Una Rassegna che investe sull'ottimismo

Una Rassegna che investe sull'ottimismo A Pinerolo si fa il punto sullo stato di salute dell'artigianato di servizio Una Rassegna che investe sull'ottimismo In provincia di Torino operano 60 mila imprese Pinerolo capitale dell'artigianato di servizio, cioè di tutte quelle lavorazioni e capacità indispensabili per il mantenimento e il funzionamento della casa, ma non solo; un settore che in prospettiva olimpica e di sviluppo turistico sarà fondamentale per assicurare appoggio logistico, manutenzione e assistenza: falegnami, muratori, idraulici, fabbri, imprese di pulizie, meccanici, trasporti sono infatti un patrimonio importante per il funzionamento, oltre che della vita quotidiana dei residenti, del suo sistema di accoglienza. Ma quale è lo stato di salute del settore in generale? I dati dell'osservatorio dell'artigianato della Regione Piemonte, che analizzano l'andamento riferito al primo semestre del 2003, evidenziano il persistere di una situazione generale di stagnazione dell'economia, tendenza che si ripercuote inevitabilmente anche nel comparto dell'artigianato. Complessivamente, le imprese artigiane operanti nella provincia di Torino sono 61.573 ed esistono le basi per affrontare una lenta ripresa: rimangono infatti sostanzialmente stabili l'occupazione e la ripartizione per settori. La XXVII Rassegna dell'Artigianato a Pinerolo investe sull'ottimismo. "Con una storia ricca di creatività, l'Artigianato piemontese diventa protagonista nell'ambito delle attività produttive - spiega l'Assessore Regionale Giovanni Carlo Laratore - e, forte della radicata esperienza e dei valori maturati nelle antiche botteghe, può essere anche l'artefice di uno scenario innovativo che sfidando le congiunture del mercato odierno, potrà garantire un processo di costante rinnovamento". La Regione Piemonte, nell' ambito delle proprie strategie di valorizzazione del territorio, attribuisce sempre maggior importanza all'artigiana-' to, considerandolo una grande risorsa da utilizzare per creare nuova ricchezza e nuovi posti di lavoro, anche per i giovani., In questa direzione si inseriscono, in particolare, qualificati interventi per la promozione dell'artigianato artistico, tipico, tradizionale e di qualità. Proprio per raggiungere queste finalità è stato creato il Marchio "Piemonte Eccellenza Artigiana". Proprio in questi giorni, e sino al 15 ottobre prossimo, si sono riaperti i termini utili per inviare le domande di riconoscimento da parte delle imprese che rispondono ai requisiti previsti dai disciplinari. I settori interessati sono quelli del: lavorazione del legno, restauro ligneo, ceramica, vetro, metalli pregiati, stampa, legatoria, restauro, tessitura e poi arazzi ricami ed abbigliamento. Spiega l'Assessore Regionale Giovanni Carlo Laratore: "Strettamente connessa al marchio di eccellenza artigiana vi è la possibilità per l'imprenditore di essere formatore di nuove leve di giovani artigiani. Gran parte della tecnica millenaria dell'artigianato, infatti, è prerogativa di pochi anziani ed il ricambio generazionale è un'esigenza da non poter rinviare". Altra iniziativa qualificante è rappresentata dalla costituzione della Agenzia per lo sviluppo commerciale dell'artigianato d'eccellenza del Piemonte. E' nata a gennaio AG.I. RE., società consortile che vede al proprio intemo la presenza delle imprese, di Unioncamere Piemonte, delle Confederazioni (Confartigianato, C.n.a., C.a.s.a.), di imprese ed esperti di promozione e sviluppo, con lo scopo di promuovere sui mercati nazionali ed esteri i prodotti dell'eccellenza artigiana del Piemonte. Conclude l'Assessore Laratore: "Nel confermare l'impegno della Regione Piemonte per sviluppare l'artigianato come integrazione al superamento della mono-cultura industriale, esprimo il mio apprezzamento agli organizzatori della Rassegna dell'Artigianato pinerolese e a tutti gli espositori, con l'augurio per ciascuno di loro che questo importante momento coincida con un meritato successo". L'impegno della Regione Piemonte vuole sviluppare l'artigianato come integrazione al superamento della monocultura industriale

Persone citate: Giovanni Carlo, Laratore