serie di salti e l'unico neo è che il migliore, di soli due centimetri inferiore al 14,90 del primato italiano, sia "aiutato" da un vento leggermente superiore 1+2,2) al lecito: tutto sommato meglio così, però. perché altrimenti resterebbe il rimpianto di un limite che non può essere omologato. La camerunense Mbango è battuta (14,79) così come la romena Gavrila (14,75). «Ancora ima gara, la finale del Grand Prix nel prossimo weekend a Montecarlo - sorride Magdelin -, poi vado in vacanza. Credo di essermela meritata. 115 metri? Vedremo il prossimo anno». E visto che si parla di italiani, diciamo subito anche di Andrea Longo, al sesto 800 dopo il rientro, che toma per la prima volta sotto gli r45" (r44"96), ma deve arrendersi in volata al sudafricano Sepeng ( 1 '44"85), lasciandosi comunque dietro gente come Ortiche, Chiara, Mutua, Lecasse e Reed, il canadese che lo aveva battuto nel rientro di Helsinki. La corsa del padovano è generosa, bella fino al rettilineo finale dove si presenta in testa. Poi paga lo sforzo, più di tutto probabilmente la scarsa abitudine a gareggiare. L'impressione è che, dopo lo sforzo fatto per ripresentarsi ad alti livelli, adesso non debba cercare a tutti i costi il riscontro cronometrico che verrà, col tempo, naturale. Senza bisogno di forzare. Con El Guerrouj che batte (3'50"20) di misura il giovane Kipchirchir (3'50"25) nel miglio e Sanchez che chiude i 400 hs in 48"62, gli acuti di giornata non mancano: Powell domina i 100 (10"12), Crawford i 200 (20"24, quinto Cavallaro in 20"78) e Fazekas scaglia il disco a 67,16, mentre tra le donne la Ceplak appare in ripresa (800 in l'58"26).. la Veneva chiude l'alto a 2,01 e, infine, nei 400 hs la Glover (53"34) rimonta ancora la Pechonkina (53"43) negli ultimi trenta metri. [g. bar.) L'arrivo degli 800 con Sepeng (n. 171) che precede l'azzurro Andrea Longo (147)

Luoghi citati: Helsinki, Milano, Montecarlo, Parigi, Rieti