Vale, Max ft Loris il mondo s'inchina davanti all'ltalmoto

Vale, Max ft Loris il mondo s'inchina davanti all'ltalmoto STRAORDINARIO PODIO NEL GP DEL PORTOGALLO ALL'ESTORIL PER I «TRE TENORI» DELLE DUE RUOTE Vale, Max ft Loris il mondo s'inchina davanti all'ltalmoto Biaggi tenta la fuga, ma Rossi ricuce lo strappo e lo pianta in asso Impressionante finale di Capirossi che supera in volata Gibernau EST0RIL Adesso li chiamano i «Tre Tenori». Suonano una musica completamente diversa rispetto a quella di Pavarotti, Domingo e Carreras. E magari sono anche un po' stonati. Però quando salgono in sella accendono i motori e si gettano a 300 orari a rotta di collo su una pista, la loro diventa improvvisamente musica sublime e il concerto è di quelli avvincenti, da applausi a scena aperta. Anche ieri all'Estoril, a due passi dalla magnifica costa di Cascais, i «tenori» si sono esibiti per il pubblio o portoghese ed è stato, come sempre, spettacolo. Magari un po' meno appassionante che in passato ma pur sempre di qualità. La superiorità di Valentino Rossi (per lui 55" successo in camera) è apparsa chiara dopo appena 5 giri quando, rimediando a una partenza non proprio brillante, ha ricucito lo strappo che Biaggi aveva tentato di produrre al via, gli si è piazzato alle costole e ali 30 giro, stanco di aspettare, ha salutato il romano, si è messo a suonare la marcia trionfale ed è andato a vincere in beata solitudine. Biaggi è giunto secondo, solitario anche lui, bravo ma non bravissimo, con ima moto che, pensiamo, ormai differisce da quella di Valentino soltanto nel colore. Chi, ieri, ha fatto la differenza, è stato Loris Capirossi. Se i primi due suonano strumenti giapponesi, lui si esibisce con un mezzo italiano, nato e costruito in Emilia. La sua Ducati ha avuto l'ardire di battere in un entusiasmante finale, proprio sotto la bandiera a scacchi, la Honda di Sete Gibernau. I giapponesi ci sono rimasti male, malissimo. I tecnici bolognesi sono saltati in aria, abbracciandosi nei box, quasi avessero vinto loro. Può sembrare un paradosso, ma è proprio così: il terzo posto della Ducati all'Estoril vale molto, ma molto di più del successo delle due Honda degli altri «tenori». Perché dice chiaro che la moto emiliana ormai è stabilmente tra i big del Mondiale, che è l'unica vera antagonista della Honda nel titolo costrutto- ri (scontro impari, 7 moto giapponesi contro 2 «rosse» soltanto, mentre le Yamaha arrancano e di Suzuki e Kawasaki si sono perse le tracce) ma soprattutto mette ancor più in crisi i rapporti idilliaci tra Valentino Rossi e i vertici Honda: è da luglio che Rossi dovrebbe rinnovare il contratto con i giapponesi, ma la firma si rinvia di mese in mese ed in più è arrivata una maxiofferta (subito smentita come prassi impone) da 10 milioni di dollari dalla Ducati. «E' tutto fatto al 9007o» diceva ieri il presidente Kanazawa. Ma a preoccupare è quel 1007o rimanente che non è di poco conto se Valentino non si decide a filmare. Con il 30 posto di ieri Capirossi ha dato una picconata alle certezze dei dirigenti con gli occhi a mandorla, sicuri di avere carte di riserva valide qualora Valentino lasciasse la Honda. LI guaio è che a Tokyo pensano da sempre che si possa vincere indipendentemente dal pilota (un po' quello che dice Frank Williams in FI); Valentino stravincendo e Capirossi con lo schiaffo a Gibernau hanno rimesso tutto in discussione. Difficile capire come andrà a finire: vedere però la Honda «regalare» il miglior pilota del mondo alla concorrenza proprio non riusciamo a immaginarlo. Il Motomondiale ora lascia l'Europa per un lungo tour oltreoceano: prima tappa Brasile, poi Giappone, Malesia e Australia prima del gran finale a Valencia. I titoli sono ancora tutti da assegnare, anche perché nelle classi minori continuano a vincere piloti diversi: ieri sono andati a segno gli spagnoli Pablo Nieto nella 125 (il leader Pedrosa 4", Perugini ko) e Elias nella 250, dove uno sfortunatissimo Rolfo è stato danneggiato da Porto che gli ha fatto perdere il 3" posto alle spalle di Poggiah. Mancano cinque gare alla fine e ancora tanti punti da guadagnare: il Mondiale comincia adesso, [r. m.] Biaggi, Rossi (con la scimmletta Ciro) e Capirossi: la MotoGp parla italiano ORANOE Pf Valentino Rossi festeggia cosi, consumando la gomma posteriore, la vittoria nel Gran Premio del Portogallo

Luoghi citati: Australia, Brasile, Emilia, Europa, Giappone, Malesia, Portogallo, Tokyo