Centinaia di amici per l'addio a Sara

Centinaia di amici per l'addio a Sara A GASSINO I FUNERALI DELLA GIOVANE MODELLA MORTA IN TOSCANA Centinaia di amici per l'addio a Sara Momenti di grande commozione durante la cerimonia in chiesa «Ricercava, coniugava, inseguiva la bellezza, lo faceva con gioia e con impegno» ha detto il prete amico di famiglia nell'omelia Diego Andrà Scarpe da ginnastica e capelli con il gel. Jeans, maghette e capelli tinti di biondo. «Sara era come tutte le altre ragazze che vedi qui. Si vestiva come tutte, faceva le stesse cose che facciamo noi. Ma, in più, lei era bella. Bella e dolcissima...». Parla sottovoce il ragazzo con i capelli corti, il maglioncino nero e il piede appoggiato al muro, mentre fissa la bara che s'infila nella chiesa del paese. Ed in quel momento è come se parlasse soltanto a se stesso: «Era bella Sara...». In questa strada stretta che passa davanti alla chiesa dei Santissimi Pietro e Paolo, oggi si assiepano trecento, quattrocento ragazzi appena adolescenti. E per la prima volta scoprono cos'è il dolore della morte. Si abbracciano, si stringono, si accarezzano i visi segnati dal pianto, dalle lacrime che non sono riusciti a trattenere in chiesa, mentre il sacerdote salesiano, amico di famiglia, celebrava le ecequie di Sara Piras, 15 anni, morta martedì in un incidente stradale alle porte di Donorati- co, in Toscana, al rientro dalla Calabria. Lacrime vere, che oggi nessuno ha vergogna di mostrare. Perché, per i ragazzi in scarpe da ginnastica, Sara era una di loro. Nonostante le sue scelte, i suoi primi passi nel mondo deUe sfilate, i suoi viaggi, i suoi primi successi lontano da casa. «Sara ricercava, coniugava, inseguiva la behezza. Lo faceva con gioia e con impegno...» dice commosso il sacerdote, quasi parlando al papà e al fratello che si stringono e fissano per tutta la messa la bara di legno chiaro al centro della navata, davanti all'altare. Al fondo della chiesa, tra sagrato e portone, steso su una barella scaricata da un'ambulanza della Croce Rossa, piange disperato un ragazzo in t-shirt e tuta da ginnastica. Qualcuno si avvicina, gli stringe dolcemente il braccio, gh sfiora il viso: «Coraggio...». Lui è Giacomo Micalizzi, era in auto con Sara, il mattino dell'incidente. E con lui c'erano anche suo fratello Francesco, che per tutta la funzione resta fuori dal tempio, seduto su una sedia a rotelle, la gamba rotta e il viso stretto tra le mani. E poi c'è Alessandro, il conducente della Stilo impazzita sulla strada del ritomo a Torino. Cammina a fatica, ha indosso il collare e fissa, come spiritato, l'ingresso della chiesa. «Inseguire la behezza era la vita di Sara. E questo è un ideale nobile, del quale hanno parlato anche Platone e Sant'Agostino. Il Papa, Giovanni Paolo II, l'ha celebrata anche nella lettera agh artisti. La behezza, ha det¬ to, mette la gioia nel cuore degh uomini...». Oggi, però, neppure il ricordo di Sara regala istanti di gioia. Oggi è la giornata del dolore straziante e totale. E il ricordo fa male oltre ogni misura. Un malore sul piazzale della chiesa. La gente che accorre: «Era una delle mighori amiche di Sara...». Sotto le arcate della parrocchiale un'altra ragazza sussurra che sta per svenire: «Devo uscire, andare via da qui...». A mezzo- ;iomo è tutto finito. Esce la jara e i ragazzi ammutoliscono: adesso saranno settecento, ottocento le persone che aspettano attorno al sagrato. Qualcuno si avvicina al papà di Sara, gli stringe la mano, lo abbraccia, scoppia a piangere con lui. Sono cugini, zii, parenti. Adulti, insomma. I ragazzi no restano lontano, si consolano da soli. Nel ricordo di Sara, così bella, così dolce, così giovane. Come loro. Steso su una barella piange disperato Giacomo Micalizzi: era in auto con la vittima, il mattino dello schianto quando il gruppo rientrava dalla Calabria Sara Piras, aveva 15 anni b di illhi di i l ta bara di Sara viene portata nella chiesa di Gassino per le esequie

Persone citate: Diego Andrà, Giacomo Micalizzi, Giovanni Paolo Ii, Platone, Sara Momenti, Sara Piras

Luoghi citati: Calabria, Torino, Toscana