Basket cominciamo male

Basket cominciamo male SI COMPLICA PER GU AZZURRI IL CAMMINO VERSO LE OLIMPIADI DI ATENE Basket cominciamo male Vince la Slovenia, oggi match-verità con la Francia Giorgio Viberti Inviato a LULEA (Svezia) Per l'Italia l'Europeo di Svezia comincia in salita. Esordio contro la Slovenia e ancora una sconfitta (67-77), come neUe due partite di qualificazione a questa fase finale deUa rassegna continentale. «Se non ci mettiamo le paUe, non vinciamo contro nessuno!», ha tuonato a fine match Sandro De Poi, U più vecchio fra gh azzurri, sintetizzando bene la battuta d'arresto. Un'Italia operaia e senza stelle, questo si sapeva, ma ieri anche priva deUa convinzione e deUa grinta indispensabih a chi deve guadagnarsi U pane con il sudore deUa fronte. «Poca aggressività, cattiva organizzazione in difesa e scarsa concentrazione sono stati i nostri errori - ha confermato U et Charlie Recalcati -. Noi fi nostro compitino dobbiamo farlo sempre bene, altrimenti perdiamo contro chiunque». Lapidario ma esauriente. Contro una Slovenia non proprio trascendentale, gh azzurri hanno rincorso fin daU'inizio (6-15 al 7'), rientrando faticosamente in partita poco prima del riposo grazie soprattutto aUa difesa a zona (34-34), ma faUendo nuovamente l'approccio mentale in avvio di ripresa (parziale negativo di 0-10 e 34-44 al 22'). Bene solo BasUe, l'unico azzurro su livelli di ecceUenza assoluta, sufficiente anche De Poi, quantomeno per la cattiveria che è invece mancata a molti suoi compagni. A corrente alternata Chiacig e BuUeri, quest'ultimo uscito per infortunio a 2' daUa fine (in forse per oggi), praticamente ininfluenti gh altri. Molto italiana invece la vittoria deUa Slovenia, sorretta da giocatori spesso protagonisti nel nostro campionato come Nachbar (ex Treviso), Gorenc (ex Siena, Varese, Bologna, Imola), Tusek (ex Pesaro, ora a Roma) e Milic (ex Roseto e Bologna, oggi a Pesaro). Per gh azzurri quindi U match di oggi, contro i vicecampioni olimpici deUa Francia, diventa delicatissimo, anche se non ancora decisivo. SuUa carta la formazione transalpina è la più potente di questo Europeo e la più forte di sempre, un black-power con 10 giocatori di colore su 12. Nessun'altra Nazionale presenta qui in Svezia tanti elementi sotto contratto Nba, addirittura 4: Abdul Wadah, Moiso, Diaw e soprattutto Tony Parker, il capitano, U leader, la stella, fi playmaker che a soh 21 anni ha appena trascinato i San Antonio Spurs al titolo nel campionato professionistico Usa. Pare che sia stato proprio Parker a diramare le convocazioni insieme con U et Alain Weisz, che pure due anni fa l'aveva snobbato negh Europei in Turchia. Anche senza la fantasia e i punti di Ahtoine Rigaudeau, un'altra nostra vecchia conoscenza che ha rinunciato aU'impegno svedese, la Francia in teoria non è seconda a nessuno, ma per nostra fortuna ha dei punti deboli, soprattutto neU'attacco alla zona che gh azzurri le hanno spesso opposto con successo. Intendiamoci: se Parker e soci non cercheranno di calarsi a turno nel ruolo di salvatore deUa patria ma giocheranno di squadra, l'Italia rischia un altro ko. Curiosamente neU'albo d'oro continentale la Francia non ha mai vinto l'oro e non sale sul podio da .50 anni esatti. Forse è la volta buona, azzurri permettendo. Questa la formazione transalpina: 4 Sonko, 5 Abdul Wahad, 6 Moiso, 7 Foirest, 8 Digbeu, 9 Parker, 10 Dioumassi, 11 Pietrus, 12 Julian, 13 Diaw, HRupert, 15Turiaf. Italia-Slovenia 77-67. Italia: Radulovic 10, BasUe 16, Galanda 4, Soragna 1, Marconato 1, De Poi 9, Righetti 8, Lamma, BuUeri 8, Mian, Chiacig 10, Cittadini n.e. AU. Recalcati. Slovenia: Jurak 2, Lakovic 14, Gorenc 14, Petrov 5, Kraljevic, Nachbar 21, Duscak, Tusek 7, Milic 7, Jurkovic 1, Goleman 2, Brezec 4. AU. Sùbotic. Basile, il migliore degli azzurri