«Gli azzurri del rugby sono forti, ma non lo sanno» di Domenico Latagliata

«Gli azzurri del rugby sono forti, ma non lo sanno» PARLA JOHN KIRWAN, IL TECNICO NEOZELANDESE CHE GUIDERÀ' L'ITALIA Al PROSSIMI MONDIALI AUSTRALIANI «Gli azzurri del rugby sono forti, ma non lo sanno» Domenico latagliata TORINO Tra poco più di un mese John Kirwan, occhi azzurri che regalano certezze e fisico da granatiere, incontrerà il suo passato. Lo farà guidando l'Italia del rugby, a Melbourne, nel!' esordio dei Mondiali. Avversario degli azzurri sarà la Nuova Zelanda, ovvero il paese dove lui è nato e cresciuto e dove si è innamorato della palla ovale facendo anche parte dei mitici Ali Blacks. Tempo per le emozioni non ce ne sarà, Kirwan ha una missione e intende portarla a termine nel miglior modo possibile: l'obiettivo è quello di raggiungere, e per l'Italia sarebbe la prima volta nella storia/i quarti di finale della rassegna iridata. Per farlo, gli azzurri si sottoporranno a una fatica massacrante: 4 partite in 14 giorni, da battere ci saranno Canada, Tenga e Galles, visto che contro la Nuova Zelanda sarà già tanto fare bella figura. «Stiamo lavorando per quello, alle recenti sconfitte contro Scozia e Irlanda non voglio dar peso», sibila a Torino durante la visita di cortesia che la Nazionale ha fatto alla Kappa, azienda che ha appena rinnovato per altri' 5 anni il contratto di collaborazione con la Federazione. Un giramondo, Kirwan, che a Treviso ha giocato, vinto uno scudetto e trovato una moglie, Fiorella, dalla quale ha già avuto tre figli. «Ringrazio ogni giorno Dio per avermi dato prima il talento per giocare a rugby ad alto livello e poi la possibilità di guadagnarmi da vivere allenando». Contro l'Italia, in una partita di Coppa del Mondo del 1987, mise a segno una meta storica: novanta metri corsi palla in mano e azzurri a chiedersi se quello fosse un marziano ocosa. Dall'aprile 2002, da quando cioè allena l'Italia, si è messo in testa di saldare quella sorta di debito: ha ringiovanito la squadra (età media 26 anni), imposto Sergio Paris (20 anni, talento di livello mondiale, puntello imprescindibile della ((mischia») e pilotato i nostri l'anno scorso alla vittoria contro il Galles nel Sei Nazioni. «Abbiamo talento - ha ripetuto anche ieri -, dobbiamo solo prendere fiducia». Domani, ad Asti in amichevole contro la Georgia (ore 18, stadio Bosia), l'occasione non mancherà. Poi, tutti liberi una settimana e quindi un nuovo raduno a Nevegal, vicino Belluno: lì, a inizio agosto, gli azzurri avevano assaporato il gusto di un ritiro «olandese», con mogli e fidanzate al seguito. ((Non è stata una cosa insolita - ricorda Alessandro Troncon, capitano e recordman in azzurro con 78 presenze, una ventina di cicatrici sparse qua e là per il corpo -, ma comunque abbiamo apprezzato». Uno sport che piace: in Italia si contano 40.000 tesserati. Se arrivasse il botto ai Mondiah, l'interesse crescerebbe ancora e Kirwan potrebbe dire di avere vinto un'altra scommessa dopo quella di aver imparato il giapponese. Curioso e testardo, così si definisce: l'Italia lo segua. Gli azzurri Persico (sin.) eTroncon insieme coni giocatori della nazionale di rugby hanno fatto visita ieri alla Kappa, sponsor tecnico peraltriSanni. Nell'occasione gli atleti hanno anche provato le maglie che indosseranno ai prossimi Mondiali

Persone citate: Alessandro Troncon, John Kirwan, Kirwan, Persico, Sergio Paris