Lannìversarìo delh 1 settembre spaventa l'America di Paolo Mastrolilli

Lannìversarìo delh 1 settembre spaventa l'America CACCIA A QUATTRO TERRORISTI CHE STAREBBERO PREPARANDO ATTENTATI Lannìversarìo delh 1 settembre spaventa l'America Si temono dirottamenti o avvelenamenti. Controlli intensificati anche in Italia Paolo Mastrolilli NEW YORK Vecchi incubi, tipo gli aerei di linea usati come missili, e nuove minacce, come i veleni per contaminare l'acqua e il cibo. Paure con cui il governo americano guarda all'anniversario dell'11 settembre che si avvicina, mentre l'Fbi ha lanciato la caccia in tutto il mondo a quattro terroristi sospettati di essere pronti a scatenare attentati. Il primo allarme lo ha emesso giovedì sera il dipartimento per la Sicurezza Nazionale, avvertendo che resta ((preoccupato per i continui sforzi di Al Qaeda nella pianificazione di attacchi multipli contro gli Stati Uniti e gli interessi americani all'estero». Il dipartimento dice di non avere informazioni specifiche sui luoghi, i tempi e le modalità degli attentati, e perciò non ha ancora alzato il livello di allerta nazionale in vista dell'anniversario dell'I 1 settembre. La minaccia però è concreta, anche perché l'intelligence ha captato informazioni sui preparativi di nuovi attacchi, e quindi il governo indica alcuni possibili rischi. Il primo resta il dirottamento di aerei, ma stavolta non negli Stati Uniti. I teixoristi avrebbero studiato le misure di sicurezza nei Paesi vicini, come il Canada, che sono meno severe di quelle americane. Quindi potrebbero cercare di salire sopra aerei stranieri che sorvolano il territorio degli Stati Unltiò passano molto vicino, per poi dirigerli sui loro obiettivi. I vari pericoli, però,' comprendono anche l'uso di autocarri-bomba da lanciare contro infrastrutture tipo centrali elettriche, digher centri di trasporto le strutture petrolchimiche. Anche i ristoranti e gli alberghi sono potenziali obiettivi, perché non molto protetti. A questi incubi l'Fbi ne ha aggiunto un altro, nel suo bollettino settimanale antiterroristico: i veleni. Secondo il Federai Bureau of Investigation, i manuali di Qaeda sequestrati in Afghanistan contenevano istruzioni sull'uso di sostanze tossiche come la nicotina e la solanina, per contaminare il cibo, le riserve d'acqua e i raccolti agricoli. La nicotina si trova nelle foglie del tabacco e la solanina nelle patate vecchie, o esposte per lungo tempo al sole, perciò sono materiali disponibili in natura e facili da reperire. L'Fbi sostiene che nel passato di al Qaeda non ci sono attacchi chimici di questo tipo, e non esistono informazioni di intelligence precise sulla preparazione di piani simili, ma l'organizzazione di bin Laden è nota anche per adattarsi con flessibilità alle situazioni e cambiare metodi. Di sicuro il Bureau sa che quattro uomini stanno preparando nuovi attentati in qualche parte del mondo, e quindi ha emesso un bollettino per dare loro la caccia ovunque. I sospettati sono Adnan G. El Shuirijumah, 28 anni, saudita che possiede un passaporto della Guyana, un codice fiscale americano e una patente di guida della Florida; Abderraouf Jdey, 38 anni, nato in Tunisia ma naturalizzato canadese; Karim El Mejjati, 35 anni, marocchino con passaporto francese, già venuto negli Stati Uniti tra il 1997 e il 1999; e infine Zubayr Al-Rimi, altro saudita sposato con una donna marocchina. I loro nomi sono emersi durante gli interrogatori con vari prigionieri di al Qaeda, tra cui Khalid Shaikh Mohammed, il capo operativo arrestato in Pakistan. El Shukrijumah è stato definito dagli investigatori come un potenziale nuovo Mohamed Atta, leader dei dirottatori dell'll settèmbre, e molti dei sospettati avevano registrato video con cui si impegnavano al martirio. Larry Mefford, capo dell'antiterrosimo dell'Fbi, ha detto che al Qaeda è ancora presente negli Usa: «E' piccola, ma resta attiva». Gli ultimi airesti hanno danneggiato le sue operazioni e forse hanno impedito nuovi attentati, e i membri infiltrati in America hanno soprattutto dei compiti logistici, di reclutamento e finanziamento. Secondo il New York Times, però, gli investigatori tengono sotto controllo almeno sei gruppi in 40 stati diversi, e temono che ognuno di essi possa trasformarsi in una cellula attiva come quelle dell'I 1 settembre: «Ciò che mi preoccupa di più - ha detto Mefford - è quello che non conosciamo, ma sta avvenendo negli Stati Uniti». Anche la gente sembra condividere questo timore. Secondo l'ultimo sondaggio del Pew Center, infatti, tre quarti degli americani si aspettano attacchi terroristici occasionah, e il 5807o sono convinti che il prossimo colpo sia imminente. Il presidente Bush ha deciso che passerà l'il settembre a Washington, mandando a New York il vice Cheney. H presidente tornerà nella Grande Mela nel settembre 2004, ad appena due mesi dal voto. La Convention del partito è stata infatti fissata a New York e convenientemente ritardata per farla coincidere con l'ondata emotiva del terzo anniversario delle stragi. Le famiglie delle vittime tuttavia non hanno gradito il gesto. Il Daily News, un popolare quotidiano, Iha commentata con il titolo sprezzante: «Bush to city: see ya later» (Bush alla città: ci vediamo poi). Le accuse di opportunismo elettorale in città si sono sprecate. Domani sera il capo della Casa Bianca si rivolgerà alla nazione in diretta tv dai principah network televisivi sul tema del terrorismo e dell'Iraq. Bush, che domani sera parlerà alla nazione in diretta tv, non parteciperà alle commemorazioni aNewYork. Ciandrà nel 2004 alla vigilia elettorale e le famiglie delle vittime lo accusano di opportunismo politico Un cane poliziotto annusa bagagli Minuziosi controlli alle auto che imboccano il Manhattan Bridge di New York: cresce la febbre del terrorismo