«Nei vigneti ora è passata la paura»

«Nei vigneti ora è passata la paura» LA RACCOLTA SARÀ UNA DELLE MENO RICCHE DEGLI ULTIMI CINQUANTANNI MA DI ELEVATA QUALITÀ «Nei vigneti ora è passata la paura» Rivella: dalle ultime settimane responso favorevole all'annata Gianpaolo Marre -— Un'annata di magra. Siccità e temperature sahariane hanno ridotto ai minimi storici la vendemmia. Il lavoro di raccolta nei vigneti è stato forzatamente anticipato di due settimane e per i bianchi la vendemmia è praticamente conclusa così come per alcuni rossi a partire da merlot e pinot nero. La verifica a medio termine impone una revisione al ribasso dehe stime indicate a metà luglio, quando si ipotizzò un'annata da 50 milioni di ettolitri. Ismea e Unione itahana vini, nei giorni scorsi, hanno avanzato una previsione intomo ai 46 milioni di ettolitri, ma l'ultima valutazione è ancora inferiore. «Siccità e temperature record hanno ulteriormente limitato le rese - precisa Ezio Rivella, presidente dell'Unione itahana vini -, riducendo la dimensione degh acini. Un'uva spugnosa e molto asciugata. Anche dove si è potuto irrigare con regolarità la produzione è scarsa. In primavera le gelate avevano già fatto una selezione. Le regioni che più risentiranno di questa stagione anomala saranno Piemonte, Toscana, Marche, Umbria, Lazio e Campania. Quella del 2003 sarà la più povera annata degh ultimi 50 anni. La produzione sarà intomo ai 43 milioni di ettolitri, inferiore anche al 2002 quando si superarono i 44,5 milioni». «Sul fronte della qualità precisa Rivella - si prospettano vini importanti, corposi, molto alcolici e strutturati. Siamo in presenza di uve sane e di buonissima qualità. Un'annata ottima, non eccezionale». Nei vigneti è passata la paura. Sotto il profilo fitosanitario il rischio peronospora è stato praticamente fugato: timori da parte dei viticoltori si registrano soltanto in alcune aree del Piemonte, per il diffondersi della flavescenza dorata ed in Abruzzo per sporadici attacchi di tignola. Lo stato dei vigneti risulta nel complesso eccehente. La siccità e le temperature record - come precisano all'Unione itahana vini - non lascerannp conseguenze sulla vite, che di pe j sé resiste bene aha mancanza di acqua. Quest'anno, contrariamente aha noima, le regioni del Sud, in particolare Sicilia e Calabria, hanno sofferto meno la siccità, anche grazie aha riserve idriche accumulate prima deh' estate. Opposta la situazione al centro Nord, dalla Toscana al Piemonte, Lombardia, Lazio e Marche. In Piemonte c'è chi prevede una perdita anche del 12 per cento. A distanza di un mese dalla precedente proiezione anche lo Scees, l'istituto statistico del mini' stero dell'agricoltura francese ha rivisto al ribasso la previsione della vendemmia 2003, indicando una produzione di 53,6 milioni di ettolitri, da 54,8 milioni previsti inizialmente. Raccolti più magri rispetto alle attese iniziali anche in Spagna dove la quota di produzione sarà di42,5 milioni di ettohtri, mentre le stime erano di 45 milioni. Sul fronte della manodopera il presidente dell'Unione itahana vini, Ezio Rivella, propone il ricorso ai pensionati: «Indipendentemente dah'anticipo della raccolta delle uve - spiega - non si trova gente disponibile per questo lavoro. Sono mancati principalmente i giovani: la percentuale degh studenti si è molto ridotta. Si deve trovare un sistema per retribuire i pensionati che hanno voglia di venire a vendemmiare, oltre ovviamente a puntare su soluzioni per una maggior selezione e meccanizzazione. Se il problema della manodopera è risolvibile per aziende a conduzione familiare non lo è certo per aziende medie e quehe con gestione organizzata».

Persone citate: Ezio Rivella, Gianpaolo Marre, Rivella