Galanda: «Era ora di vincere» Basile a rischio

Galanda: «Era ora di vincere» Basile a rischio Galanda: «Era ora di vincere» Basile a rischio dall'inviato a LULEA (Svezia) «Non eravamo dei brocchi prima e non siamo diventati improvvisamente dei campioni»: Massimo Bulleri stempera i toni di questo Europeo azzurro, anche se non nasconde la propria soddisfazione per una partita finalmente lottata e conquistata con grinta e buona difesa. «Sono le qualità principali di questa Nazionale e le abbiamo finalmente ritrovate contro la Bosnia. Volevamo evitare a tutti i costi la figuraccia di tornarcene subito a casa e ora affrontiamo più sereni la Germania, avversaria durissima». Bulleri non si sente il salvatore della patria, anche perché era reduce da una pessima prestazione contro la Francia: «Volevo riscattarmi, certo, ma non è stato questo il motivo per cui mi sono prese quasi tutti i tiri nel finale. Noi parlate di meriti miei, ma e quelli della squadra». Tuttav nel finale quasi tutti gli azzur tranne proprio Bulleri, sono pai si come paralizzati dalla pa'i" contro la difesa a zona bosnl che aveva rimesso in discusl ne il match. «Io sono il pty maker e dunque porto giùl palla. Ho visto che c'era spazia la possibilità di prendere l'im ziativa e Iho fatto. Ma la mia fiducia nei compagni resta gran* de e immutata». Arriva Basile,\ che nel finale contro la Bosnia è stato colpito duro a una coscia e ha dovuto lasciare il campo a braccia: si teme che per oggi non possa farcela. «Spero che non sia niente - ha detto la guardia azzurra - anche se mi fa molto male. Il dottor Billi mi ha dato buone speranze». Sorridente il et Charlie Recalcati, che fa subito una precisazione: «Avevo parlato di partita della vita a proposito del match contro la Bosnia. Era importantissimo, certo, ma avevo esagerato e confuso il valore vero delle cose. La partita della vita la giocano purtroppo ogni giorno i bimbi che muoiono di fame o per le guerre. Non noi». Poi toma alla sua Nazionale. «Era importante andare almeno allo spareggio. Ammetto che in queste tre partite eliminatorie a Lulea la Bosnia abbia giocato meglio di noi, ma alla fine siamo passati». Infine capitan Galanda, che aveva definito un' Italia di puffi quella travolta dai francesi: «Siamo cresciuti, era ora. E adesso c'è Nowitzki, che mi ricorda il grande Larry Bird, il mio idolo giovanile fra i campioni della Nba. Sarà durissima, però abbiamo ritrovato fiducia e carattere». [g.vib.]

Persone citate: Bulleri, Charlie Recalcati, Galanda, Larry Bird, Massimo Bulleri, Nowitzki

Luoghi citati: Francia, Germania, Italia, Svezia