Scaroni pronto a rientrare in Confindustria

Scaroni pronto a rientrare in Confindustria Scaroni pronto a rientrare in Confindustria Romiti: «Il nuovo presidente? Serve uno bravo». Della Valle: «Deve piacere a tutti» CERNOBBIO Enel sta considerando la possibilità di tornare a far parte di Confindustria «in tempi brevi». «È una questione che stiamo esaminando ha detto ieri l'ad dell'Enel Paolo Scaroni a margine del workshop Ambrosetti,- non c'è fretta ma è una situazione che dobbiamo analizzare e risolvere in modo positivo in tempi brevi». Certamente, ha aggiunto Scaroni, «immaginare l'Enel fuori da Confindustria e Confindustria senza l'Enel è una cosa un po' assurda. Bisogna ricomporre la frattura che si è creata qualche anno fa», ha concluso. Sulle rive del lago di Como ieri si è discusso anche del futuro dell'associazione imprenditoriale e del nuovo presidente che dovrà essere eletto la prossima primavera. A tracciare il profilo del candidato ideale è stato innanzitutto il numero uno dell'Eni, Roberto Poh, secondo cui il successore di D'Amato dovrebbe avere un profilo intemazionale, per guardare al contesto competitivo intemazionale più che a che cosa accade all'interno del nostro paese. Poh, però, ritiene necessario prima ripensare e decidere il molo che dovrà avere Confindustria nel nuovo contesto internazionale: in pratica bisogna prima pensare alla strategia e poi individuare la persona più adatta per attuarla. «Negh ultimi anni - ha affermato Poh - i presidenti provenivano da imprese medio piccole ma ora i tempi sono cambiati. «Deve essere uno bravo», ha sintetizzato invece il numero uno di Rcs, Cesare Romiti. Ma, chiede il cronista, deve essere uno «più bravo»? «Ho detto uno bravo», ha risposto Romiti. Per il patron della Geox, Mario Moretti Polegato bisogna continuare con la linea D'Amato. «La pohtica di Confindustria - ha spiegato l'imprenditore veneto - è stata buona. Siamo tutti d'accordo che D'Amato avrebbe potuto fare di più ma resta un'esperienza positiva. Soprattutto perché ha valorizzato la piccola e media industria italiana che prima era soffocata e quasi non era riconosciuta. Invece oggi ha aggiunto Polegato - la pmi è diventata parte vitale della nostra economia, anzi è la parte principale della nostra economia». «Quindi, quando mi si chiede come dovrà essere il nuovo presidente io dico che dovrà essere una persona che continui con maggiore forza, con maggiore decisione sulla strada intrapresa». L'identikit risponde al nome di Nicola Tognana? «Togna- na - risponde Moretti Polegato - è un canefidato vahdo perché si muo- ve in quest'ambito e potrebbe esse- re uno dei nomi giusti. Con questo io non voglio escludere altri: il futuro presidente può certo venire anche dalla grande industria». Sempre ieri, in una intervista al Quotidiano Nazionale, Diego Della Valle auspicava l'elezione di un «grande presidente che piaccia a tutti e che voh al di sopra dei piccoli interessi». E, a proposito del recente contrasto avuto a questo proposito con lo stesso D'Amato l'industriale marchigiano ha tenuto a confermare «tutto quello che ho detto», ma al tempo stesso ha detto di non voler ridurre tutto a una querelle personale con D'Amato. «Il tiro va spostato sulla ricerca di una grande presidente che piac- eia a tutti - ha spiegato -. Ci vuole un presidente che sia anche in grado di far sognare un ragazzo giovane che comincia a lavorare, Quelli a cui penso io, purtroppo, non lo voghono fare». Facile pensa re a Luca Corderò di Montezemolo, ad Andrea Pininfarina, a Vittorio Merloni, anche se DeUa Valle nomi non ne fa. In ogni caso lui si tira fuori dalla successione: «sono un industriale, e lo faccio nella mia azienda». [r. e. s.j ji— rg •"' ' I, L ene Paolo Scaroni

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